Sono socio da tanti anni e apprezzo molto il Vostro lavoro,
però sinceramente non capisco la posizione di dichiararsi
conttraria a ricevere finanziamenti pubblici, anche il 5 per
mille e di conseguenza anche le agevolazioni per le
donazioni dei privati. Penso che questo significhi diventare
una Onlus e che qesto comporti degli obblighi, ma ritengo
che con il servizio che fate ne abbiate tutti i requisiti e
che diventare una Onlus Vi agevolerebbe molto dal punto di
vista della raccolta dei contributi.
2 dicembre 2020 9:32 - francescovenezia
L'obiettivo di aumentare il numero di iscritti è
decisamente a portata di mano, certo arrivare ad 8 volte
significa trottare ogni giorno (e, a meno che non sia un
qualcosa di pianificato internamente da anni, e condiviso
con tutti, e con le necessarie risorse, forse è un pochino
esagerato.. ma io avrei fatto altrettanto :), ma i requisiti
ci sono tutti.
Io vedo una altissima professionalità nelle risposte che
date, sia quelle pubblicate che (e soprattutto) quelle
private: la presentazione web è invece ferma a strumenti di
oltre 15 anni fa, ed è un vero dramma per me (che sono del
mestiere e mi rendo conto di questa enorme differenza).
Mi sento di dirvi di fare un enorme sforzo per ripensare gli
strumenti web *vostri*. Andare su FB e Twitter deve essere
*SOLO* modo per dire che ci siamo, una promozione, ma i
contenuti devono ASSOLUTAMENTE restare vostri e non essere
portati nei loro database.
Io vi consiglierei di organizzare una Task Force
informatica, composta da un solo terzo di informatici
(capaci, e maturi): li mettete sotto per qualche tempo, di
modo che arrivino alla redazione di un piano che definisca
l'evoluzione nei prossimi 10 anni, piano da approvare nei
modi vostri. E' importante la multicanalità, le API, la
ricerca interna, l'usabilità: per le novità invece dovete
dare risorse e libertà a gruppo giovanissimo di
sperimentatori web... in una zona chiaramente sperimentale,
darete loro modo (perenne) di testare creatività ed
innovazione, e diventerà il laboratorio per arrivare a
soluzioni migliori.
In gamba, sarà una grande avventura: e restate liberi, che
anche con la vostra libertà ci aiutate!
1 dicembre 2020 17:03 - annapaola
Le persone che si impegnano nell'Aduc sono "consapevoli che
quanto fatto in Aduc potrebbe servire anche a far stare
meglio la propria intimità."
Questa è una cosa molto importante che condivido in pieno e
che, secondo me, è la chiave di volta per una convivenza
pacifica e felice.
Se e quando si fa qualcosa di buono per gli altri, non è
altruismo, bensì è amore per se stessi. Perché se
aiutiamo gli altri a stare meglio, stiamo meglio anche noi.
Se in circolazione ci sono persone felici, perché hanno
incontrato gente che ha dato loro una mano, invece di
derubarle o affliggerle, questa loro felicità si propaga a
tutto ciò che sta loro intorno.
Se ognuno può avere il suo pane quotidiano, nessuno avrà
da temere di non avere beni necessari a sufficienza.
E, viceversa, chi tratta male gli altri, crea difficoltà,
sfiducia, sconforto. Chi deruba gli altri crea disperazione
- tutte cose che fatalmente si riverberano anche sugli
autori di
questi veri misfatti. Misfatti, sì, anche se fosse roba di
piccolo cabotaggio. Perché appestano l'esistenza di tutti,
anche di coloro che compiono queste azioni, credendo così
di esercitare la propria autorità, di dimostrare la loro
potenza.
Ecco il segreto: in ogni istante possiamo scegliere da che
parte stare: dalla parte della creazione di un clima sereno
o dalla parte della creazione di un clima avvelenato.
Facciamo attenzione. Non si sfugge da ciò.