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1 luglio 2004 0:00 - sonia
sono d'accordo con voi. io lavoro in centro storico a treviso, e vi posso garantire sia l'inciviltà dei proprietari canini, sia il menefreghismo di chi di dovere x la punizione adeguata dei soggetti, x altro di numero limitato. ma da qui, a vietare l'ingresso ai cani ce ne corre! poi cosa ci sarà? visto che anni fa hanno tolto le panchine x impedirne l'uso agli extracomunitari, forse i prox della lista nel vedersi impedito l'accesso al centro storico potrebbero essere loro! ma cosa ci si vuole aspettare da un sindaco leghista!??!?!? xchè invece nn sistemano le fognature? a volte, in giornate di bassa pressione il centro sembra una cloaca aperta!!!! ma certo i vigili hanno ben altro da fare, come stanziare tutto il giorno in piazza e dare multe al malcapitato di turno che entra col motorino a mano! nota particolare: oggi ho assistito al tentativo della padrona di un cane di informarsi su questa pazzia. il comune ha ripiegato verso la polizia municipale, mentre questi ultimi nn hanno risposto al tel! ed era orario d'ufficio. ma scusate l'ignoranza, nn è il municipio che ha ordinato questa farsa? nn sono loro a dovere delle risposte? la polizia dovrebbe solo applicare la norma, o sbaglio?
sono trevisana, ma in molte, troppe occasioni, me ne vergogno...
e treviso è così bella :)
incrociamo le dita, ed illudiamoci che l'ignoranza venga sconfitta.
saluti
sonia
1 luglio 2004 0:00 - Laura
Caro presidente;
mi permetta di esprimere la mia opinione e, con essa, porre l'accento su due o tre punti che mi sembrano importanti. Prima di vomitare giudizi su chi non accetta i cani e le loro "produzioni" sarebbe bene renderci ben conto dell'argomento di cui trattiamo.
Punto primo: Lei afferma: <<... come all'epoca ritenemmo stupida e lesiva dei diritti quell'ordinanza ...>>, credo di essere nel giusto intuendo che parla dei DIRITTI degli animali, giusto? Ebbene, mi domando se chi costringe un ANIMALE ad una vita umana (quella "domestica", appunto) sia da considerarsi rispettoso, innanzitutto della NATURA stessa del cane, ovvero quella di appartenere alla sfera "essere animale" e non "essere umano", da qui un'altra domanda sorge spontanea ed è: secondo i vostri parametri, è giusto legittimare il diritto di un CANE a passeggiare in centro (come se dovessimo attribuire a quest'ultimo persino la VANITA' e la DIFFERENZIAZIONE del suolo calpestabile, che sono prerogativa degli uomini) e sottovalutare od essere INDIFFERENTI al SCAROSANTO DIRITTO di un onesto negoziante e/o cittadino ad avere il muro PULITO dal piscio (che, mi si insegna, non è solo pura questione "estetica" ma soprattutto IGIENICA!)? Il DIRITTO di poter camminare senza dover valutare prima dove indirizzare il piede? Tra parentesi, con il caldo estivo il tutto è sinceramente e decisamente INSOPPORTABILE. Punto secondo: Lei afferma: <<... Se i tutori dell'ordine pubblico –Sindaco in quanto responsabile, ed esecutori materiali ai vari livelli- non sono in grado di tutelare l'ordine pubblico e far rispettare le norme ...>>, Lei ha una vaga idea di quanto costerebbe (a NOI CITTADINI) una vigilanza pressoché costante delle strade per assicurarci che i padroni dei cani (gli unici COLPEVOLI in tutta questa storia di NON RISPETTARE né i loro SIMILI, né gli ANIMALI!) adempiano ai loro doveri civili nei confronti della società?! Punto terzo: Lei afferma: <<... Riguardo alle pisciatine, poi, se non si e’ in grado di accettare questo nella convivenza con gli animali domestici, vuol dire che siamo solo ai primi segnali di ben altro: il passaggio dai cani alle varie tipologie di persone puo’ sempre trovare una giustificazione. Se qualcuno vuole un mondo senza cani, senza tutti coloro (anche umani) che in qualche modo possono turbare un ipotetico idilliaco assetto di tranquillita’, lo faccia pure, ma ci trova in prima linea a boicottarli, perche’ alcuno vada a spendere un solo centesimo in quella citta’. Che si tengano la loro Treviso sotto la campana sterile di vetro. ...>>, caro Sig. Donvito, qui, davvero, ha raggiunto un livello di ipocrisia allucinante, mi permetta! Ma si rende conto di ciò che dice? Si dà il caso che la CONVIVENZA col CANE che LEI o chiunque altro ne sia il "padrone", è una SCELTA, ma non mia, e subirne le conseguenze dovrebbe essere un SUO esclusivo diritto e dovere, non mio. Io posso accettare "pisciatine" e/o "cacatine" di cani vagabondi che vivono la strada, così come, mi si permetta, accetto le pisciatine di quei poveri diavoli che vivono per la strada (e parlo di ESSERI UMANI), mi dica invece Lei, o tutti coloro i quali si scandalizzano del divieto di accesso in centro di cani con padroni (non credo certo che le forze dell'ordine possano MULTARE UN CANE da solo!!) se siete così "buoni" nei confronti delle "pisciatine" dei barboni ... Per quanto riguarda allargare l'intolleranza alle diversità mi preme mettere i puntini sulle "I", essere RAZZISTI vuol dire non tollerare la presenza di una CULTURA DIVERSA dalla mia, mentre QUI si sta parlando di CIVILTA' ed EDUCAZIONE, e non tollerare extra comunitari come pure italiani che, pur avendo una casa e conoscendo l'esistenza di bagni pubblici pisciano qua e là, nelle piscine, sui muri, sulle auto e dovunque capiti, mi sembra ALTRA cosa, e così come NON TOLLERO la maleducazione delle persone civili, altresì non tollero la maleducazione di chi non mi rispetta permettendo al SUO cane di LIMITARE LE MIE LIBERTA' che sono il poter passeggiare, il non dover ripulire lo schifo di altri, il non aver paura di sporcare i miei vestiti o le mie scarpe di m... e doverle ripulire (avete mai provato lo schifo, dite un pò? Io SI!). Ecco, io caro presidente mi ritengo una ANIMALISTA e proprio per questo ODIO chi rinhiude un CANE in un appartamento (a meno che non abbia svariati METRI di GIARDINO!!) chi lo porta a PASSEGGIO IN CENTRO anziché farlo CORRERE felice in vasti parchi (ne esistono anche solo per LORO lo sapevate? Dove possono fare la cacca nell'erba, riservata a loro soltanto). La città non è la casa ottimale per un animale, qualunque esso sia, ogni razza ha il suo "habitat" (parlo anche per gli uomini) e se vogliamo o vuole "migrare" altrove bisognerà pure che, nei limiti della sua condizione", RISPETTI il luogo dove "migra", e non parlo di un <<... ipotetico idilliaco assetto di tranquillita’ ...>> come Lei scrive, ma di una SERENA E RISPETTOSA CONVIVENZA che dovrebbe essere SPONTANEA anziché indotta con la forza. Provi a scrivere la sua rabbia a chi ha un cane e non pulisce ... Grazie.
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