COMMENTI
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2 settembre 2020 11:55 - giuliosala
IL PROBLEMA NON E' QUELLO DI RIDURRE IL NUMERO DEI PARLAMENTARI, MA DI RIUSCIRE A TROVARNE QUALCHE D'UNO CHE SIA DEGNO DELLA PAROLA ONOREVOLE....
1 settembre 2020 11:51 - beniamino4586
Assulutamente convinto di votare Sì.
A chi dice che ridurre parlamentari vuol dire perdere rappresentanza in quanto il cittadino non ha più il proprio deputato o senatore a cui rivolgersi, vorrei chiedere: sai chi è stato eletto nel tuo seggio? E' quello che è stato votato dai cittadini oppure è un altro, deciso dal partito, arrivato, terzo o quarto e che poi è stato "messo lì"? Ti sei mai rivolto all'onorevole eletto nel tuo seggio? Per cosa? ...
Non voterò mai 5 stelle, ma valuto i singoli provvedimenti: meno parlamentari significa solo un primo passo verso un processo di semplificazione necessario e che spero che qualcuno proseguirà.
28 agosto 2020 18:36 - enniusfirst
L'unico argomento esposto da Prodi, e sul quale valga la pena di replicare in quanto tutto il resto é affabulazione, é quando afferma che ..

" Il vero problema non sta infatti nel numero, ma nel modo in cui i parlamentari vengono eletti.
Anche senza elaborare profonde analisi teoriche, l'elettore si è reso progressivamente conto che deputati e senatori non sono stati eletti, ma sostanzialmente nominati dai partiti e, come tali, coerentemente si comportano.... " .

Bene, se questa é la situazione , che senso ha mantenere una pletora di parlamentari che non sono in grado di realizzare quanto sostenuto, a ragione, da Prodi ?

Penso che valga la pena di correre qualche.. rischio riducendo il numero degli eletti per vedere se una riforma elettorale sia non solo possibile, ma anche celere, dato il numero ridotto di parlamentari, nella sua attuazione.

Ricordo che la nostra Costituzione fu scritta e approvata da una Assemblea di soli ...556 deputati .....
28 agosto 2020 10:53 - annapaola
Propongo la lettura di questo articolo di Romano Prodi che spiega in modo approfondito perché voterà "NO" al referendum e, tra l'altro, perora la causa di un ritorno a uno stretto rapporto tra eletti e collegi elettorali, di modo che i partiti scelgano come candidati individui conosciuti e stimati nel rispettivo collegio, e non, come succede da alcuni anni a questa parte, vengano paracadutate nei vari collegi persone sconosciute e ben viste solo alle dirigenze dei partiti.
Insomma, una lettura utile per chi ha voglia di riflettere sull'argomento, a prescindere anche dal voto che darà al Referendum

https://www.repubblica.it/politica/2020/08/28/news/romano_pr odi_referendum_taglio_parlamentari_voto_no-265667508/?ref=RH PPTP-BH-I265654562-C12-P4-S2.4-T1
26 agosto 2020 21:49 - bianchialf
Ennesimo referendum inutile come un manico d'ombrello senza la tela. Si continua imperterriti a spendere soldi pubblici a vanvera, oltretutto per che cosa? Per confermare eventualmente una cosa già decisa, già voluta dalla maggioranza degli italiani. E poi? Servirà un altra consultazione che confermi la vittoria del si o del no? Basta con la democrazia se deve partorire costose e insulse matrioske come queste...
26 agosto 2020 12:59 - carsic
Anche se faranno questo taglio di parlamentari, rimarranno sempre in troppi.
Ne basterebbe uno per ogni capoluogo di provincia per ogni camera. Tutto il resto è denaro pubblico sprecato a danno dei cittadini.
25 agosto 2020 0:18 - enniusfirst
Non potendo smentire i dati da me forniti e non essendo in grado di scusarsi per la cantonata presa ( gli era sfuggito che parlavo dei parlamentari eletti direttamente dal .. popolo sovrano - d'altra parte avete mai sentito un radical giacobino chiedere scusa ? ), a Donvito non gli è rimasto che subissarmi istericamente di improperi e arrampicarsi sugli specchi citando la Francia come esempio del mio ... malaffare informativo.

Allo stanco Donvito è sfuggito che in Francia la seconda camera, il senato, viene eletta non dai cittadini bensì..

" I Senatori sono eletti da un collegio elettorale composto, in ogni dipartimento :
dai Deputati e dai Consiglieri generali e regionali ;
dai delegati dei Consigli municipali: essi rappresentano il 95 per cento del collegio.

I Senatori sono dunque sostanzialmente eletti dai Consiglieri municipali."

La Francia è contenta del suo parlamento ?
Leggiamo le ultime novità.

"Versailles (askanews) - Emmanuel Macron proporrà la riduzione di un terzo del numero di deputati e senatori, di cui allo stato attuale se ne contano rispettivamente 577 e 348: lo ha annunciato in un lungo e solenne discorso davanti al Parlamento riunito in congresso alla reggia di Versailles.

"Un Parlamento meno numeroso, ma rafforzato nei suoi mezzi, è un parlamento dove il lavoro diventa più fluido e dove i parlamentari possono circondarsi di collaboratori con una migliore formazione, più numerosi, questo è un parlamento che lavora meglio. E' questo il motivo per cui proporrò una riduzione di un terzo del numero dei componenti di tre assemblee costituzionali... ".

Egregio Donvito, ripeto l'invito a scendere dalla cattedra e prendersi qualche giorno ovvero, dato il suo stato, settimana di vacanza.....
24 agosto 2020 19:41 - VDonvito
ok, ho capito, non è un errore che il signor Enniusfirst ha fatto ma è solo malafede, mistificazione e, visto che insiste, pericolosità.
Infatti, mentre per l'Italia prende il numero totale degli eletti (due camere), per la Francia, per esempio, cita solo una camera e non entrambe.
Lasciamo stare gli altri Paesi, ché l'unico paragone che possiamo fare è con la Francia, che gli altri Paesi citati sono monarchie o stati federali e quindi completamente diversi nella formazione dei parlamenti.
Povero Paese in cui viviamo.
Sarebbe interessante confrontare diverse visioni, ma se si va avanti con menzogne e falsità, ci si confronta male.
Mi scuso con gli altri lettori di queste discussioni, ma la libertà (ed è bene che sia così) implica anche che i farabutti dicano la loro.
24 agosto 2020 19:06 - enniusfirst
Dal sito www.riformeistituzionali.gov.it , tabella 1 , vengono confermati i numeri da me esposti dei parlamentari eletti dal .. popolo sovrano nei vari paesi.

La furia radical- giacobina e, forse una certa stanchezza mentale, ha impedito a Donvito di comprendere bene quanto da me affermato che trascrivo:
"In Europa l’Italia è il Paese con il numero più alto di parlamentari direttamente eletti dal popolo...".

Certo, l'Inghilterra ne vanta di più di parlamentari solo che ben 772 non sono eletti , ma nominati oppure occupano lo scranno per diritto ereditario.

Comunque, anche nel caso il referendum dovesse passare , il rapporto popolazione/eletti, confrontandoci per esempio con la Germania, sarebbe a favore dell'Italia evitandoci la tanto temuta ""scollatura tra elettori ed eletti ".

Egregio Donvito, ogni tanto scenda dalla cattedra e si prenda qualche giorno di vacanza. . .
24 agosto 2020 15:12 - savpg8801
Sempre ragionare su soldi, su numeri, su statistiche, su confronti ogni volta che progetti politici vengono alla ribalta.
Bene, soldi: un qualche ipotetico centinaio di milioni di euro diretti o da indotto non fanno mai male; ma è proprio vero che si risparmiano? Quando, per altro, si sbattono fuori miliardi e miliardi per progetti politici non essenziali (come bonus partigiani) e non costruttivi(come perfettamente afferma Draghi e pochi altri) creando pure debito"cattivo"?
Bene, numeri: ma che c'entrano i numeri se per giudicare, approvare, scegliere ci mettiamo molti imbecilli tanto per tacitare forze politiche per creare posti di lavoro dannosi? Chi sostiene che più numerosi sono e meglio lavorano? Anche se per ora non possiamo sostenere il contrario, ma il dato di fatto è che più gente c'è e più diatribe si annoverano con scelte, giocoforza, di sciocchi compromessi ne carne ne pesce.
Bene, statistiche: qui siamo nell'ambito del più subdolo aleatorio; chi conosce le regole delle elaborazioni statistiche (non quella sempliciotta del pollo) sa che la disciplina si esplica in forme le più disparate: omogeneità, raccolta dati, modelli matematici, svariati tipi di medie e di calcoli estrapolativi, temporalità, riferimenti a collocazioni ambientali, etniche, politiche, di diritto, ecc. Non si è in presenza, quindi, di omogeneità, ma di variegabilità estreme. Il tutto soggetto a opportunismi di parte, mediatici e strumentali e al pilotaggio che si basa sulla stupidità dei percipienti.
Bene, confronti: e qui siamo nel peggio del peggio; come si possono confrontare realtà diverse, numeri diversi, risorse diverse, modelli diversi, mentalità diverse, retaggi nazionali e popolari diversi, politiche differenti per sentenziare che la Germania ha un tal numero, o fa bene questo, o decide meglio quell'altro parametrando il numero dei parlamentari alla popolazione? O che le scelte di potere, in base a territorio o popolazione o a biondi e mori stabiliscono che è giusto dimezzare un numero, o anche raddoppiarlo, di legislatori o di esecutori?
Anche le scelte "cosiddette sperimentali" non trovano mai soluzione perchè è impossibile condurle in parallelo, o come in campo scientifico in doppio cieco, in quanto le situazioni mutano continuamente.
Infine le scelte non dovrebbe farle il Popolo nella sua infinita incompetenza, menefreghismo, mediocrità, inconsapevolezza, rifiuto del sistema politico, ecc. ma da comitati scelti di esperti, economici, giuridici, scientifici, e di provata capacità di scelta circa il bene comune e non suggestionabili dalle opinioni di massa non perchè non ne abbiano diritto -Dio ce ne salvi-, ma perchè troppo vaghe e troppe.
Non certo da altri politici che spesso sono lì a far scelte e cose di cui non capiscono neppure i significati e la materia.
24 agosto 2020 11:36 - f7555
Un altro parere a favore del No:

https://comedonchisciotte.org/referendum-il-piano-di-grillo- e-casaleggio-per-rendere-la-democrazia-un-sistema-chiuso/
23 agosto 2020 23:59 - VDonvito
la discussione è auspicabile. Ma si prega di non fare come il signor Enniusfirst che racconta bugie per avvalorare le sue tesi.
I dati che riporta sono farlocchi e, inoltre, vanno valutati rispetto alla popolazione e ai sistemi elettorali. Quindi citare i numeri di altri Paesi è solo per farsi una vaga idea.
I veri numeri, che ci fanno capire come i dati avvalorati da Enniusfirst sono solo una mistificazione, sono
Italia - 321+630 pop 60mln
Francia - 577+348 pop 67 mln
Germania 709+69 pop 83 mln
Uk 650+792 pop 66 mln

Mi fermo qui perché il giochino dell'ignorante non mi piace. Sperando solo che il signor Enniusfirst sia tale e non in malafede.
Qui per chi volesse approfondire:
https://www.ilsole24ore.com/art/con-taglio-parlamentari-ital ia-quinta-nell-ue-deputati-e-quarta-senatori-ACl4jDq?refresh _ce=1
23 agosto 2020 16:30 - enniusfirst
In Europa l’Italia è il Paese con il numero più alto di parlamentari direttamente eletti dal popolo pari a 945 , seguita dalla Germania con circa 700 parlamentari, dalla Gran Bretagna con circa 650 e poi dalla Francia con poco meno di 600.
Con riferimento alla Francia è interessante notare come il Presidente Macron abbia recentemente proposto di ridurre di un terzo il numero di parlamentari.
Il congresso americano ne conta 535.

La "scollatura tra elettori ed eletti ", seguendo l'opinione di annapaola, dovrebbe essere drammatica in quei paesi.
Pare che non sia così.

Inoltre, il risparmio sarebbe risibile?
Sì, ma sarebbe un segnale che dice al cittadino che tira la carretta che si sta tentando, facendo costare di meno la politica, di ridurre " la scollatura tra elettori ed eletti ".

P.s. semplice curiosità: ma questa annapaola ha mai dissentito almeno una sola volta dal pensiero ufficiale dell'Aduc ?
23 agosto 2020 16:04 - f7555
D'accordo a votare No.
22 agosto 2020 11:31 - annapaola
Per quanto riguarda i seggi di nuovo istituiti negli edifici scolastici a cinque giorni dall'inizio dell'anno scolastico, aggiungo il mio disgustato sconcerto.
Per quanto riguarda la mia posizione sul quesito, non ho dubbi: voterò un bel NO.
Condivido la disamina fatta da Donvito che con la vittoria dei "sì" ci sarebbe un'ulteriore scollatura tra elettori ed eletti e un risparmio risibile delle spese.
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