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17 luglio 2003 0:00 - gianfranco rossi
ultimamente ho percorso la superstrada e l'autostrada da genova a follonica.
alzi la mano su chi ha visto qualche automobilista rispettare i 110 all'ora e mi si deve spiegare a 110 o 130 o 150 che differenza c'e in caso di incidente.
quando si fanno regole inapplicabili le regole stesse non vengono applicate
grazie
16 luglio 2003 0:00 - susanna daniele
Ciò che mi ha irritato nelle regole dettate dal nuovo codice sono due aspetti: la facoltà di viaggiare a 150 KM/h a certe condizioni totalmente discrezionali e quindi di incerta applicazione (V. intensità della pioggia) e obbligo dei fari accesi sempre e comunque. Mi sembra che da una parte si sancisca la possibilità di viaggiare a velocità elevate, che come sappiamo dalle statistiche, sono causa di molti incidenti mortali e dall'altra si impone un obbligo di cui non vedo la minima utilità dal momento che viviamo in un paese con molto sole. Che sia stato per fare un favore a qualche lobby di autoriparatori? Gradirei conoscere il vostro punto di vista.
9 luglio 2003 0:00 - paolo schina
con riferimento alla pubblicazione del 2 luglio - come non risolvere i problemi- credo che vincenzo donvito si dovrebbe prima documentare sui compiti istituzionali del corpo forestale e della polizia penitenziaria che non sono solo quelli che immaginiamo - in mezzo al bosco e dentro le carceri.
5 luglio 2003 0:00 - carla tocchetti
Oggi 4.7.2003 mi è sembrato di stare in un film anni 50. Un commissario di polizia stradale ferma un'automobilista che guida da solo e, forte del fatto che lui ha ben tre agenti come testimoni, mentre il guidatore no, fa il gradasso contestando una discutibile contravvenzione, senza dare possibilità di spiegare l'accaduto, senza dare possibilità di scrivere per esteso la contestazione, arrivando a minacciare una contravvenzione più grave che porta al ritiro della patente.
Pensavo che nel 2003 certe cose non potessero più accadere.
Invece non solo accadono, ma molti amici mi hanno consigliato di non procedere ad alcun ricorso, ad alcuna protesta, perchè rischierei, con certi funzionari, di correre rischi peggiori quali denunce per offesa a pubblico ufficiale.
4 luglio 2003 0:00 - luigi cirifalco
Sono un giovane agente della Polizia Penitenziaria e forse l'aduc sconosce che i compiti istituzionali prevedono già dal 1990 di espletare servizi sulle strade italiane, connessi con le traduzioni ed i piantonamenti di individui che non sono proprio dei santi!!! In un anno, solo a titolo informativo, nel 2002 ho percorso circa 100.000 Km in qualità di autista nelle traduzioni e, globalmente, si portano a termine dai colleghi circa 150.000 traduzioni l'anno il che significa stare in strada 10 ore al giorno quando ci va bene... Mi sono spesso trovato in situazioni di fermare veicoli con alla guida soggetti esagitati ed elevare agli stessi salate contravvenzioni, anche perchè la normativa lo consentiva già da prima.
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