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15 febbraio 2022 14:42 - annapaola
Mi ha fatto piacere leggere queste considerazioni sul cosiddetto "Nutriscore", perché stamani su RadioRai 1, nella rubrica che precede il giornale radio delle 13:00, ho ascoltato una lunga intervista a diverse persone, presentante come esperte o rappresentanti di marchi d'eccellenza del made in Italy nel settore agroalimentare, tutte quante contrarie a questa etichettatura, perché, secondo loro, mirante ad affossare la nostra economia, oltre che la tradizione della nostra tavola.
In modo particolare, le critiche erano appuntate sul vino che, dicevano, avrebbe avuto il bollino rosso, anche se ciò che nuoce alla salute non è l'uso ragionevole, bensì l'abuso (e qui gli dò ragione).
Ma quello che mi ha colpito molto e sfavorevolmente è stato il fatto che gridavano "al complotto" contro l'Italia, anche da parte della Francia che, dico io, ha interessi simili ai nostri per quanto riguarda almeno il vino (per non parlare di alcuni formaggi leggermente troppo grassi!).
Le considerazioni esposte qui sopra sembrano darmi ragione. In effetti, è sempre possibile migliorare qualunque prodotto e renderlo più compatibile con la salvaguardia della nostra salute (nel XXI secolo); magari è una cosa parecchio impegnativa, e cozza con la pigrizia di tanta gente. Ma la pigrizia non deve distogliere dal provare a fare ciò che è giusto.
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