In nome della libertà di mercato, in economia liberistica,
si sono aggravate le forme di beneficio per i consumatori.
Non è possibile scegliere continuamente fra le centinaia
(da un venditore di energia mi fu detto che sarebbero 4/500)
di liberi fornitori, in libertà e velocità esaminando le
differenze di prezzi, di condizioni, di resa, di componenti
e di affidabilità che ogni operatore pratica o, peggio,
propaganda. Il comune consumatore non può continuamente
correre dietro a queste proposte ed essere tanto esperto da
poterle valutare come comprare una scatoletta di fagioli in
vari negozi e prendere al volo quella più conveniente.
Necessitano leggi e regole che impongano allineamenti di
tutela per evitare quei contratti unilaterali che sono solo
capestro. Un esempio ho dal mio fornitore che era eni poi
divenuto libero (mi ci sono trovato senza saperlo) e con
condizioni di prezzo (circa 92/94 del gas) per un periodo
prendere o lasciare) e adesso mi trovo, in nettissimo calo
della materia gas da 350 a 42/50 $ al mwh, a dover pagare
come mercato libero e non essere adeguato come quello di
tutela. Bell'affare come le liberalizzazioni dell'epoca
Bersani....forse. Proponiamo di modificare.