COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)  
15 giugno 2022 0:25 - enniusfirst
Che la Russia utilizzi la scusa dell'etnicità per appropriarsi di Crimea e Donbass, non ha nulla di ovvio.
Se applicata su scala mondiale, dalle guerre si salvi chi può.

Ammesso, ma non concesso, che nel 2014 in Ucraina vi sia stato un colpo di stato, lo stesso è stato risolto con le successive due elezioni democratiche.

Riguardo la Georgia e relative guerre, esistono altre versioni come quella di wikipedia.

"Benché la Russia abbia motivato ufficialmente la sua azione militare con la tutela dell'autodeterminazione degli osseti del sud e degli abcasi, il conflitto è considerato, da molti analisti di geopolitica, come il tentativo di Vladimir Putin di ampliare la ridotta sfera di influenza post-sovietica russa con l'esercizio della forza bruta, progetto proseguito nel 2014 con l'illegale annessione della Crimea alla Russia.

Nel 2021 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accusato la Russia di violazioni dei diritti umani nelle regioni separatiste ancora occupate."
14 giugno 2022 12:04 - CCastellani
Ovvio che la Russia utilizzi la scusa dell'etnicità per appropriarsi di Crimea e Donbass. Vero che se il mondo dovesse dividersi in stati nazionali bisognerebbe rifare tutte le carte geografiche e dividerlo in qualche migliaio di paesi (forse bello, comunque utopico!). Ci sono diverse soluzioni: integrare, riconoscere autonomie, o reprimere. Per più di 30 anni le varie etnie hanno convissuto pacificamente (non ho notizia di gravi lotte etniche in tale periodo) in Ucraina. Dopo il colpo di stato del 2014 è iniziata la pulizia etnica (proibizione di lingue che non fossero l'ucraino, di associazioni culturali che facessero riferimento ad altre etnie, violazione degli accordi di Minsk, repressione militare con migliaia di vittime, ecc.). A quel punto, come succede ovunque, le minoranze s'incazzano. Quelle che hanno parenti robusti con un bel po' di carri armati in garage l'autonomia se la prendono (2/3 degli abitanti della Crimea sono russi etnici). Vedi anche quello che è successo in Georgia con il governo nazionalista, che non solo ha proibito le altre lingue, ma che si è dato da fare per cancellare tutte le indicazioni in russo! I popoli amici dei russi si sono auto-annessi alla Federazione Russa (Abkhazia, Ossetia del Sud) o hanno ottenuto con le maniere forti un'autonomia (Adjaria); i poracci (Greci di Montagna, Armeni) alla fame.
9 giugno 2022 15:50 - enniusfirst
Tutti gli sbrodolamenti notturni di nacka si infrangono sul fatto che l'Ucraina sta tenendo testa, pur essendo inferiore in uomini armati, mezzi militari terrestri e aerei, da più di tre mesi al secondo esercito del mondo: la qualcosa dovrebbe fare riflettere per trarne qualche conclusione come la volontá degli ucraini di difendere la loro identità e sovranità.

La notte, per nacka, non porta consiglio, ma solo conflitti di natura ideologica ....
9 giugno 2022 2:48 - nacka
Per farla breve vi consiglio su you tube o su libro: Ukraina i fiumi della ragione di Jimmie Moglia scrittore italo americano molto conosciuto e quotato e capoira' anche chi non vuole....
9 giugno 2022 2:35 - nacka
Ennius ma chi ha detto questo? Basterebbe conoscere un poco di storia europea dal 1600 in poi per capire che Mastrantoni nella sua foga filoamericana-filoukraina ha delle grosse lacune storiche! Ma da scuole medie non da universita'. Lasciamo stare la donazjone della Crimea fatta appunto da un presidente dell'Urss che era ukraino come Krusciov ma non esiste proprio quello che ha scritto Mastrantoni! Se in Crimea nel 2014 e' stato fatto, secondo il nostro Primo, un referendumk truccato, che dire dell'elezione di Zelensky? Che dire di quelli pecedenti tipo la Timoshenko? Lo sa Mastrantoni che e' dal 2002 che i servizi segreti di varie nazioni occidentali lavorano sulla popolazione ukraina per staccarla "culturalmente" dalla Russia? Lo sa il nostro amico che non e' mai esistito uno stato Ukraino in tempi storici? Erano minoranze dialettali che si sono piu' volte uniteb e disgregate a seconda degli imperi che le hanno sottomesse (Austria Ungheria Polonia-Lituania, Russia degli Zar ecc.) L'unica forma di identita' l'hanno avuta con lUrss dove formalmente erano tutte repubbliche autonome e sorelle ma ben prima di Stalin e dei disastri che ha combinato! La liberazione dal giogo degli imperi contrapposti e' avvenuta ben prima e cioe' con la Rivoluzione d'Ottobre e la conseguente uscita dalla prima guerra mondiale e in quel momento russi galiziani tatari ecc. erano realmente fratelli che rifiutavano di combattere altri fratelli. Purtroppo e' l'imperialismo che e' prevalso successivamente come ben sa chi la storia la legge e la capisce. Yalta non ha ancora fatto capire nulla? Le spartizioni dei vari popoli nemmeno? Non si tratta di tifare per la Russia o per gli Usa o l'Inghilterra ma rifiutare le spartizioni imposte dai centri di potere. Gli Usa ora non possono permettersi un terzo polo come stava diventando l'Europa con la Russia (Merkel Sarkozy e poi Macron oltre che i nostri govrnanti pro tempore da Prodi a Berlusconi avevano stretto patti strettissimi con la Russia e questo non andava a genio all'imperialismo anglo americano che gia' doveva guardasi dalla Cina.
8 giugno 2022 16:47 - enniusfirst
Nacka, in sostanza, riconosce alla Russia il diritto, qualunque sia il momento storico, di cedere o riappropriarsi di territori a sua discrezione invocando la lingua comune delle relative popolazioni.

E se qualche repubblica, questa volta l'Ucraina, non accetta .. che male gliene incolga, coinvolgendo l'immancabile imperialismo americano capace di stregare e indurre  gli ucraini a combattere e morire per procura.

Quanto esposto da Mastrantoni:

" Ogni Paese del Mondo ha minoranze etniche o linguistiche il che non giustifica operazioni predatorie degli Stati vicini. Sono le regole che determinano lo status di una nazione e quelle sulla integrità territoriale dell'Ucraina sono state sottoscritte più volte dalla stessa Russia.",

lo sottoscrivo.
8 giugno 2022 11:31 - Filanto_051
Mah... la mia impressione é quella che, nei casi della Crimea e poi delle provincie d.Donbass, non si possano risolvere le controversie come accadde con il Regno d'Italia e l'Alto Adige, appena dopo la Ia G.M.ovvero concedendo un'ampia autonomia a queste regioni, ma conservando la giurisdizione italiana [nel caso, ucraina]; la Russia - anche a causa di errori di valutazione sulle reali loro intenzioni, la fornitura a Ovest di prodotti petro-energetici che 'hanno gonfiato i muscoli finanziari' dei russi, non é cambiata dai tempi dell'U.R.S.S. anzi...
8 giugno 2022 9:22 - nacka
Non concordo per nulla! Il suo discorso allora puo' essere applicato anche all'Istria, del secondo dopoguerra, alla Dalmazia del primo dopoguerra, al Sudtirol ma anche alla Corsica a Nizza o alla Savoia o al Canton Ticino solo per rimanere ai confini d'Italia! I Tatari che pere la maggior parte del tempo "storico" hanno abitato la Crimea sono la minoranza culturale e linguistica strettamente imparentata con i Tatari del Volga che arrivano fino al mar D'Azov e parlano un idiamo di origine turca che assomiglia a quello dei Tatari del Kazan. Non hanno alcuna parentela con altre minoranze linguistiche che oggi vengono definite ukraine! Come lei sa benissimo nell' ovest dell'Ukraina si parla polacco cosi come una lingua baltica nel nord (gli eredi dei principati di Polonia e Lituania...) nell'ovest dell'Ukraina ci sono minoranze ungheresi e rumene che parlano la loro lingua nel sudovest minoranze Moldave che parlano moldavo (cioe' simil rumeno), Odessa e' sempre stat di cultura e lingua Russa. L'unica unita' nazionale la cosiddetta Ukraina l'ha avuta nel periodo dell'Urss. Non si puo' dimenticare che la Crimea e' stata "donata" al nascente stato Ukraino da uno dei presidenti dell'Urss cioe' Krusciov "per i servizi resi contro i nazisti". Ma la popolazione non si e' mai sentita e mai si sentira' Ukraina proprio per mancanza di affinita' culturale con gli Ukraini e lo stesso vale per il Donbass. Era meglio allora quando l'Urss raggruppava tutte queste popolazioni "sorelle" in un'unica federazione? Partiamo magari dal presupposto che "la povera gente, i lavoratori, i proletari sono uguali sia in Crimea che in Donbass che in Galizia e vengono inviati dalle parti in conflitto a morire per "conto terzi" cioe' per conto dell'imperialismo Russo e di quello Americano (gli ukraini) senza alcun vantagio ne' ideologico ne' di vita reale. Se l'America non vuole un terzo polo potente in Europa non e' colpa della Crimea.
  COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)