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27 maggio 2003 0:00 - Marco Guizzardi
Nel numero del Corriere di Sabato 24 maggio, a pag. 22, ove si parla dell'assemblea annuale della CEI, leggo quanto segue: "l'87,2 per cento dei contribuenti italiani ha devoluto l'8 per mille del gettito Irpef in favore della Chiesa Cattolica".
Questo passo mi ha colpito perche' in un certo senso l'imprecisione e la superficialita' del Corriere della Sera in questo caso mi sono sembrate persino piu' gravi dell'opportunismo della Chiesa cattolica. Se il meccanismo del finanziamento agli enti religiosi manca scandalosamente di trasparenza e rispetto dei diritti del contribuente, trovo ancora piu' scandalosa la disinformazione attuata dai media, che appare troppo pervasiva e sistematica per essere casuale, soprattutto considerando l'indubbio beneficio che la Chiesa ne trae, e viceversa il danno economico che le deriverebbe se ai cittadini fosse fornita una informazione corretta ed esaustiva in materia. Appare poi ancora piu' inquietante constatare come questo silenzio complice coinvolga non solo la stampa tradizionalmente vicina al mondo cattolico, ma praticamente tutta la stampa italiana senza eccezioni, comprese testate sulla cui ispirazione laica nessun dubbio sarebbe stato possibile fino a poco tempo fa'...
27 maggio 2003 0:00 - diego sapora
sono un lavoratore dipendente che anche quest'anno ha dovuto scegliere lo stato come destintario dell'otto per mille, a malincuore a causa della politica sociale e di sviluppo che questo governo attua, e non volendolo dare alla chiesa cattolica, nonostante l'apprezzabile impegno sulla pace, a causa delle ingerenze nell'etica e nella morale. l'ideale sarebbe poterlo dare ad associazioni di ricerca tipo l'airc, oppure onlus di volontariato o di tutela ambientale, comunque sempre nello spirito di utilità e sviluppo sociale. grazie. diego sapora.
27 maggio 2003 0:00 - patrizia
Io ho scelto soluzione salomonica... ogni anno scelgo confessione religiosa diversa, così do un po' a tutti (quelli riconosciuti dallo stato, oramai senza alcun riscontro con la realtà attuale).
25 maggio 2003 0:00 - Annapaola
Il motivo per il quale l'otto per mille può essere distribuito solo fra lo Stato, la Chiesa cattolica e le altre confessioni religiose che abbiano stipulato un'intesa con la Repubblica italiana (e il Parlamento l'abbia approvata!), risiede nel fatto che l'OPM è nato con il Concordato stipulato nel 1984 tra Repubblica italiana e Chiesa cattolica, e intendeva essere una sorta di risarcimento per quest'ultima, nel momento in cui veniva eliminata la congrua (una specie di stipendio pagato dallo Stato ai parroci cattolici). Per evitare un aperto finanziamento della Chiesa cattolica, che probabilmente sarebbe stato considerato incostituzionale, lo Stato si mise in apparente concorrenza con essa nella distribuzione dell'OPM, e così, in origine, nella Legge 222/1985, gli unici due beneficiari dell'OPM sono, appunto, la Chiesa cattolica e lo Stato. Un ordine del giorno approvato alla Camera dei deputati, di cui sto cercando il testo preciso, estese tale beneficio anche alle altre confessioni religiose riconosciute ai sensi dell'art. 8 della Costituzione.
Come si vede, allo stato attuale delle cose, non è possibile ammettere concorrenti diversi (come Croce rossa, WWF, ecc.), benché di proposte in tal senso ne siano state fatte diverse (alcune si trovano su Internet).
20 maggio 2003 0:00 - lucia
.... o all'aduc.....
17 maggio 2003 0:00 - Fabio
...ma perchè non sarebbe possibile destinare l'8 su mille ad associazioni ambientaliste riconosciute come WWF o Greenpeace, oppure ad enti tipo Croce Rossa o a progetti di sviluppo all'estero? grazie Fabio
27 maggio 2003 0:00 - Roberta
Ho scelto di destinare l'otto per mille alla chiesa cattolica ma questa scelta obbligata (avrei preferito donare il denaro a qualche associazione di volontariato senza scopo di lucro es. associazioni di sostegno alla vita, canili ...) mi delude ogni volta di più che vedo uno dei troppi spot pubblicitari che appaiono sulle principali reti televisive a tutte le ore. Ma quanti milioni di euro vengono spesi per tale pubblicità... e quanta gente muore di fame tuttoggi?
La chiesa cattolica dovrebbe farsi paradossalmente un esame di coscienza
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