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12 febbraio 2025 11:00 - corsar
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi

Articolo di una chiarezza e limpidità cristallina: purtroppo non ritengo il nostro Paese in grado di poter garantire, né la sicurezza imprescindibile per cittadini e territori, né tantomeno una corretta capacità amministrativa in grado di evitare sprechi e/o errori previsionali sui costi.

Prima di localizzare 100 siti per piccole centrali senza che vengano rifiutati da chi vi risiede, proverei ad individuarne almeno uno ove custodire le scorie che ci ritroviamo in casa.

Che ci siano fortissimi interessi in gioco è palese e poiché il nucleare a fissione rimane scelta obbligatoria per gli Stati che hanno necessità di mantenere in piedi il proprio arsenale militare, terrei ben presente questo aspetto nel considerare le percentuali di centrali attualmente in funzione sul nostro pianeta.

Stiamo cercando, con molta fatica, di affrancarci dall’utilizzo dei combustibili fossili, non mi sembra coerente investire ancora in una tecnologia nata per provocare morte e che produce morte come sottoprodotto (le scorie) che nessuno è stato finora in grado di trovare modo per porre in totale e definitiva sicurezza.

Al momento vedo come concepibile futuro l’idrogeno e la fusione nucleare ed indirizzerei loro ogni risorsa disponibile.

Un cordiale saluto, Corrado
8 febbraio 2025 16:52 - enniusfirst
Armaroli, del Cnr, afferma:
«con oltre 200 GW di rinnovabili, nel 2040...".

Curiosità: quanti kmq dovremmo occupare e/o quante pale eoliche dovremmo installare per realizzare i 200 GW di rinnovabili .

Qualcuno lo sa ?
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