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8 maggio 2024 9:47 - Lucio Musto
Grazie della sua come sempre puntuale disamina dell'argomento.

Mi viene da osservare che da quel 1886 che lei cita, vertice trionfale, pare della lotta dei lavoratori per il loro giusto diritto son passati tanti, tanti anni, ed almeno qui in Italia, più della metà in regime di democrazia, di socialismo, di sindacalismo... più o meno autoritario.
Ebbene, perché non si è ancora arrivati, qui, nellaa civilissima Italia Democratica a far si che TUTTI i lavoratori lavorino SOLO 8 ore al giorno?
Forse c'è stata una qualche leggina, che ora mi sfugge, che fa da "compensazione" fra quelli, l'élite, che lavorano MOLTO MENO e gli schiavi, che ancora ne lavorano 10, 12, 14?...

Non diciamo che le "Autorità" non lo sanno che ci sono queste GROSSE sacche di irregolarità, ci faremmo la figura degli imbecilli, ma di concreto, anno dopo anno, decennio dopo decennio, ormai generazione dopo generazione... nulla cambia.

O dobbiano augurarci che la "fascista" di oggi, finalmente, in qualche modo, "regolarizzi" le cose?

Grazie
1 maggio 2024 23:17 - enniusfirst
"....fare memoria della storia può aiutare a impegnarci a non soggiacere a chi vuole fare regredire tutta la nostra società ignorando, o addirittura favorendo, l'espansione del lavoro nero e sottopagato, senza più limiti di orario, col lavoratore di nuovo schiavo del suo "padrone". "

Potrebbe gentilmente Annapaola citare qialche nominativo di esponente politico, dell'economia, dei mass media ecc. che "vuole fare regredire tutta la nostra società ignorando, o addirittura favorendo, l'espansione del lavoro nero... " in modo da poterci salvaguardare da simili soggetti.
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