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15 gennaio 2005 0:00 - Antonello
La natura ha creato l'uomo, certo non il contrario, ed allora come fa l'uomo ad essere "innaturale"? Il punto è che noi siamo i primi, ed al momento gli unici animali auto-coscienti, cioè non solo in grado di affermare che Io sono Io, ma anche che Io sono un Io che pensa, riflette su se stesso ed il resto del Cosmo. Filosofia, questa ????? CERTO, un tempo si chiamava così, quando affermazioni come queste erano intuite dalle migliori menti; adesso si chiama CERVELLO, o meglio alcune zone specializzate che sono alla base di questa unica attività psichica, l'autocoscienza. Provate a farne a meno e a comprendere meglio quello che accade nel nostro tinello o alle Maldive, o su Titano. La questione, credo, non sia come tornare indietro, all'animale uomo, ma andare avanti, completare quello che il nostro casuale e statistico, ma al tempo stesso inesorabilmente necessario progetto genoma ci ha messo in mano: Uomini si diventa, animali lo si è senza sforzo, e senza neanche merito. Tenendo in maggior conto tutti i giorni che cosa siamo, calpestare noi stessi e la Natura che si sostiene dovrebbe essere rifiutato come comportamento "stupido", prima che "innaturale" o "immorale", ma questo dipende dalla costante applicazione riflessiva, perchè evidentemente il nostro naturale istinto di conservazione (combatti-fuggi; mangia, dormi, riproduciti) proprio non funziona nella complessità raggiunta dalla nostro Villaggio Globale. Allora, cosa succederà, il proseguimento della nostra evoluzione o la nostra estinzione? Temo che ciò non sia semplicemente nelle nostre mani, nel senso che possediamo contemporaneamente i mezzi per sopravvivere e per autoestinguerci, sia in un colpo solo (una bella guerra nucleare globale) che per esaurimento delle risorse naturali. Il Caso, che ci ha creato, deciderà al di fuori della nostra personale volontà e capacità, magari un bel meteorite ci farà fare la fine dei dinosauri.
Pessimismo? No grazie, non serve, mai servito a fare qualcosa.
Più conoscenza, informazione, critica, autocritica, insomma più uso del CERVELLO, che è l'unico organo che migliora con l'uso (informarsi sull'argomento è consentito liberamente a tutti coloro che sanno leggere).
Avanti il prossimo, prego.
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