E se invece di ridurre le razioni alimentari riducessimo la popolazione?

La vera tristezza, oltreché un infinito senso di vuoto, in realtà la si prova nel leggere gli innumerevoli commenti idioti a qualsivoglia argomento.

La fame nel mondo e' colpa delle donne. Che non stanno in cucina a fare il suo dovere.
Lauro

Che tristezza questi discorsi sulla fame nel mondo! Mi hanno fatto venire una malinconia... per riacquistare il buon umore vado subito a sbafarmi una bella fiorentina con un buon bicchiere di chianti!

la fame nel mondo sarebbe un problema marginale se ci fossero meno politici teste di cazzo che anzichè investire i soldi per aiutare la popolazione li usano per comprare le armi per fare guerre con i vicini, o per altri schifosi scopi personali.
per non parlare poi degli enormi sprechi di cibo delle industrie alimentari, spesso anche per colpa di leggi idiote (vedi quote latte, ecc.)
Basterebbero pochi politici un po meno stupidi ed egoisti per salvare milioni di persone, ma sempra che questi siano bravi solo a parole.

Adesso mi devono anche dire quello che devo mangiare?
No no, non funziona questa cosa di farmi sentire in colpa per tutto.
L'erba datela alle mucche, io mangio quello che mi pare.
An che perchè alla fine resterebbe sempre il solito problema: se io risparmio un kg di mais questo non compare come per miracolo al sudanese che muore di fame!! E non inventiamoci balle perchè già oggi siamo in sovraproduzione con diversi alimenti: le arance in più però preferiamo schiacciarle!!

si parla poco nelle universita e luoghi di formazione giovanile. io sono studente universitario a potenza e non se ne parla no so in altre università. ma ciò che si deve capire e di non credere che glia altri più grandi e potenti facciano qualcosa per noi. Se vogliamo un mondo migliore dobbiamo fare tutti, qualcosa perchè non è vero che le grandi opere sono fatte soli da grandi politici. io penso che una voce non è sentita mille voci non sono sentite, ma molti fatti che si possono fare,sono visti come un poccolo cambianto. E allora facciamolo.