Evidentemente l’estensore dell’articolo non ha voglia di
rispondere ai comuni plebei che di permettono di fare
un’osservazione. Evidentemente parla solo con i suoi
pari.
Bene, lo spirito di servizio di ADUC non beneficierà di
questo snobbiamo
16 giugno 2021 10:34 - luigi1954
Premesso che gli inceneritori possono essere considerati
sicuri a meno di fenomeni di accumulo che si possono
riscontrare all'intorno dell'inceneritore stesso.
L'inceneritor di Trento emette meno polveri di quelle
presenti nell'aria aspirata per la combustione !
Teniamo conto che puntando al minimo del 65% del riciclo dei
rifiuti solidi urbani da raggiungere entro il 2035, in
alcune province del nord si arriva oggi (14 anni prima del
2035!!) anche al 70%. Dobbiamo poi abbattere lo smaltimento
in discarica, sempre entro il 2035, sotto il 10%, per cui
70+10=80%. Resta il 20%. Quanto bruciamo ora dei RSU in
Italia? Circa il 20%. Quindi, di inceneritori non ne
servirebbero altri. Per fare un inceneritore ci vogliono
minimo 3 anni: in 3 anni non si può aumentare il riciclo
stanziando un po’ di soldi, specie al sud?
Anzi, se funziona la prevenzione, cioè una riduzione dei
rifiuti, come policy da perseguire, si prospetta anche una
riduzione dell’incenerimento e quindi ci sarà un eccesso
di capacità di incenerimento specialmente al nord,
esattamente come la Danimarca che non sa che farsene
dell'inceneritore di Copenaghen e importa rifiuti
dall'estero. Come in Emilia-Romagna dove ne hanno chiuso uno
perché non più necessario.
Aggiungo che in Veneto che è al top del riciclo ci sono,
credo, 2 inceneritori. È vero che in Lombardia ce ne sono
di più ma quindi non è automatico che dove ci sono
inceneritori si ricicla di più.