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2 maggio 2024 15:13 - tibe77
C’è una grande e giustificata attenzione ai nefasti effetti sul nostro Servizio Sanitario Nazionale del neoliberismo in sanità, quella “ricetta” che Noam Chomsky ha così descritto (citazione ripresa da Gavino Maciocco): “Questa è la tecnica standard per la privatizzazione: tagli i fondi, assicurati che le cose non funzionino, fai arrabbiare la gente, e lo consegnerai al capitale privato”.
26 aprile 2024 9:27 - tibe77
@mauropon: Buongiorno, il riferimento normativo mancante sarebbe il DLGS N.124 del 29.04.1998?
18 aprile 2024 10:39 - mauropon
Riguardo ai due casi "risolti" attraverso quanto consigliato da ADUC, dato che tale soluzione è da me adottata, purtroppo in solitaria, da anni e, nonostante abbia più volte tentato di divulgarla, nessuno aveva pensato finora di prenderla in considerazione e suggerirla (e, ora, sia ADUC, sia Mario Giordano e, mi sembra, anche altri, sembra abbiano scoperto l'acqua calda...), vorrei fare alcune precisazioni:
1 - Quando si prenota personalmente allo sportello CUP, in genere vengono vagliate le disponibilità solo della ASL di appartenenza o, al più, della provincia; mentre, rivolgendosi al ReCUP telefonico vengono prese in considerazione le disponibilità dell'intera Regione.
2 - In entrambi i casi segnalati da ADUC, ai pazienti era stato dato un appuntamento, sia pure molto in là nel tempo; in questo caso è molto facile attivarsi e fare quanto suggerito da ADUC e da Giordano e inviare la diffida. Il problema di complessa risoluzione sorge, invece, quando allo sportello e, ancora di più, al ReCUP ti rispondono che non hanno disponibilità o, peggio ancora, essendo un reato, che le "liste sono chiuse", cosa che, almeno nel Lazio, avviene nel 60% circa dei casi; infatti, in questa fattispecie, NON VIENE RILASCIATO NULLA AL PAZIENTE, che, quindi, ha difficoltà ad inviare la diffida senza alcuna prova, perchè (ammesso che la ASL risponda) riceverà, quasi sempre e quasi automaticamente, la negazione del fatto da parte della ASL (La trasmissione "Fuori dal coro" ha anche dimostrato la cosa in un paio di servizi).
3 - Per quanto descritto al punto 2 e forte della mia esperienza, suggerisco: a) se si andasse allo sportello, annotare sempre giorno e ora e farlo con due testimoni e/o registrando col cellulare tutto il contatto con lo sportellista e chiedere sempre allo sportellista il n. di matricola (deve avere obbligatoriamente il cartellino identificativo) e, in caso di "liste chiuse", copia della disposizione di chiusura. b) se si usasse il ReCUP telefonico, annotare sempre giorno, ora e il n. di matricola di chi risponde (in genere viene specificato prima della risposta) e REGISTRARE TUTTA LA CONVERSAZIONE.
4 - La bozza di lettera di diffida suggerita da ADUC è, a mio avviso, carente almeno sia della citazione delle disposizioni di legge, sia della mancanza di un tempo limite (in genere non più di 10/15 giorni) per l'adempimento e/o per la risposta da parte della ASL; inoltre i giorni dell'appuntamento non devono essere necessariamente 60, ma possono spaziare da 10 a 120 e, sempre a mio parere, sarebbe opportuno procedere subito alla denuncia all'AG, attraverso un esposto alla Procura della Repubblica (la cosa è gratuita e rappresenta solo una segnalazione di un possibile reato), inviandone copia insieme alla diffida o subito dopo.
Infine una domanda: non sarebbe più opportuno che l'ADUC intervenisse direttamente già in prima battuta, inviando direttamente la diffida in nome e per conto dell'iscritto?
Cordiali saluti.
16 aprile 2024 16:01 - Annapaola
Benissimo. Questo davvero risolve diversi problemi. Allora i posti per le visite e i trattamenti ci sono ...
Speriamo che i vertici delle diverse ASL, almeno toscane, diano indicazioni chiare e precise a chi deve prendere gli appuntamenti.
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