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25 aprile 2003 0:00 - michele
Buongiorno, oggi mi sento scrittore, dopo l'intervento sui bisogni dei nostri amici a 4 zampe, mi permetto di dire la mia sulla RCA, non la casa discografica, ma le assicurazioni.
Cominciamo dalle lamentele degli assicuratori, poveretti!!, dicono che vi sono le truffe ai loro danni, bene colpite costoro e non tutti alla cieca, i costi eccessivi dei carrozzieri? di solito e per la connivenza fra costoro e i vari periti, altrimenti la cosa sarebbe irrealizzabile senza una sorta di collaborazione. Detto ciò mi domando, perchè la Corte Costituzionale non interviene sul fatto che una persona per assicurare il suo veicolo a Bari spende 100 e un'altra ad Aosta spende 20? non vi è discriminazione? non dovremmo essere trattati tutti alla pari? La cura a questo cancro tutto italiano? ecco, Visto che vi è la obbligatorietà imposta dallo stato, come per l'INPS e l'INAIL, allora provveda lui con un'assicurazione "statale". Oppure togliere l'obbligatorietà e in questo modo si toglie l'arma vincente alle assicurazioni, così che costoro pur di accaparrarsi un cliente, si farebbero veramente la lotta a suon di ribassi, come succedeva quando l'assicurazione auto non era obbligatorio, qualcuno certo se ne ricorderà. Non c'è mercato? non vi può essere mercato sulle cose rese obbligatorie, perchè il ragionamento che fanno è questo: diciamo, 30.000.000 di italiani devono per forza assicurare qualche veicolo, bene ci mettiamo daccordo sui prezzi creando un cartello delle assicurazioni e ci dividiamo da buoni fratelli la "torta" e il gioco è fatto alla faccia di noi poveri italioti, sempre più poveri e sempre più polli. Un saluto da Michele
23 aprile 2003 0:00 - Mario
Vorrei sapere se tra qualche anno per fare l'assicurazione (che è obbligatoria) bisognerà fare un mutuo.
Ma non esiste nessun organo che tutela seriamente i consumatori?
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