Le osservazioni del Direttore sono ineccepibili, e mi
trovano daccordo. Ma un paio di osservazioni credo siano
necessarie. Sono personalmente favorevole al si',
perche'avviare un procedimento di esproprio per pubblica
utilita', e' comunque un'operazione non
immediata ed alla quale -in base alla l.241\'90- il
cittadino ha comunque la possibilita' di partecipare. La
funzione "deterrente", e' stata cosi'
raggiunta, e se l'azienda e' intenzionata a
collocare un'installazione, oggettivamente superflua, il
privato avra' una freccia in piu' al suo arco per
far valere i propri diritti. Ricordo inoltre, che
l'eventuale vittoria del SI', e la conseguente
abrogazione della norma, provochera' un vuoto
legislativo- come sostenuto dalla Corte Costituzionale nella
sentenza di accoglimento del quesito -che il legislatore
dovra' in ogni caso colmare".. l'esistenza di
una disciplina di dettaglio della servitù coattiva di
elettrodotto, non investita dal quesito stesso, rispetto
alla quale "si produrranno, eventualmente, i normali
effetti caducatori o di adattamento, la cui individuazione
esula dai compiti di questa Corte.."(sent.44,2003)
Quanto alle emissioni degli elettrodotti, il risultato della
"non proliferazione" indiscriminata, consentirebbe
un migliore monitoraggio su un etere ormai
"carico" (non scordiamo le controversie relative
alle installazioni delle antenne dei telefoni gsm, o quelle
che sorgeranno per i neonati wi-fi o per tutti i
"ponti" per le nuove tecnologie wireless) che le
innovazioni tecnologiche recenti non hanno ancora consentito
in pieno.