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24 agosto 2003 0:00 - Gianluigi Puliti
Mi pare che nell'articolo si parli della pillola del giorno dopo come di un pacchetto di caramelle, dimenticando che si tratta di un farmaco con le sue indicazioni, davvero utili, ma come tutti i farmaci provvisto di controindicazioni e di effetti collaterali, taluni anche gravi.
Se in inghilterra hanno deciso di concederla senza ricetta medica è perchè li hanno una casistica di aborti, anche clandestini, tra le adolescenti davvero impressionante e pertanto hanno scelto il migliore dei mali.
La prescrizione degli estroprogestinici è indicata dopo l'esecuzione di una visita medica, meglio se ginecologica, una accurata anamnesi mirata alla raccolta di dati circa le abitutdini della donna in quanto questi farmaci non si accordano bene per esempio con il fumo e con una certa predisposizine alla flebiti e tromboflebiti, ma soprattutto necessita dell'esecuzione di una serie di esami del sangue mirati a verificare il profilo coagulativo della paziente.
La pillola del giorno dopo non fa eccezione.
Tra l'altro nel somministrarla si deve essere certi che la donna non sia gia' in stato interessante in quanto la casistica riporta alcuni casi di aborti provocati da tale pillola in donne gia gravide, ed il che non sarebbe grave visto che quello che si ricerca è l'azione anticoncezionale, ma ciò puo essere gravato da pericolose emorragie.
Per quanto riguarda poi il fatto di chi debba comunque prescriverla, la legge 194 prevede che la donna di qualunque età, senza riferimento alla maggiore o minore età, debba essere assistita dal medico per quanto riguarda l'aborto, le pratiche anticoncezionali, ma non prevede certo che una guardia medica, che non conosce affatto la storia clinica della paziente e non puo' fare certo affidamento sull'anamnesi raccolta in un momento di grande emotività da parte della ragazza, che potrebbe omettere qualche dato importante per indurre il medico alla prescrizione, debbe prescrivere la pillola del giorno dopo. Il comportamento corretto da parte del medico della guardie è l'indirizzare la donna presso un reparto di ginecologia per una consulenza urgente.
1 agosto 2003 0:00 - NONNA PAPERA
Per il singor Lenti. Provi nella famacia della Città del Vaticano, se riesce ad arrivarci. Sembra che lì ci sia ogni farmaco possibile ed immaginabile.
1 agosto 2003 0:00 - Gianfranco Lenti
1 - molti (compreso il sottoscritto)
a - non sapevano della disponibilità di tale pillola (come si chiama?) in Italia
b - potrebbero / vorrebbero procurarla all'estero, se fossero disponibili nomi e indirizzi: li pubblicherete?
2 - fin che in Italia dominerà la mafia clericale, e relativi leccapiedi, sarà difficile raggiungere certi obiettivi di civiltà.
20 luglio 2003 0:00 - vincenzo donvito
Il problema e' che per la pillola del giorno dopo non abbiamo a che far con l'embrione. Quindi il quesito e' solo capzioso e inutile. E proabilmente posto solo per deviare il discorso sulla questione dell'aborto e il solito "scazzo" su vita e non vita.
Basta non cascarci e avere chiaro il problema. Nell'ambito degli effetti della pillola del giorno dopo non si ha a che fare con un embrione, in quanto niente e' stato ancora fecondato. Ma si ha a che fare con un effetto che e' lo stesso della pillola contraccettiva, solo un po' piu' forte. Qualcuno fa finta di ignorare che prima della legalizzazioen di questa pillola del giorno dopo era "normale" che chi voleva un simile effetto, si facesse una sorte di "overdose" di pillole contraccettive? Pericoloso, in quanto senza i dosaggi giusti. Problema superato solo grazie all'introduzione della pillola del giorno dopo.
Chi pone il problema della pillola del giorno dopo in termini di embrione, e' bene che sia piu' chiaro, e cioe' dica che e' contrario a qualunque forma di contraccezione chimica e non, anche perche' in quella logica, anche le semplici seghe sono una dispersione di potenzialita' embrionali.
20 luglio 2003 0:00 - mez
C'è una presa di posizione che precede tutte le singole questioni che hanno a che vedere con l'embrione. Bisogna saper dire con chiarezza che la vita di un embrione (organismo elementare non visibile a occhio nudo che non ha neanche la parvenza di un sistema nervoso centralizzato e di attività elettrica cerebrale, presupposto minimo per argomentare di un qualche diritto) è vita meramente biologica e non personale, come quella di coloro che si trovano in stato di morte cerebrale (cioè che sono legalmente morti). Capito questo, il resto segue.
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