L'assunto dell'articolo lo condivido, ma faccio tre
piccole precisazioni:
1.il papa ha parlato di "inverno demografico" riferendosi
all'Italia e basta. Io, però, avrei voluto che avesse detto
un'altra cosa, e cioè che, siccome i cittadini italiani
(autoctoni o meno) si comportano in modo molto sobrio in
fatto di figli, l'Italia farebbe bene a spalancare le porte
della cittadinanza almeno ai figli e figlie degli immigrati,
che sono nati qui e nascono qui.
2. Il privilegio di non esibire il green pass per le
funzioni religiose si estende di sicuro anche alle altre
chiese cristiane. Non so se anche alle altre confessioni
religiose (ebraica, islamica, buddhista, ecc.).
3. Nel Quebec è presente anche la chiesa cattolica la
quale, evidentemente, si è adeguata alla normativa dello
Stato, come si adeguarono alla normativa dello Stato
italiano anche tutte le chiese cristiane e le confessioni
religiose durante la clausura del 2020.
Quindi, il privilegio di andare a un culto religioso (almeno
cristiano) senza green pass riguarda tutte le chiese
cristiane, dalle protestanti alle ortodosse, solo per citare
quelle più visibili.
E a sollevare il problema in nome della salvaguardia della
salute pubblica potrebbe essere anche una delle chiese
minoritarie.