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23 giugno 2021 1:42 - luigi1954
Evidentemente l’estensore dell’articolo non ha voglia di rispondere ai comuni plebei che di permettono di fare un’osservazione. Evidentemente parla solo con i suoi pari.
Bene, lo spirito di servizio di ADUC non beneficierà di questo snobbiamo
16 giugno 2021 10:34 - luigi1954
Premesso che gli inceneritori possono essere considerati sicuri a meno di fenomeni di accumulo che si possono riscontrare all'intorno dell'inceneritore stesso. L'inceneritor di Trento emette meno polveri di quelle presenti nell'aria aspirata per la combustione !
Teniamo conto che puntando al minimo del 65% del riciclo dei rifiuti solidi urbani da raggiungere entro il 2035, in alcune province del nord si arriva oggi (14 anni prima del 2035!!) anche al 70%. Dobbiamo poi abbattere lo smaltimento in discarica, sempre entro il 2035, sotto il 10%, per cui 70+10=80%. Resta il 20%. Quanto bruciamo ora dei RSU in Italia? Circa il 20%. Quindi, di inceneritori non ne servirebbero altri. Per fare un inceneritore ci vogliono minimo 3 anni: in 3 anni non si può aumentare il riciclo stanziando un po’ di soldi, specie al sud?

Anzi, se funziona la prevenzione, cioè una riduzione dei rifiuti, come policy da perseguire, si prospetta anche una riduzione dell’incenerimento e quindi ci sarà un eccesso di capacità di incenerimento specialmente al nord, esattamente come la Danimarca che non sa che farsene dell'inceneritore di Copenaghen e importa rifiuti dall'estero. Come in Emilia-Romagna dove ne hanno chiuso uno perché non più necessario.

Aggiungo che in Veneto che è al top del riciclo ci sono, credo, 2 inceneritori. È vero che in Lombardia ce ne sono di più ma quindi non è automatico che dove ci sono inceneritori si ricicla di più.

Sarei grato per una risposta.
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