Concordo con le considerazioni qui sopra.
Molto pertinente l'invito a immedesimarci nel viaggio
pericoloso ed estenuante di Paesi di origine subsahariani
alle coste italiane.
A margine di questa informazione dovremmo anche chiederci
quante persone innocenti (perché lo sono, innocenti!)
muoiono durante tale viaggio. Domanda, a cui è difficile
dare risposta, ma di certo possiamo immaginarci che i caduti
siano parecchi, o perché distrutti dal viaggio o perché
distrutti dalle vessazioni subite da chi li incontra strada
facendo e degli aguzzini libici, oltre che degli
scafisti.
Dunque, mettiamoci nei loro panni, nei panni di questi
disperati che sognano per sé e i loro figli e figlie un
futuro migliore. E' una colpa?
Rispondiamoci con onestà. Che faremmo noi, nelle loro
condizioni?