Anche io penso che il proibizionismo "lancia un messaggio
chiaro a chi lo vuol intendere", ed è questo:
"Abbiamo tolto le "droghe" dalle farmacie e abbiamo messo
produzione e commercio nelle mani della DELINQUENZA
ORGANIZZATA E DELLE VARIE MAFIE, che possono vendere
liberamente quello che vogliono, ovunque, anche ai
ragazzini, 24/7.
Purtroppo ci spiace molto, ma non avevamo pensato che in
questo modo le sostanze non sono più di "qualità
farmaceutica", ma sono impure, "tagliate" con chissà cosa,
in dosi imprevedibili, magari anche contaminate da funghi
batteri e virus, e hanno fatto milioni di morti.
Non avevamo pensato che i principali consumatori delle
"droghe proibite" sarebbero diventati in pochi anni
soprattutto giovani e giovanissimi, che sono sempre pronti a
ribellarsi alle regole.
Non avevamo pensato che la mafia avrebbe inventato centinaia
di "nuove droghe" più comode da produrre e vendere, anche
se mai studiate da nessuno sotto il profilo
farmaco-tossicologico e spesso molto più dannose e anche
letali delle poche "droghe tradizionali".
Non avevamo pensato che con i soldi delle "droghe" (tutti
rigorosamente ESENTASSE) le varie mafie avrebbero corrotto
interi Stati, governi, polizie, dogane.
Non avevamo pensato che con un appropriato riciclaggio i
soldi delle "droghe" avrebbero anche inquinato l'economia
legale comprandosi ogni genere di attività, dalle grandi
industrie alle catene di alberghi di lusso in riva al
mare.
Forse dovevamo pensarci, ma ora questo abbiamo e questo ci
dobbiamo tenere".
14 agosto 2023 11:13 - enniusfirst
Il proibizionismo lancia un messaggio chiaro a chi lo vuol
intendere : abbiamo lottato per migliaia di anni a liberarci
dalla schiavitù dell’uomo sull’uomo, proibendolo, e
oggigiorno la lotta continua per preservare l’uomo dal
servaggio delle cose anche in presenza di … filosofie che
scambiano il capriccio, spesso suicida, per diritto.
La legalizzazione delle erbe magiche va respinta in quanto
al cittadino va garantita la massima sicurezza sia quando
sale su di un aereo o necessita di un intervento chirurgico
al fine di evitare che un pilota o un medico giustifichino
il loro stato di drogati essendo la cosa legale.