Mi pare che nell'articolo si parli della pillola del
giorno dopo come di un pacchetto di caramelle, dimenticando
che si tratta di un farmaco con le sue indicazioni, davvero
utili, ma come tutti i farmaci provvisto di
controindicazioni e di effetti collaterali, taluni anche
gravi. Se in inghilterra hanno deciso di concederla
senza ricetta medica è perchè li hanno una casistica di
aborti, anche clandestini, tra le adolescenti davvero
impressionante e pertanto hanno scelto il migliore dei
mali. La prescrizione degli estroprogestinici è
indicata dopo l'esecuzione di una visita medica, meglio
se ginecologica, una accurata anamnesi mirata alla raccolta
di dati circa le abitutdini della donna in quanto questi
farmaci non si accordano bene per esempio con il fumo e con
una certa predisposizine alla flebiti e tromboflebiti, ma
soprattutto necessita dell'esecuzione di una serie di
esami del sangue mirati a verificare il profilo coagulativo
della paziente. La pillola del giorno dopo non fa
eccezione. Tra l'altro nel somministrarla si deve
essere certi che la donna non sia gia' in stato
interessante in quanto la casistica riporta alcuni casi di
aborti provocati da tale pillola in donne gia gravide, ed
il che non sarebbe grave visto che quello che si ricerca è
l'azione anticoncezionale, ma ciò puo essere gravato da
pericolose emorragie. Per quanto riguarda poi il fatto
di chi debba comunque prescriverla, la legge 194 prevede che
la donna di qualunque età, senza riferimento alla maggiore
o minore età, debba essere assistita dal medico per quanto
riguarda l'aborto, le pratiche anticoncezionali, ma non
prevede certo che una guardia medica, che non conosce
affatto la storia clinica della paziente e non puo' fare
certo affidamento sull'anamnesi raccolta in un momento
di grande emotività da parte della ragazza, che potrebbe
omettere qualche dato importante per indurre il medico alla
prescrizione, debbe prescrivere la pillola del giorno dopo.
Il comportamento corretto da parte del medico della guardie
è l'indirizzare la donna presso un reparto di
ginecologia per una consulenza urgente.
1 agosto 2003 0:00 - NONNA PAPERA
Per il singor Lenti. Provi nella famacia della Città del
Vaticano, se riesce ad arrivarci. Sembra che lì ci sia ogni
farmaco possibile ed immaginabile.
1 agosto 2003 0:00 - Gianfranco Lenti
1 - molti (compreso il sottoscritto) a - non sapevano
della disponibilità di tale pillola (come si chiama?)
in Italia b - potrebbero / vorrebbero procurarla
all'estero, se fossero disponibili nomi e indirizzi:
li pubblicherete? 2 - fin che in Italia dominerà la
mafia clericale, e relativi leccapiedi, sarà difficile
raggiungere certi obiettivi di civiltà.
20 luglio 2003 0:00 - vincenzo donvito
Il problema e' che per la pillola del giorno dopo non
abbiamo a che far con l'embrione. Quindi il quesito
e' solo capzioso e inutile. E proabilmente posto solo
per deviare il discorso sulla questione dell'aborto e il
solito "scazzo" su vita e non vita. Basta non
cascarci e avere chiaro il problema. Nell'ambito degli
effetti della pillola del giorno dopo non si ha a che fare
con un embrione, in quanto niente e' stato ancora
fecondato. Ma si ha a che fare con un effetto che e' lo
stesso della pillola contraccettiva, solo un po'
piu' forte. Qualcuno fa finta di ignorare che prima
della legalizzazioen di questa pillola del giorno dopo era
"normale" che chi voleva un simile effetto, si
facesse una sorte di "overdose" di pillole
contraccettive? Pericoloso, in quanto senza i dosaggi
giusti. Problema superato solo grazie all'introduzione
della pillola del giorno dopo. Chi pone il problema
della pillola del giorno dopo in termini di embrione, e'
bene che sia piu' chiaro, e cioe' dica che e'
contrario a qualunque forma di contraccezione chimica e non,
anche perche' in quella logica, anche le semplici seghe
sono una dispersione di potenzialita' embrionali.
20 luglio 2003 0:00 - mez
C'è una presa di posizione che precede tutte le singole
questioni che hanno a che vedere con l'embrione. Bisogna
saper dire con chiarezza che la vita di un embrione
(organismo elementare non visibile a occhio nudo che non ha
neanche la parvenza di un sistema nervoso centralizzato e di
attività elettrica cerebrale, presupposto minimo per
argomentare di un qualche diritto) è vita meramente
biologica e non personale, come quella di coloro che si
trovano in stato di morte cerebrale (cioè che sono
legalmente morti). Capito questo, il resto segue.