Articolo di una chiarezza e limpidità cristallina:
purtroppo non ritengo il nostro Paese in grado di poter
garantire, né la sicurezza imprescindibile per cittadini e
territori, né tantomeno una corretta capacità
amministrativa in grado di evitare sprechi e/o errori
previsionali sui costi.
Prima di localizzare 100 siti per piccole centrali senza che
vengano rifiutati da chi vi risiede, proverei ad
individuarne almeno uno ove custodire le scorie che ci
ritroviamo in casa.
Che ci siano fortissimi interessi in gioco è palese e
poiché il nucleare a fissione rimane scelta obbligatoria
per gli Stati che hanno necessità di mantenere in piedi il
proprio arsenale militare, terrei ben presente questo
aspetto nel considerare le percentuali di centrali
attualmente in funzione sul nostro pianeta.
Stiamo cercando, con molta fatica, di affrancarci
dall’utilizzo dei combustibili fossili, non mi sembra
coerente investire ancora in una tecnologia nata per
provocare morte e che produce morte come sottoprodotto (le
scorie) che nessuno è stato finora in grado di trovare modo
per porre in totale e definitiva sicurezza.
Al momento vedo come concepibile futuro l’idrogeno e la
fusione nucleare ed indirizzerei loro ogni risorsa
disponibile.
Un cordiale saluto, Corrado
8 febbraio 2025 16:52 - enniusfirst
Armaroli, del Cnr, afferma:
«con oltre 200 GW di rinnovabili, nel 2040...".
Curiosità: quanti kmq dovremmo occupare e/o quante pale
eoliche dovremmo installare per realizzare i 200 GW di
rinnovabili .