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6 gennaio 2022 23:43 - michele6949
Complimenti , Pedone!

Dico complimenti narcisticamente ,
perchè io seguo lo stesso metodo
nell investire.
30 dicembre 2021 17:52 - riccio1020
Immagino, che i soldi lasciati sui c/c dai risparmiatori, vengano prestati, a chi ne ha bisogno, a interessi positivi, per le banche , molto più alti rispetto agli interessi, quasi nulli, che le banche danno ai risparmiatori. "Il denaro non dorme mai "
Riccio
9 dicembre 2021 7:46 - GabrieleRu
Occorre chiarire perché per le banche il contante è un costo e perché operano tanta pressione sul risparmiatore. Il costo è quello che corrisponde al mancato guadagno per transazioni finanziarie o commissioni di negoziazione o liquidità impiegate nei titoli o polizze di loro emissione. Ormai alle banche non serve utilizzare le riserve (un multiplo dei depositi di conto corrente) per elargire credito, visto che possono già ottenere denaro a bassissimo costo dagli enti centrali europei. Così vero che ormai l'interesse sul conto corrente è inesistente, così come anche la cortesia agli sportelli, una volta proverbiale verso chi alimentava depositi.
9 dicembre 2021 7:38 - GabrieleRu
Altro grande contributo di Alessandro Pedone, al quale mi sento di fare una integrazione, spero gradita dall'autore: quando arriva il momento giusto di intervenire con investimenti su titoli "a saldo", la liquidità è quella che si ottiene anche smobilizzando altri investimenti già avviati tempo addietro che, nel complesso, presentino minori prospettive. Se questo è vero, diventa fondamentale utilizzare strumenti finanziari liquidabili in pochi istanti, caratterizzati da alti volumi giornalieri di negoziazione su mercati e piattaforme aperti. Ciò che, per fare un esempio, non sono le tante obbligazioni offerte dalle banche a certi inesperti risparmiatori. Ovviamente - giusto per riprendere il ragionamento del dott. Pedone - a condizione che sia già operante un progetto strutturato di investimento.
8 dicembre 2021 12:35 - Joda_mm
Con la premessa che non è più possibile detenerli con banconote a casa o in un luogo sicuro o meglio lo si può fare ma con l’inversione dell’onere della prova ci si dovrà difendere dalla presunzione di denaro illecitamente risparmiato, la riflessione doverosa: a chi può nuocere il fatto che i risparmiatori detengano della liquisità sul C/C? Per le banche detenere contante è veramente un costo? Forse mi sbaglio ma il risparmio detenuto sui C/C e denaro stampato da tempo con coincidono. Se già disporre di troppo liquidità sui C/C è un rischio per il bail-in (se la banca ti fornisce un servizio, se questa fallisce è, per qualcuno giusto, un aircut del contante), disporre sempre di liquidità sui C/C verrà assimilato alla crociata all’evasione fiscale (vd. Beppe Scienza in “viva i contanti”)? Non sarà che affrontare con mente critica il fatto che chi detiene denaro sui C/C ormai è paragonato ad un cattivo cittadino e se non si investono si è tacciati di non costruire per il futuro ? Il pretesto è ben costruito come lo scetticismo per altre tematiche o si verrà tacciati di negazionismo (termine che come il nero si sposa con qualunque cosa) di cospirazionismo o peggio, essere paragonati ai “terrapiattisti”?
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