cari animaletti suicidanti,
Dopo aver detto per anni che sull'energia scrivevate strz
allucinanti degne dell'uso di sostanze rincitrullenti che
ben sperate di avere in quantita' ora scrivete quelli che da
decenni vado ripetendo?
Non più sussidi a pioggia con 300 miliardi alle rinnovabili
di qualunque tipo, ma una POLITICA che tratti i prodotti
energetici un maniera seria per abbassare gli ONERI,
perché è su di essi che gira tutta l’attività economica
domestica ed industriale...
Mettete via la maria e cominciate a pregare che l'onda non
sia troppo alta... ha appena iniziato.
http://allarovescia.blogspot.com/2021/09/il-picco-del-petrol
io.html
Piaccia o meno
21 settembre 2021 20:41 - savpg8801
Tutti questi rincari delle materie prime e, a seguire, dei
prodotti finiti sono il risultato delle ultime politiche
anche a livello europeo che mirano già da un paio d'anni
alla crescita e al quasi forzato aumento dell'inflazione
ipotizzato come minimo a un 2%. Queste risultanze
equazionali di teorie economiche che da un lato ipotizzano
risviluppo di economia ultimamente collassata per vari
motivi grande attore il covid19, e tengono presente solo
l'atto di riempire il bicchiere, ma d'altro converso
favoriscono più che proporzionalmente il costo della vita
con tutte le deleterie conseguenze che ne derivano.
Teoricamente più i consumi e i servizi aumentano, più
tasse dirette ed indirette(IVA in testa) si pagano e lo
Stato dovrebbe fare bene i conti su questo; tenendo però
presente che tutto ciò sposta equilibrii nella
distribuzione della ricchezza ed innesca altri fenomeni
deleteri perchè i salari non aumentano mai in proporzione e
si creano nuove fascie di povertà, di indigenza, di
problematiche su cui, a seguire, lo Stato dovrà
intervenire. Si sa che in sistema liberistico,
capitalistico, consumistico si devono accettare le decisioni
altrui, cioè dei fornitori di tutto ciò che noi non
possediamo come risorse grezze nazionali ( e non abbiamo
proprio nulla) e si devono anche tollerare passivamente gli
aumenti (come anche le diminuzioni) che le bandierine dei
vari Paesi sventolano. Ma come al solito, la fame di
ricchezza la fa da padrona e gli aumenti servono ad
arricchire i produttori, sempre più che proporzionalmente,
e con questo principio si butta, come suol dirsi, il
cappello per aria e si subisce. Da questo lato, invece,
necessiterebbe maggior equilibrio e maggiore stabilità e
non quotazioni ballerine sempre esagerate all'aumento e
sempre ristrette nella diminuzione. Non dico di arrivare ai
ricatti, ma come hanno fatto altre volte, altri, trovare
modi di non permettere troppo questi esagerati e veloci
aumenti ma operare con gradualità insegnando che così si
possono solo danneggiare. Non un calmiere di stato che paga
con i nostri soldi, ma indurli a capire che in questo
modo(salvo forze di causa maggiori) l'approfittamento a
questi "carpe diem" può anche loro nuocere più del
vantaggio.