Buongiorno, oggi mi sento scrittore, dopo l'intervento
sui bisogni dei nostri amici a 4 zampe, mi permetto di dire
la mia sulla RCA, non la casa discografica, ma le
assicurazioni. Cominciamo dalle lamentele degli
assicuratori, poveretti!!, dicono che vi sono le truffe ai
loro danni, bene colpite costoro e non tutti alla cieca, i
costi eccessivi dei carrozzieri? di solito e per la
connivenza fra costoro e i vari periti, altrimenti la cosa
sarebbe irrealizzabile senza una sorta di collaborazione.
Detto ciò mi domando, perchè la Corte Costituzionale non
interviene sul fatto che una persona per assicurare il suo
veicolo a Bari spende 100 e un'altra ad Aosta spende 20?
non vi è discriminazione? non dovremmo essere trattati
tutti alla pari? La cura a questo cancro tutto italiano?
ecco, Visto che vi è la obbligatorietà imposta dallo
stato, come per l'INPS e l'INAIL, allora provveda
lui con un'assicurazione "statale". Oppure
togliere l'obbligatorietà e in questo modo si toglie
l'arma vincente alle assicurazioni, così che costoro
pur di accaparrarsi un cliente, si farebbero veramente la
lotta a suon di ribassi, come succedeva quando
l'assicurazione auto non era obbligatorio, qualcuno
certo se ne ricorderà. Non c'è mercato? non vi può
essere mercato sulle cose rese obbligatorie, perchè il
ragionamento che fanno è questo: diciamo, 30.000.000 di
italiani devono per forza assicurare qualche veicolo, bene
ci mettiamo daccordo sui prezzi creando un cartello delle
assicurazioni e ci dividiamo da buoni fratelli la
"torta" e il gioco è fatto alla faccia di noi
poveri italioti, sempre più poveri e sempre più polli. Un
saluto da Michele
23 aprile 2003 0:00 - Mario
Vorrei sapere se tra qualche anno per fare
l'assicurazione (che è obbligatoria) bisognerà fare un
mutuo. Ma non esiste nessun organo che tutela
seriamente i consumatori?