e figuratevi come siamo messi male noi italiani col senso di
giustizia (ormai scambiato neppure per carità ma per
insulso buonismo) che ora abbiamo l'aduc a preoccuparsi per
il vaccino agli stranieri clandestini invece di preoccuparsi
innanzitutto dei casi come il nostro, perché è ovvio che
ci sono delle priorità e delle liste da rispettare, ma
abbiamo la mente talmente obnubilata che, ripeto, tra le
tante idiozie, scambiamo il senso di giustizia col senso del
buonismo. Io che ne avrei diritto, sia per l'età, sia in
quanto caregiver, sia in quanto contribuisco a mantenere in
piedi la santà pubblica pagando le tasse, non ho ancora
l'onore di ricevere il vaccino e chissà se lo riceverò
mai, almeno per quest’anno, e ci mancavano giusto gli
stranieri clandestini per completare il quadro e andare a
sgomitare per farsi vaccinare. Sono nauseata, non solo mi
vergogno di appartenere a questa Nazione, ormai senza più
significato, spesso mi vergogno di appartenere proprio al
genere umano.
6 maggio 2021 8:28 - alever1024
Concordo sulla questione dei diritti facili e semplici ma
sullo specifico aspetto dei vaccini mi sento di tenere in
massima considerazione che il vaccino non serve tanto al
singolo cittadino ma all'intera comunità
4 maggio 2021 19:54 - annapaola
Sì, la gestione qui in Toscana è stata infame. Io sono
ancora meravigliata di esserci riuscita (e mi hanno fatto
anche il J&J!!!), ma anche questo fatto è la conferma della
confusione.
Ero riuscita il 23 aprile pomeriggio, in quella finestra
rimasta aperta 11 minuti, a prenotare un posto di riserva.
Verso le sei del 25 ho deciso di recarmi di persona al
centro vaccinale per vedere che cosa succedeva. Morale della
favola: verso le sette, esaurite le vaccinazioni prenotate,
erano rimaste 4 o 5 dosi di vaccino. Un medico è uscito, si
è guardato intorno, e ha cominciato a chiamare per età: 79
anni (c'era una signora), 78 (non c'era nessuno), 77 (un
signore), 76 (ioooo! e forse un altro).
Fine della storia. Che non è gloriosa.