In attesa di poter sotterrare le scorie nucleari sulla Luna
o su… Marte.
Il futuro non è il nucleare, ma le centrali ad IDROGENO
VERDE dove l’idrogeno è ottenuto dall’acqua tramite
elettrolisi usando l’elettricità: si parla di IDOROGENO
“VERDE” quando l’elettricità proviene da fonti
rinnovabili (fotovoltaico, eolico, etc.). Le emissioni di
gas serra sono prossime allo zero e quindi si parla di
idrogeno “PULITO”.
Questo vettore è considerato dalla Commissione europea un
pilastro della ripartenza economica sostenibile.
L’esecutivo europeo ha lanciato l’8 luglio 2020 la
Strategia europea sull’idrogeno dove ne descrive la
versatilità di utilizzo: come materia prima, carburante o
per immagazzinare energia. Le potenzialità applicative: dai
trasporti alla produzione decentralizzata di energia
passando per l’uso nei processi industriali, come quelli
ad alto consumo energetico dell’acciaio o della chimica, i
cosiddetti “hard to abate”.
8 settembre 2021 10:26 - claudio8633
Una centrale da 40TWh annui, escludendo l'idro che non e'
espandibile, con cosa la sostituisce con le
"new-rinnovabili" e quanto spazio (che sono costi)
occupano?
Perche', cosi', se dobbiamo mettere 200TWh nelle auto
elettriche si di notte che in inverno piu' che transizione
ecologica la chiamerei inquinamento duro da carbone...
Quindi o porteremo il nucleare oltre il 60% o sara' il
carbone.