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4 ottobre 2021 10:37 - corsar
Gentile Castellani, hai ragione ma la situazione è seria… provo a ricordare lo scenario.

Una nazione, dove non si svolgono libere elezioni e governata di fatto da un regime dittatoriale che nega ogni libera espressione, ha cominciato ad investire pesantemente nel proprio arsenale militare dotando le proprie forze armate dei più moderni armamenti, a ben vedere con propensione non proprio difensiva.

La stessa nazione ha invaso militarmente nazioni confinanti troppo deboli per resisterle, di fatto annettendole, mentre al suo interno sta perseguendo di fatto una politica di apartheid, se non di vero e proprio genocidio, verso una minoranza etnico-religiosa. Vengono denunciati campi di prigionia-lavoro forzato, deportazioni, distruzioni dei loro centri di culto, etc..

Sempre la medesima nazione sta intensificando continue pressioni e minacce militari verso un vicino Stato indipendente e democratico, ritenendolo storicamente parte del proprio territorio, col dichiarato intento di invaderlo e sottometterlo al proprio regime.

Poiché tali avvenimenti si susseguono senza fine, gli Stati confinanti hanno cominciato seriamente a preoccuparsi ed infine tentano di unirsi per cercare di contrastare una tale aggressività prima che sia troppo tardi.

Ecco, finora ho cercato di ricordare quanto accadeva intorno agli anni trenta del secolo scorso in Europa, mentre oggi la storia si ripete in Asia. Una grossa differenza è che la Cina (come giustamente ricordi) è dotata di centinaia di testate nucleari ed è la nazione più popolosa del pianeta. Forse per questo motivo gli USA (pur sempre una democrazia) tentano di scongiurare una nuova Pearl Harbor prima intervenire.

Tu chiedi cosa ci guadagni l’Europa a schierarsi da una delle due parti. C’è da pensarci.
29 settembre 2021 21:35 - CCastellani
Bene, meglio non esprimere opinioni quando si ha a che fare con il fanatismo religioso. I fatti sono fatti però:
Chernobyl e Fukushima sono esempi di compatibilità ambientale del nucleare; senza considerare la serietà di chi sostiene una tecnologia che accende macchine che non sa come spengere.
Senza valutare chi sia più o meno aggressivo le cifre ci dicono le spese militari 2021: USA 778 miliardi US$, Cina 252.
Armi nucleari: USA 5550 testate, Cina 350.
La storia ci dice che gli USA fanno guerre in continuazione ammazzando gente dove capita (si stimano almeno 170k vittime solo in Afghanistan) in giro per il mondo. Non mi risultano simili dati per la Cina.
Gli USA tengono armi nucleari in territorio italiano tanto per provocare i russi, i quali sicuramente hanno i loro missili puntati anche sull'Italia.
Qualcuno mi spieghi cosa ci guadagna l'Europa a schierarsi con tali guerrafondai.
23 settembre 2021 11:54 - francescomangascia
Il nucleare può essere compatibile con il rispetto dell’ambiente, il diesel è invece la soluzione meno ecologica. AFFARI FRANCESI, LORO...
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