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12 aprile 2023 17:28 - Claudio Cappuccino
Mi permetto qualche commento.

1. Non credo che la prima frase sia corretta.
Il fentanyl è uno dei diversi oppioidi disponibili per la terapia del dolore, e la scelta fra l'uno e l'altro sta al medico in accordo con il malato. Non è un farmaco in sé più efficace di morfina, ossicodone, idromorfone, ecc. Può essere più comodo, a volte, p.es. in forma di "cerotto".
Ma deve essere comprato in farmacia, e NESSUN MALATO SANO DI MENTE cercherebbe il fentanyl sul mercato nero!
Il fentanyl si usa a dosi di MICROgrammi e se si sbaglia dose UCCIDE, per cui NESSUNA PREPARAZIONE ILLEGALE può essere "sicura".

2. Purtroppo da molti anni fentanyl e analoghi (es. carfentanyl) hanno invaso il MERCATO ILLEGALE degli oppioidi in USA, perché evidentemente i chimici del narcotraffico hanno scoperto come produrre queste sostanze in modo semplice e pratico, e sostanze che forniscono, diciamo, QUALCHE MILIONE DI DOSI EFFICACI (una buona dose singola di fentanyl iniettabile è 0,1 mg) PER CHILO DI PRODOTTO sono molto pratiche e convenienti PER DEI CONTRABBANDIERI.
Tanto per chiarire, 1 kg di fentanyl (tutto prodotto in laboratorio) equivale a circa 100 kg di eroina (che richiede circa 1 tonnellata di oppio).

3. Gli oppioidi "di farmacia", USATI CORRETTAMENTE, sono farmaci sicurissimi e non tossici per l'organismo nemmeno nell'uso a lungo termine.
Anche la "dipendenza fisica", inevitabile nell'uso cronico degli oppioidi, di per sé non è necessariamente un problema: in fondo siamo tutti dipendenti fisicamente da aria, acqua, ecc.
(allego in fondo alcune CITAZIONI AUTOREVOLI, tanto per chiarire che non parlo a ruota libera).

4. Negli anni '980-'990 ci si è illusi che gli oppioidi (in particolare le preparazioni a "effetto prolungato", come il famoso, e oggi famigerato, Oxycontin) potessero essere un "toccasana" per ogni tipo di dolore cronico, ma purtroppo si è capito che non è sempre così. In alcuni casi tendono a non funzionare a lungo in modo efficace (o addirittura a provocare fenomeni controproducenti, fino alla c.d. "iperalgesia da oppioidi") e questo, in persone diciamo "predisposte", può innescare comportamenti di "dipendenza patologica" (ADDICTION), con problemi difficilmente gestibili dal medico curante. Problemi che nella società attuale e con le leggi attuali (proibizionismo) diventano giganteschi, anche perché, come ho detto, con gli oppioidi sbagliare dose (o non avere igiene nelle iniezioni) può essere facilmente LETALE.
E questa (semplificando molto) è stata l'origine della famosa "crisi degli oppioidi" in USA, che dal 1999 a oggi, soprattutto GRAZIE ALLA COMPARSA DEL FENTANYL, ha fatto più di 600.000 morti.

5. sul punto "I motivi per cui molti consumatori usano il fentanyl...".
Non credo che nessuno "scelga" di usare il fentanyl (che non ha effetti diversi dalle "vecchie" droghe morfina e eroina). Si usa quello che si trova, e oggi, almeno in USA, si trova molto spesso il fentanyl anche senza saperlo, e per questo si muore.
P.es. ci sono stati casi documentati di consumatori di COCAINA morti perché la cocaina era "addizionata" di fentanyl!
Ripeto: una sostanza attiva a MICROgrammi e LETALE SE SI SBAGLIA DOSE può essere sicura solo se comprata in farmacia, in nessun caso se prodotta e distribuita in modo illegale e non "controllato"!

(mi fermo qui, anche se per essere chiari e completi bisognerebbe scriverci su un libro)
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OPPIOIDI - ALCUNE CITAZIONI DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA (TRADUZIONI MIE)

-- "Sono state scritte più sciocchezze sulla dipendenza da narcotici [= oppioidi] che su ogni altro argomento medico." (R.Melzack e P.D.Wall, The challenge of pain, 2nd ed 1996, p. 203)

-- "Gli oppioidi di per sè sono sorprendentemente non-tossici anche quando sono usati quotidianamente a dosaggi significativi per molti anni." (C.P. O’Brien in: Cecil Textbook of Medicine, 20a ed. 1996, p. 52-3)

-- “Gli oppioidi di per sé sono associati con rimarchevolmente poche complicazioni mediche, anche nell’uso a lungo termine.” (D.A. Rastegar - M.L. Fingerhood, Addiction medicine, 2005, p. 97)

-- "La dipendenza da un farmaco non è necessariamente, di per sè, causa di preoccupazione. [...] Nel soppesare gli effetti dannosi, si devono considerare sia le modalità di uso da parte dell'individuo, sia le alternative disponibili. Per esempio, se l'alternativa più probabile all'uso di oppiacei è l'uso compulsivo di alcool, ci sono molti che sosterrebbero che la dipendenza da oppiacei è di gran lunga meno distruttiva per l'individuo e la società, e che qualche provvedimento andrebbe preso per permettere a quel particolare individuo di usare oppiacei." (JH Jaffe in: Goodman-Gilman’s Pharmacological basis of therapeutics, 7th ed. 1985, p. 533).
"L'esperienza con migliaia di pazienti mantenuti ad alti dosaggi giornalieri di metadone per periodi fino a 15 anni non ha mostrato alcun effetto dannoso diretto. Una buona salute e un lavoro produttivo non sono quindi incompatibili con l'uso regolare di oppiacei." (ibidem, p. 542).

-- “Non ci sono prove che gli oppiacei producano danni organici al sistema nervoso centrale o a qualunque altro organo, anche dopo anni di uso continuo.” (Goth’s Medical Pharmacology, 12a ed.1988, p. 339)

-- “Si deve sottolineare che l’uso cronico di oppiacei è del tutto differente dall’uso cronico di alcool: l’uso cronico di oppiacei non causa alcuna complicazione medica (a meno che non vi siano complicazioni legate a difficoltà nell’iniezione o un sovradosaggio non-intenzionale).” (Melmon K.L. - Morrelli H.F. (eds): Clinical pharmacology, 2a ed. 1978, p. 1015)

-- “La morfina (...) a differenza degli analgesici e sedativi non-narcotici può spesso controllare il dolore grave a dosi che non necessariamente producono marcata sedazione, evidente intossicazione o significative alterazioni della coordinazione motoria, delle funzioni intellettuali, del controllo emotivo e del giudizio.” (Canadian Commission of inquiry into the non-medical use of drugs. Final report. Ottawa 1973, p. 308).
"Non ci sono prove di alterazioni permanenti nelle funzioni cognitive e intellettuali dovute all'uso cronico di oppiacei. Né vi è alcuna indicazione di psicosi o altre rilevanti complicazioni psichiatriche causate da queste sostanze. (...) Sembra che pochi danni fisiologici permanenti derivino direttamente dall'uso cronico di oppiacei puri." (ibidem, p. 309).
"Sembra che vi sia consenso fra i medici, le autorità di polizia e i ricercatori, oltre che fra gli stessi consumatori di oppiacei, che pochi - se mai ne esistono - sono i crimini di violenza che direttamente derivano dall'uso di narcotici oppiacei." (ibidem, p. 321)

-- "Fumare sigarette è indiscutibilmente più dannoso per l'organismo umano dell'eroina". (Vincent P.Dole, citato in E.M.Brecher (ed): Licit and illicit drugs, Little, Brown 1972, p. 25)
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