Lo scritto di Sara Astorino è molto articolato e lì per
lì sembra per addetti ai lavori. Io non lo sono, però ho
letto con calma i vari passaggi e sono tornata sopra ad
alcuni è posso dire di essermi fatta una idea chiara delle
diverse posizioni.
Una cosa importante sta alla fine, quando si afferma che "la
parola impossibile non si concilia col diritto". Perché il
diritto è vivo e quindi cambia. Ci vorrà tempo, ci vorrà
impegno da parte di chi vuole cambiare le cose da noi, ma
alla fine il cambiamento avverrà.
Una porta aperta alla trasformazione nel senso del pieno
rispetto delle coppie LGBT e del diritto dei bambini ad
avere i genitori che li hanno desiderati. Auspicio che
condivido pienamente.