Niente vieta però che le Amministrazioni comunali facciano,
nelle strade a senso unico, un'eccezione per le
biciclette, come la fanno per gli autobus o per i mezzi di
soccorco. Questo è un uso vigente anche in altri paesi
europei, ad esempio, in Austria.
19 novembre 2008 0:00 - Olandese
Bici bici mia amica bici. Ola
6 agosto 2006 0:00 - kekkul
Dove e' finita la ciclovia di Firenze?
13 ottobre 2004 0:00 - BERNA 9 RADIOTAXI 4390
CARA DONDY SEI UNA CICLISTA MODELLO, E IL TUO COMPORTAMENTO
TI PREMIA, PERCHE' FINO AD OGGI NON HAI AVUTO SPIACEVOLI
INCONVENIENTI. PENSAMI, FACENDO IL TASSISTA QUANTI
PENSIONATI NON HO SACRIFICATO; IO MI RIVOLGO AL PASSO DEL
TUO MESSAGGIO CHE LI RFIGUARDA!!!! ALEX
12 ottobre 2004 0:00 - Donty
Ma vediamo di non esagerare, per favore! Sono andata 5 anni
di fila in bici (estate e inverno, con i bimbi sul
seggiolino a norma, ovviamente mai contemporaneamente),
facendo da un minimo di 2500 ad un max di 4000 km
l'anno, e non ho mai fatto strade in contromano. Chissà
perché, sono sempre riuscita a: tenere la destra in
qualunque circostanza (soprattutto nelle curve a sx),
accendere i fanalini quando era buio e metterne di
supplementari in caso di nebbia o altre situazioni di
ridotta visibilità (contro la "normalità"
italiana che prevede ciclisti invisibili di notte),
percorrere i controviali come da codice della strada invece
che rompere le scatole alle auto al centro dei corsi
trafficati, segnalare in ogni occasione il cambio di
direzione. Avevo fatto mettere uno specchietto retrovisore
per controllare meglio l'arrivo di auto alle mie spalle.
Conclusione: non mi è mai successo un incidente (e tenevo
una media di 20 km/h e più, cioè non andavo in gondola).
Fortuna oppure semplice prudenza accompagnata da buon senso
e rispetto delle regole? Purtroppo, vedo tutti i giorni
gente che va in bici senza la minima cognizione: pensando di
essere "visibile" quando non lo è minimamente,
invadendo spazi che sono vietati alle biciclette, andando a
coppie quando carreggiata/traffico non lo permettono,
facendo traiettorie suicide nelle curve e tagliando la
strada ad auto e camion ... e poi ci si lamenta che ci sono
gl'incidenti? I peggiori utilizzatori delle due ruote,
lo dico per esperienza, sono poi i pensionati, che si
comportano come se fossimo ancora negli anni Quaranta (a
dire il vero, lo fanno anche in auto). Ridicolo lamentarsi
dopo averne fatte, coscientemente o no, di tutti i
colori! Saluti
6 ottobre 2004 0:00 - Donata Schiannini
Abito a Milano, uso la bici come mezzo di trasporto urbano.
Se faccio un pezzetto di marciapiede, o di contromano, o di
corsia riservata agli autobus, non è tanto per abbreviare
il percorso, quanto per salvarmi la vita dal traffico
assurdo di Corso Buenos Aires e dintorni e da trappole di
pavé sconnesso e rotaie. Sono iscritta a Ciclobby-FIAB
perché questa associazione combatte affinché quanto faccio
ora con la benevolenza dei vigili (finché dura) diventi un
mio diritto. In molte città ci sono associazioni di
ciclisti, iscrivetevi anche voi perché, lo sanno anche i
bambini, l'unione fa la forza.
4 ottobre 2004 0:00 - Gennaro Guida
Cari amici,
condivido tutto ciò che dite nel
vostro commento alla mia vicenda (la multa in bicicletta
confermata della Cassazione). Devo tuttavia sottolineare che
ciò che contesto è il concetto di "prudenza e
buonsenso", che induce la Cassazione a confermarmi la
multa, mentre nessuno si sogna di multare un automobilista
in assenza di una norma ben precisa o di un segnale sul
posto. Io sulla mia strada di ciclista, percorsa
correttamente, segnali non ne ho trovati. E questa
disparità di trattamento è, a mio avviso,
inammissibile. Cordiali saluti Gennaro Guida
4 ottobre 2004 0:00 - Mamma di Daniele
Salve, sono la mamma di un bambino 10 anni di nome
Daniele. Abitiamo in una città sul litorale
laziale, purtroppo una città con un inquinamento non
indifferente. Daniele,come tutti i bambini, adora
andare in bicicletta,una passione che condivide con la sua
mamma. Proprio questa sua passione mi ha spinta a fare
richiesta verbale,al personale della scuola che lui
frequenta,per poter parcheggiare la sua bici all'interno
del cortile scolastico (molto grande)in modo che lui possa
andare a scuola in bici. Personalmente non ho trovato
strana questa nostra richiesta,ma a quanto pare per loro lo
è,visto che la risposta è stata negativa. Fatico
molto,per cercare di trasmettere ai miei 2 figli il rispetto
per la natura e tutto ciò che ci circonda,nonostante
abitiamo in una città. Adesso mi chiedo, qual'è
stato il messaggio che ha recepito mio figlio da parte della
sua scuola?
buona giornata a tutti
3 ottobre 2004 0:00 - Arturo
x Alessandro, purtroppo al mondo ci sono anche uomini(?) di
merda, ma se un giorno quei tre centimetri non dovessero
essere sufficienti per evitare il ciclista vedrai che
qualcuno ti infilerà la mercedes su per il culo.
Cordialmente e a mai più risentirci. PS: I baci
conservali pure per i tuoi colleghi più cari, io dei tuoi
non so cosa farne.
2 ottobre 2004 0:00 - ALESSANDRO BIAGIOTTI
CARA LAURA NON SONO DACCORDO CHE NOI PEDONI SIAMO DEBOLI. TU
MI CONOSCI? TI INVIERO' UNA FOTO
ALESSANDRO
1 ottobre 2004 0:00 - Vincenzo
A Parma hanno fatto le piste ciclabili con tanto di cartello
azzurro con la bicicletta stringendo per far ciò le corsie
normali delle strade.
Ora i ciclisti continuano a
viaggiare sulla strada normale (vietato dal codice) e alla
mia segnalazione ad un vigile, in un momento di
esasperazione in quanto avevo quasi investito un ciclista
che viaggiava in doppia fila, mi son sentito rispondere che
tanto sulla strada normale ci và anche lui. Non ho
parole!
1 ottobre 2004 0:00 - SACRA CORONA UNITA
CARO DOMENICO NON E' COLPA DEI SINDACI.........LA MAFIA
NON ESISTE!!! UN BACIO ALESSANDRO
1 ottobre 2004 0:00 - EDDY MERCKS
CARO ARTURO NON SO CHE TIPO DI DOPANTI USI PER FARTI 3 KM
TUTTI GIORNI PER ANDARE ALLA STAZIONE IN BICICLETTA, SENZA
CONSIDERARE IL RITORNO CHE IN CASO DI UNA GIORNATA DI MERDA
DI LAVORO PER ME DIVERREBBERO IOL MOTIVO DI CRISI PLURIMA DI
NERVI, PERCHE' LO STESSO GIORNO LE FERROVIE HANNO
CANCELLATO IL TRENO CHE MI RIPORTAVA ALLA MIA DOLCE CASA,
QUESTO GIORNO TI SARA' CAPITATO E CHE HAI FATTO, CHE
TIPO DI REAZIONI HAI AVUTO NON TROVANDO PIU' LA BICI
PERCHE TE L'HANNO PURE RUBATA! SENTI DICIAMOLA TRA DI
NOI, IO SONO QUEL TIPO CHE TUTTI I GIORNI CHE TU FAI I TUOI
TRE KM DI BICI SOTTO LA PIOGGIA, GRANDINE O IL SOL LEONE DI
AGOSTO TI PASSO A TRE CM CON LA MIA MERCEDES CON
CLIMATIZZATORE PELLE INTERNA STEREO CD E SISTEMA SATELLITARE
E PENSO MA DOVE VA TUTTE LE MATTINE QUEL PIRLA? UN
BACIO TRA COLLEGHI ALESSANDRO
1 ottobre 2004 0:00 - BERNA 9 RADIOTAXI 4390
CARA HARLA..... PRIMA DI TUTTO ABBOZZALA DI UBRIACARTI PRIMA
DI ANDARE IN BICICLETTA, CHE PERDI SEMPRE L'EQUILIBRIO,
SECONDO IO NON HO MAI VISTO IN UN PAESE CIVILE CONVIVERE
AUTO CON BICI NELLA STESSA CORSIA, IL PIANO STRADALE CHE
E' FATTO DI UNA CARREGGIATA DIVISA IN CORSIE ANDA E
RIANDA COME SI DICE A FIRENZE, E' QUI IL PUNTO LE CORSIE
SONO SEMPRE E SOLO PER LE AUTO, NESSUN DEMOCRISTIANO CHE CI
HA ROVINATO LA VITA PER 45 ANNI HA PENSATO DI RUBARE SOLDI
FACENDO CORSIE PER BICI, ESSENDO IN RITARDO L'ITALIA IN
QUESTO, COME PENSIAMO DI RISOLVERE IL PROBLEMA? FACENDO E
INVENTANDOCI CORSIE CHE ATTRRAVERSANO LE TERRAZZE DELLE CASE
O LE AULE DI UNA SCUOLA O DI UN VESPASIANO,
L'URBANISTICA E' DURA DA SCONVOLGERE. BIAGIOTTI
A.
1 ottobre 2004 0:00 - Alessandro Biagiotti
Caro Donvito, ti conosco tu sei il piu' grosso
trasgressore del sud Europa in tema di codice stradale; con
la tua biciclettina ne combini di cotte e di crude.
Ricordi quel giorno che volevi mettere la bicicletta dentro
il mio topolino? Fu la prima volta che scegliesti un mezzo a
motore alla bicicletta, abbagliato dallo splendore
dell'automobile, anke tu cadesti nel fascino
dell'automobile, come le solite belle donne che si
vedono posare al salone dell'auto di Francoforte. A
proposito di Francoforte, la' tu non avresti bisogno di
mettere in pericolo i punti della tua patente per bici,
e' una citta' che il presidente della borsa se la
snocciola in bici, con annessa borsetta 48 ore con tutte le
carte delle aziende quotate in borsa, non in quella annessa
ma parlo di quella di Francoforte il DAX. Le biciclette
per uso proprio possono essere portate esenti da dogana in
Germania. In numerose stazioni è attivo il servizio Fahrrad
und Bahn (bicicletta e treno). Sito Internet:
http://www.bahn.de. In Germania ci sono migliaia di
chilometri di percorsi ciclabili. In tutte le regioni sono
presenti dei veri e propri percorsi turistici che toccano le
più importanti testimonianze storiche, culturali e
naturali. Esistono anche numerosi itinerari adatti a essere
percorsi in mountain-bike; da non dimenticare che lungo i
fiumi della Germania si snodano sentieri ciclabili che
permettono di seguire le sponde per moltissimi chilometri,
fermandosi nelle città che si affacciano sul corso del Reno
o del Danubio. E' stato fatto un recente studio sulle
piste ciclabili di Firenze dall'Associazione Amici della
Terra, non conosco il risultato: Il sito e'
http://www.amicidellaterra.it/ Biagiotti A.
1 ottobre 2004 0:00 - Giorgio
decisione giustissima , spero solo nello stesso
rigore contro AUTOMOBILI e MOTORINI.........
1 ottobre 2004 0:00 - Carla
A questo proposito vorrei spendere due parole sul rispetto
del codice della strada da parte degli automobilisti.
Quando anni orsono ho preso la patente mi ricordo che
all'esame pratico bocciarono una persona perchè aveva
sorpassato un ciclista senza prima aver
"analizzato" la sua andatura in bici,
sorpassandola poi senza aver rispettato le distanza
sufficiente per consentirgli di evitare di passare sopra un
tombino. Sono una ciclista non professionista e più
volte a settimana esco con la bici da corsa.
Moltissime volte mi è capitato di essere quasi investita da
automobilisti che considerano il ciclista senza alcun
diritto di stare sulla strada. Esempio tipico: loro sono
allo stop, vedono che sei un ciclista e partono ugualmente.
Di quì frenate strepitose con perdita di equilibrio e
rischio di caduta e, mentre tu stai pregando di non cadere
cercando di tenerti su, piroettando sulla bicicletta, ti
rifilano pure il loro insulto. Per esperienza personale,
cadere dalla bici sull'asfalto fa veramente male,
nonostante il casco! Oppure ti passano a due centimetri
suonandoti all'improvviso, scocciati, con il rischio,
anche quì, di perdere l'equilibrio per cercare di
tenere la distanza fra la macchina ed il ciglio della
strada. Gli episodi sono tanti. Fermo restando che
ritengo utilissimo la realizzazione di piste ciclabili,
sarebbe forse anche il caso di educare e sensibilizzare gli
automobilisti, oppure se proprio non ci si riesce,
sanzionarli a dovere, laddove, in assenza di pista
ciclabile, non rispettano chi ha gli stessi medesimi loro
diritti.
1 ottobre 2004 0:00 - enrico tessaro
E' vero e giusto che occorre rispettare il codice della
strad però..... Stare sul lato sinistro della strada
consente di vedere chi ci viene incontro ed in caso di
difficoltà spostari fuori carreggiata. Stare sul lato
destro come prescritto dal codice significa mettersi nelle
mani di ogni guidatore incapace ed incosciente. E'
anni che guido l'auto e vado in bicicletta e ne ho visti
di incidenti causati da minimi spostamenti da parte di
entrambi. Perciò come al solito i problemi hanno
sempre due facce. Non è che una norma risolve il problema:
stabilisce solo chi avrà torto in caso di incidente.
Inoltre se ricordo bene 50 anni fa era possibile (o
addirittura si doveva) stare sulla sinistra!! enrico
tessaro
1 ottobre 2004 0:00 - Arturo
Concordo pienamente con quanto scritto. Personalmente sono
vent'anni che prediligo la bicicletta per andare da casa
in stazione (3 Km.) a prendere il treno che mi porta al
lavoro, piuttosto che comprare una seconda auto che
utilizzerei raramente oltre questo scopo. Questo stile di
vita rappresenta per me la risposta a molti problemi perchè
la bicicletta è ecologica, economica, presenta facilità di
parcheggio, evita le code, evita le attese del pulmann. Un
pò di freddo o di pioggia non sono un problema di fronte
alle sue proprietà, anzi ritengo che ritempri il fisico e
ci si ammali meno, e quindi la uso quasi sempre pur avendo
davanti casa la fermata dell'autobus. Purtroppo
devo ammettere che anche nel mio caso l'amministrazione
comunale in tutti questi anni, invece di difendere una
cultura che anni fà apparteneva a molte persone di tutte le
età (l'uso della bici appunto) non ha provveduto a
proteggerla e favorirla dall'arrogante aumento del
traffico e al cattivo costume di armarsi di auto sempre più
ingombranti (vedi i SUV) costruendo adeguate piste
ciclabili. Quelle presenti sul territorio cittadino
sono poche e spesso inadeguate o invase dalle auto che le
usano come parcheggio (nessuno le punisce). Si potrebbe
veramente fare di più e forse le persone che lo
apprezzerebbero sono di più di quanto si possa credere e i
benefici per la mobilità della città se ne
avvantaggerebbe. Speriamo che l'amministrazione se ne
renda conto prima che io non possa più godere dell'uso
di questo fantastico mezzo. Cordiali saluti
Arturo da Gallarate
1 ottobre 2004 0:00 - Laura
Bravo Vincenzo! Sono assolutamente d'accordo tranne
su un punto: in bicicletta SI DEVE andare. Seguendo le
regole, naturalmente. Non ci sono leggi che vietano alle
biciclette di circolare su strada (in assenza
dell'apposita pista ciclabile) e il ciclista DEVE essere
rispettato dagli altri veicoli. Pedalare sul marciapiede,
oltre che un brutto atto di maleducazione ai danni di chi è
più debole (ossia i pedoni) è una rinuncia a un nostro
diritto. Facendo così diamo ragione a chi afferma che
"le biciclette non dovrebbero esistere" (quante
volte me lo sono sentito dire da automobilisti ignoranti,
solo perché PRETENDEVO di pedalare su una normale strada
cittadina, ovviamente tenendo la destra e senza
zigzagare...) Rispettiamo e facciamoci rispettare.
Sono contenta che FINALMENTE qualcuno abbia il coraggio di
ammettere che il fatto di costituire una "categoria
oppressa" non giustifica il non rispetto di quelle
regole che non sono state create per romperci le scatole, ma
per garantire la nostra e l'altrui sicurezza. Anzi:
dato che andare in bicicletta è una scelta che sottintende
un certo impegno civile (si va piano, non si inquina)
dovremmo sentirci in dovere di essere PIU' educati...ma
forse pretendo troppo... Far parte dell'Europa
significa anche questo: cominciare ad assumerci le
responsabilità dei nostri comportamenti e non giustificare
la nostra beceraggine con le (indubbie) difficoltà del
traffico. In attesa che le amministrazioni comunali
italiane si decidano ad imitare la Germania e l'Olanda
(e sarebbe ora!!!) Ancora bravo.
1 ottobre 2004 0:00 - elio
ci sarà pure in Italia o nell'europa qualche
intelligente e onesto legistratore che ha varato regole
applicabili alla circolazione dei ciclisti(animali da
proteggere e non da depauperare)se cosi è basta copiare.O
forse,neppure questo,non sono in grado di compiere. ciao
elio
1 ottobre 2004 0:00 - Rosario Vesco
Ho sempre criticato lo sprezzo delle regole del codice
stradale in quei comuni in cui gli utenti sono abituati ad
andare contromano, fregandosene dei segnali stradali e
mettendo a rischio la propria e l'altrui incolumità.
Ad esempio, bisogna tenere presente che nei piccoli
centri transitano, rispetto al periodo "contadino"
di qualche tempo fa, sempre più automobilisti che
provengono da altri centri e non sanno che in una certa
strada (palesemente a senso unico) ti può sbucare davanti
una vecchietta in bici ... solo perché lo fa "da
sempre". La tolleranza dei vigili in questo caso
è assolutamente deleteria e pericolosa. Italia= paese delle
regole e delle eccezioni? Non credo sia una buona
realtà. Alcuni Comuni, poi, sono abituati a
"fregarsene" dei problemi della viabilità, salvo
quando devono spendere miliardi (dei nostri soldi) in
mattonelle di materiale inutilmente costoso per una minima
superficie del territorio comunale.. chissà perchè sempre,
poi, nel centro storico... E certo l'anarchia può solo
incoraggiarli. Facciamoli, quindi, questi camminamenti
riservati (e subito!), dato che centinaia di migliaia di
persone si orientano verso la bici (ora che il clima lo
permette sempre più e che il petrolio raggiunge costi
rilevanti): sfruttiamo almeno questo piccolo ma importante
vantaggio delle variazioni climatiche.
1 ottobre 2004 0:00 - Marco Borsotti
In quanto ciclista, non mi sento di giustificare le cattive
abitudini che per "forza di cose" si prendono. Non
e' giustificabile la motivazione della convenienza, se
questa mette in pericolo se' e gli altri, come nel caso
della marcia contromano. Troppo comodo dire che uno
"e' costretto" a commettere illeciti per una
carenza d'infrastrutture. L'alternativa c'e'
comunque, migliorabile, ma c'e'. Approvo
l'esempio della Germania, che ho potuto ammirare
quast'anno di persona.
1 ottobre 2004 0:00 - Domenico
Sono appena arrivato in ufficio...e ho letto questa
notizia...vi racconto la mia: percorso di circa 1500 metri
in piena periferia cittadina da cui transita il 40% del
traffico in entrata! tempo medio di percorrenza con
l'auto 20 minuti! Tempo necessario con la bici...2
minuti scarsi! Ovviamente in piena corsia di sorpasso delle
auto...saltando qualche semaforo...ma con
l'indispensabile prudenza...mentre il vecchio sindaco di
Bari aveva predisposto delle corsie per bici...una a 5 km
dal centro urbano, su una strada ad altissimo scorrimento e
velocità...l'altra pista sul marciapiede del
porto...tra piante, alberi bassi...e auto parcheggiate!
Sono proprio loro...i sindaci...ad infischiarsi del mezzo di
trasporto più intelligente della città e che ridurrebbe il
traffico del 40% in quasi tutto l'anno...viste le
temperature delle nostre zone! Ma tanto a loro che
gliene importa...hanno l'auto blu...anzi almeno
due!! Saluti!!