Che la Russia utilizzi la scusa dell'etnicità per
appropriarsi di Crimea e Donbass, non ha nulla di ovvio.
Se applicata su scala mondiale, dalle guerre si salvi chi
può.
Ammesso, ma non concesso, che nel 2014 in Ucraina vi sia
stato un colpo di stato, lo stesso è stato risolto con le
successive due elezioni democratiche.
Riguardo la Georgia e relative guerre, esistono altre
versioni come quella di wikipedia.
"Benché la Russia abbia motivato ufficialmente la sua
azione militare con la tutela dell'autodeterminazione
degli osseti del sud e degli abcasi, il conflitto è
considerato, da molti analisti di geopolitica, come il
tentativo di Vladimir Putin di ampliare la ridotta sfera
di influenza post-sovietica russa con l'esercizio della
forza bruta, progetto proseguito nel 2014 con
l'illegale annessione della Crimea alla Russia.
Nel 2021 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha
accusato la Russia di violazioni dei diritti umani nelle
regioni separatiste ancora occupate."
14 giugno 2022 12:04 - CCastellani
Ovvio che la Russia utilizzi la scusa dell'etnicità per
appropriarsi di Crimea e Donbass. Vero che se il mondo
dovesse dividersi in stati nazionali bisognerebbe rifare
tutte le carte geografiche e dividerlo in qualche migliaio
di paesi (forse bello, comunque utopico!). Ci sono diverse
soluzioni: integrare, riconoscere autonomie, o reprimere.
Per più di 30 anni le varie etnie hanno convissuto
pacificamente (non ho notizia di gravi lotte etniche in tale
periodo) in Ucraina. Dopo il colpo di stato del 2014 è
iniziata la pulizia etnica (proibizione di lingue che non
fossero l'ucraino, di associazioni culturali che facessero
riferimento ad altre etnie, violazione degli accordi di
Minsk, repressione militare con migliaia di vittime, ecc.).
A quel punto, come succede ovunque, le minoranze
s'incazzano. Quelle che hanno parenti robusti con un bel po'
di carri armati in garage l'autonomia se la prendono (2/3
degli abitanti della Crimea sono russi etnici). Vedi anche
quello che è successo in Georgia con il governo
nazionalista, che non solo ha proibito le altre lingue, ma
che si è dato da fare per cancellare tutte le indicazioni
in russo! I popoli amici dei russi si sono auto-annessi alla
Federazione Russa (Abkhazia, Ossetia del Sud) o hanno
ottenuto con le maniere forti un'autonomia (Adjaria); i
poracci (Greci di Montagna, Armeni) alla fame.
9 giugno 2022 15:50 - enniusfirst
Tutti gli sbrodolamenti notturni di nacka si infrangono sul
fatto che l'Ucraina sta tenendo testa, pur essendo inferiore
in uomini armati, mezzi militari terrestri e aerei, da più
di tre mesi al secondo esercito del mondo: la qualcosa
dovrebbe fare riflettere per trarne qualche conclusione come
la volontá degli ucraini di difendere la loro identità e
sovranità.
La notte, per nacka, non porta consiglio, ma solo conflitti
di natura ideologica ....
9 giugno 2022 2:48 - nacka
Per farla breve vi consiglio su you tube o su libro:
Ukraina i fiumi della ragione di Jimmie Moglia scrittore
italo americano molto conosciuto e quotato e capoira'
anche chi non vuole....
9 giugno 2022 2:35 - nacka
Ennius ma chi ha detto questo? Basterebbe conoscere un poco
di storia europea dal 1600 in poi per capire che
Mastrantoni nella sua foga filoamericana-filoukraina ha
delle grosse lacune storiche! Ma da scuole medie non da
universita'. Lasciamo stare la donazjone della Crimea
fatta appunto da un presidente dell'Urss che era ukraino
come Krusciov ma non esiste proprio quello che ha scritto
Mastrantoni! Se in Crimea nel 2014 e' stato fatto,
secondo il nostro Primo, un referendumk truccato, che dire
dell'elezione di Zelensky? Che dire di quelli pecedenti
tipo la Timoshenko? Lo sa Mastrantoni che e' dal 2002 che
i servizi segreti di varie nazioni occidentali lavorano
sulla popolazione ukraina per staccarla "culturalmente"
dalla Russia? Lo sa il nostro amico che non e' mai
esistito uno stato Ukraino in tempi storici? Erano
minoranze dialettali che si sono piu' volte uniteb e
disgregate a seconda degli imperi che le hanno
sottomesse (Austria Ungheria Polonia-Lituania, Russia
degli Zar ecc.) L'unica forma di identita' l'hanno avuta
con lUrss dove formalmente erano tutte repubbliche autonome
e sorelle ma ben prima di Stalin e dei disastri che ha
combinato! La liberazione dal giogo degli imperi
contrapposti e' avvenuta ben prima e cioe' con la
Rivoluzione d'Ottobre e la conseguente uscita dalla prima
guerra mondiale e in quel momento russi galiziani tatari
ecc. erano realmente fratelli che rifiutavano di
combattere altri fratelli. Purtroppo e' l'imperialismo
che e' prevalso successivamente come ben sa chi la storia la
legge e la capisce. Yalta non ha ancora fatto capire nulla?
Le spartizioni dei vari popoli nemmeno? Non si tratta di
tifare per la Russia o per gli Usa o l'Inghilterra ma
rifiutare le spartizioni imposte dai centri di potere. Gli
Usa ora non possono permettersi un terzo polo come stava
diventando l'Europa con la Russia (Merkel Sarkozy e poi
Macron oltre che i nostri govrnanti pro tempore da Prodi a
Berlusconi avevano stretto patti strettissimi con la Russia
e questo non andava a genio all'imperialismo anglo
americano che gia' doveva guardasi dalla Cina.
8 giugno 2022 16:47 - enniusfirst
Nacka, in sostanza, riconosce alla Russia il diritto,
qualunque sia il momento storico, di cedere o riappropriarsi
di territori a sua discrezione invocando la lingua comune
delle relative popolazioni.
E se qualche repubblica, questa volta l'Ucraina, non accetta
.. che male gliene incolga, coinvolgendo l'immancabile
imperialismo americano capace di stregare e indurre gli
ucraini a combattere e morire per procura.
Quanto esposto da Mastrantoni:
" Ogni Paese del Mondo ha minoranze etniche o linguistiche
il che non giustifica operazioni predatorie degli Stati
vicini. Sono le regole che determinano lo status di una
nazione e quelle sulla integrità territoriale dell'Ucraina
sono state sottoscritte più volte dalla stessa Russia.",
lo sottoscrivo.
8 giugno 2022 11:31 - Filanto_051
Mah... la mia impressione é quella che, nei casi della
Crimea e poi delle provincie d.Donbass, non si possano
risolvere le controversie come accadde con il Regno d'Italia
e l'Alto Adige, appena dopo la Ia G.M.ovvero concedendo
un'ampia autonomia a queste regioni, ma conservando la
giurisdizione italiana [nel caso, ucraina]; la Russia -
anche a causa di errori di valutazione sulle reali loro
intenzioni, la fornitura a Ovest di prodotti
petro-energetici che 'hanno gonfiato i muscoli finanziari'
dei russi, non é cambiata dai tempi dell'U.R.S.S. anzi...
8 giugno 2022 9:22 - nacka
Non concordo per nulla! Il suo discorso allora puo'
essere applicato anche all'Istria, del secondo dopoguerra,
alla Dalmazia del primo dopoguerra, al Sudtirol ma anche
alla Corsica a Nizza o alla Savoia o al Canton Ticino
solo per rimanere ai confini d'Italia! I Tatari che pere
la maggior parte del tempo "storico" hanno abitato la Crimea
sono la minoranza culturale e linguistica strettamente
imparentata con i Tatari del Volga che arrivano fino al mar
D'Azov e parlano un idiamo di origine turca che assomiglia
a quello dei Tatari del Kazan. Non hanno alcuna parentela
con altre minoranze linguistiche che oggi vengono definite
ukraine! Come lei sa benissimo nell' ovest dell'Ukraina si
parla polacco cosi come una lingua baltica nel nord (gli
eredi dei principati di Polonia e Lituania...) nell'ovest
dell'Ukraina ci sono minoranze ungheresi e rumene che
parlano la loro lingua nel sudovest minoranze Moldave che
parlano moldavo (cioe' simil rumeno), Odessa e' sempre stat
di cultura e lingua Russa. L'unica unita' nazionale la
cosiddetta Ukraina l'ha avuta nel periodo dell'Urss. Non si
puo' dimenticare che la Crimea e' stata "donata" al
nascente stato Ukraino da uno dei presidenti dell'Urss cioe'
Krusciov "per i servizi resi contro i nazisti". Ma la
popolazione non si e' mai sentita e mai si sentira'
Ukraina proprio per mancanza di affinita' culturale con gli
Ukraini e lo stesso vale per il Donbass. Era meglio allora
quando l'Urss raggruppava tutte queste popolazioni
"sorelle" in un'unica federazione? Partiamo magari dal
presupposto che "la povera gente, i lavoratori, i proletari
sono uguali sia in Crimea che in Donbass che in Galizia e
vengono inviati dalle parti in conflitto a morire per
"conto terzi" cioe' per conto dell'imperialismo Russo e di
quello Americano (gli ukraini) senza alcun vantagio ne'
ideologico ne' di vita reale. Se l'America non vuole un
terzo polo potente in Europa non e' colpa della Crimea.