Una cosa non riesco a capire, da sempre, da quando si parla
di sicurezza stradale.
Certo, sono d'accordo che le strade si possono rendere più
sicure, migliori e in maggiore quantità le piste ciclabili
e pedonali.
Ok, tutto estremamente logico.
Ma vogliamo parlare dell'elefante nella stanza di cui non si
parla mai?
Chi sta dietro al volante o manubrio dei veicoli che creano
incidenti?
Perché nessuno parla della qualità degli automobilisti e
della loro guida?
Perché a limitare gli incidenti non dovrebbe essere una
maggiore cultura stradale per l'automobilista?
Fai un incidente, anche minimo, ma che coinvolge un pedone,
ciclista o in generale un altro umano, devi rivedere la tua
conoscenza della guida, fare degli esami specifici, esami di
guida pratica.
Troppi sono gli automobilisti incapaci, che parcheggiano
dove gli pare, che non rispettano limiti di velocità, che
guidano macchine aziendali e quindi sono poco preoccupati di
"rovinarle", e mille altre situazioni che permetto
leggerezza dell'attenzione alla guida.
Incolpare municipalità e far spendere soldi per
infrastrutture è più comodo?
Non vogliamo ammettere di avere una cattiva cultura della
strada?
Perché non cominciare ad insegnare a guidare meglio e con
maggiore attenzione e rispetto delle normative?
Modificare le infrastrutture serve di certo, limitare la
circolazione agli autoveicoli ed agevolare invece la
viabilità di bici o pedoni è certo buono anche per la
salute, ma è anche vero che se le infrastrutture non
vengono gestite, con controlli, possono essere abusate.
Perché abbiamo un sistema inesistente di vie di
comunicazione ciclabili?
Perché disincentiviamo i trasporti personali come i
monopattini elettrici facendo pagare tasse ed assicurazioni
e complicando la vita con regolamentazioni tecniche quasi
assurde quando se ci fossero corsie agevolate non si
creerebbero problemi con questi veicoli?
Forse dovremmo ripensare la viabilità con un po' più di
saggezza e non pensando solo al portafoglio.