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26 febbraio 2009 0:00 - pietro marino
Siete rimasta l'unica associciazione dei consumatori a sostenere il DDL s-863 (tomassini-gasparri) sui farmaci da banco
26 febbraio 2009 0:00 - pedaletti carla
i farmaci devono essere un bene di salute per tutti,specialmente per le categorie deboli cioe' persone con un reddito basso come la maggior parte dei pensionati di questo paese la mia mamma per esempio prende una pensione da fame e piu' di una volta mi sono trovata a prendergli medicine prescritte dal medico o con la ricetta bianca,quindi a pagamento, e altre da pagare il ticket. Ma come si fa ti credo che ci sono i finti invalidi tanto in italia vanno bene solo i furbi!!! Ora io cerco nel mio piccolo di aiutare la mia mamma quindi la medicina se posso gliela compro,ma chi non ha nessuno come fa. come fa chi non ha nessuno a fare una visita in ospedale,visto che non ci mezzi appositi, questi ospedali che hanno scordato che le persone malate sono indifese e che ci vuole un po' di umanita'per fortuna che ci sono sempre persone che si differenziano anche negli ospedali perche' ci sono bravi dottori e brave infermiere ma dovrebbero essere tutti cosi' anche con gli anziani che spesso non vengono considerati solo perche' vecchi,ma la vecchiaia non e' l'unica malattia a cui andiamo incontro tutti !!!!
2 febbraio 2005 0:00 - Vittorio
Buongiorno.. approvo.. anche se giunto a circa 1/3 della lettura cominciavo a perdere il contorno dei problemi.. forse sono state usate troppe parole.. bastava dire: il libretto è una cavolata,il popolo.. al limite deve essere informato ma di certo non può decidere se prendere o non prendere un farmaco.
I dottori della "mutua" invece spesso(non tutti) sono incapaci.. badano solo ad aver più pazienti possibili.. e per far questo si fanno belli dando loro tutti i medicinali che si "autoprescrivono" facendo i segretari dei pazienti stessi innescando così la sfiducia di quelle persone(poche) che capiscono il problema delle loro scarse capacità..
1 febbraio 2005 0:00 - FABRIZIO ALTINI
Spero che il Dott. Giuseppe Parisi si trasferisca al più presto in Inghilterra. Magari pagando prima un contributo per i danni alla Sanità Italiana causati dai suoi "compagni" dei governi precedenti e probabilmente anche dalla sua attività! Ma come? Finalmente c'è qualcuno che cerca di ridurre gli sprechi di risorse e denaro, e voi gli date contro insultandolo in tutti i modi? Cosa ne pensa della legge "talebana" di vietare il fumo nei locali pubblici? E della legge "talebana" della patente a punti? Non sono leggi che cercano di tutelare la salute degli italiani? Noooo, tutto ciò che fa il Berlusca è sbagliato e catastrofico a priori...... Anzichè in Inghilterra vada in Afganistan caro Dottore vedrà che un medico farà comodo anche lì!
P.S. Cara Aduc hai un lettore in meno da oggi. Per la politica pensavo di dovermi rivolgere altrove....

FABRIZIO ALTINI
1 febbraio 2005 0:00 - margie
Tre riflessioni :

1) non vedo perchè dovremmo invidiare tanto il sistema sanitario nordamericano, dato che non esiste un SSN ma solo una serie di assicurazioni private. Vale la pena notare a tale proposito che in Parlamento alcune forze di centro-destra hanno tentato di proporre la possibilità di opzione per un'assicurazione privata a quelle pubblica ma il tentativo è fallito.

2) Lo spreco dei medicinali è una realtà : proporre le confezioni monodose o minidose mi sembra un'ottima idea e bisognava arrivarci prima.

3) La meritocrazia in Italia non è applicabile. Non è vero che si sceglie un medico che "ci fa comodo". Diciamo invece che al medico di base fa comodo essere "quello che fa le ricette". Un esempio freschissimo : il lettore ottico delle ricette. Subito molti medici hanno mugugnato, quando invece dovrebbero accogliere l'innovazione con entusiasmo.
Conosco personalmente ottimi medici che lavorano anche in strutture pubbliche : prima o poi devono scappare perchè i loro colleghi non amano le innovazioni. Mai sentito parlare di mobbing?

Il sistema Italia è un sistema impacchettato, morto, atrofizzato. Anche se questo fosse il governo migliore (non lo so, forse lo è), ci sono troppe lobbies interessate a far rimanere l'Italia allo stadio di un paese sudamericano.
Guardiamo in faccia la realtà, è così.
Margie
1 febbraio 2005 0:00 - Dr. Riccardo Benci
Sono uno di quei medici che si sono trasferiti in UK. A parte le retribuzioni che sono indegne anche di uno zappaterra (qui le mie due infermiere guadagnano due volte un massimalista Italiano), la Medicina di Famiglia Italiana ha secondo me questi difetti: 1) Accesso diretto alla specialistica (Dotto' me deve scrive la visita dal cosologo ho gia' preso appuntamento. Ah dice che non serve lo specialista e me puo' cura' lei? Ma io voglio andare dal Professore che ho visto da Mirabella dice che bisogna andare dallo specialista. E io cambio medico, lei fa troppe storie) 2) Troppi medici 3) Retribuzione legata solo al numero di iscritti e non, come succede invece da noi, alla qualita' della cura. I pazienti dei medici Italiani sono liberi di cambiare medico anche tre volte al giorno se non sono soddisfatti. Mi pare giusto. Quello che pero' succede e' che spesso non si e' soddisfatti se non gli prescrivi i farmaci per il gatto o il certificato di comodo. Allora parte la revoca perche' tanto ci sono quattro medici nel palazzo di fronte, dodici nella strada a fianco e quarantasette nell'isolato vicino che ti lavano anche la macchina e ti danno i buoni benzina. Qui in UK io vengo retribuito in base a come curo il diabete, l'angina, l'asma, l'epilessia (senza far notare che qui sono di mia competenza moltissime condizioni che in Italia si mandano invece dallo specialista). Il numero di pazienti iscritti con me influisce pochissimo sulla mia retribuzione. In pratica, in Italia il sistema incentiva chi e' piu' acquiescente e chi sa venire a patti con la propria dignita'. Qui si incentiva chi sa fare bene il medico.
1 febbraio 2005 0:00 - roberto pedaletti
Sono un "fedele" di forza italia ma devo ammettere che sono molto deluso.
non c'è verso di uscirne ne da destra ne da sinistra!!
Si parla di spesa alta dello stato alcune considerazioni
COME RISPARMIARE SULLA SANITA?

1) I medici di base sono "visitati" quotidianamente da informatori sanitari che non propongono il farmaco migliore al costo più basso ma il regalo da dare al medico! I medici sono nella stragrande maggioranza i principali venditori di farmaci e analisi molto spesso inutili (basterebbe visitare il paziente che non si tocca più manco fosse un appestato) e correggere la dieta.
in un solo giorno quanti milioni di euro si potrebbero risparmiare?
2) Perchè un analisi in un luogo pubblico (clinica ospedale o altro) ha tempi biblici? mentre se vai al locale privato a 200 metri dall'ospedale TUTTI I PAZIENTI che si sono rivolti prima al pubblico con tempi di attesa (che prima muori) vengono prenotati al massimo in tre giorni? Io stesso ho visto operatori in ospedale di ecografia non fare nulla per una intero turno (10/12 pazienti)!! ne avrebbero potuti visitare almeno 50. Quanto risparmierebbe lo stato visto che già gli paga lo stipendio e le attrezzature?
3)Perchè non si attua un vera riforma dando validità ad operatori delle cosidette medicine alternative?
Le posso portare casi di persone con problemi alla colonna vertrebrale, con un corredo di farmaci e possibile ricovero che con solo due "manipolazioni" hanno risolto la loro situazione il costo per lo stato e la società sarebbe ridicolo.
4 e ultima considerazione ma perchè il medico di base non viene pagato meglio e lo si obbliga a fare solo quello e non come succede ora che si spartisce fra diverse attività in modo che sia presente tutti i giorni compreso il sabato mattina?
(quante persone si rivolgono al pronto soccorso perche stanno male e non c'è il loro medico con un aggravio di costi e lavoro) e visto che siamo nell'era della informatizzazione diamogli un compuers e facciamolo collegare con ospedali e altri centri in modo che possa "prenotarci" le visite e inviare le sue richieste di analisi direttamente e riceverle appena pronte!! ma quanta carta risparmieremmo, quanto tempo in file che costano ore lavoro?
1 febbraio 2005 0:00 - Maurizio Benedetti
Cosa sara' mai questa missiva?
Cosa si nasconde nel fuori programma piu' fuoriserie che mai?
Semplicissimo, il nostro amato Governo ci sta dicendo "arrangiatevi da soli, riducete l'uso dei farmaci..", ma non ci dice che sono arrivate ai medici di base le circolari con le note sulla prescrizione che riducono drasticamente la prescrivibilità di molti farmaci.
Giusto per fare un esempio: con l'applicazione delle nuove note se il paziente non ha già avuto un infarto i farmaci anticolesterolo sono a pagamento, oppure se non hai una gastroscopia recente i farmaci antiulcera te li paghi da solo.
Complimenti! Ottimo sistema per ridurre la spesa sanitaria.
1 febbraio 2005 0:00 - Marco Barili
pensavo che l'ADUC fosse un'associazione per la difesa dei diritti dei consumatori,
scopro che fa politica (a senso unico?)
arrivederci e grazie, dopo la lettura del
suo articolo, rinuncerò alle Vostre preziose info.

Marco Barili
1 febbraio 2005 0:00 - Arato Sergio
Ho letto incredulo a quanto scritto...
Credo che vicino al nome di chi scrive bisognerebbe indicare anche che tipo di conoscenze e convinzioni! Mi sembra molto di parte. Ad esempio il declamato sistema americano porta all'obbligo di avere l'assicurazione, e il fatto di poter prendere la giusta dose di medicine dipende anche dalle conoscenze di base del paziente (informazione), tra l'altro mi sembra che la sanità italiana abbia imposto confezioni più piccole, proprio da indicazioni del ministero! Tutto quello che è informazione ben venga (la lettera di Berluiscuni), basta che non ci siano falsità. E' di questi giorni la notizia che gli italiani acquistano sempre più medicinali e ne buttano sempre più (scaduti), anche qui serve informazione. I medici hanno la loro testa e non credo che il sistema di formazione possa renderli stupidi, bisogna ridurre le pressioni del denaro, questo si.
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