COMMENTI
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7 maggio 2005 0:00 - B. M. Fasulo
avete dello spazio per la pagina letteraria?
Cordiali saluti
3 maggio 2005 0:00 - Gino
scusa monica io non ho esternato alcuna rabbia ho solo espresso la mia opinione.

Forse sei tu ad avere problemi... ripeto, se non ti senti libera in italia se soffri cosi' tanto perchè non torni in america?
3 maggio 2005 0:00 - Monica
Vedi Gino, io non pretendo niente e credo tu non abbia colto il messaggio che ho cercato dare raccontando la mia esperienza. Credo dovresti rileggerlo con maggiore attenzione.
Sai come fanno in America i negozi a restare aperti 24h al gg? Sono gestiti da più persone e di loro spontanea volontà forse perchè anche a loro piace scegliere. E' così incredibile per te? C'è un intero mondo là fuori non solo America e/o Italia......
Prova a proporlo tu alla mia azienda di farmi lavorare la notte o nel weekend e poi io accetto....bastasse solo questo!
Io le mie lotte le faccio ma non con la rabbia in corpo che hai tu, forse dovresti cercarne la vera causa.
Non voglio ripetermi, perchè ho già parlato prima, però la libertà non può mancare fino a che non la conosciamo o non ne siamo privati, ne pieno rispetto di ogni individuo.
3 maggio 2005 0:00 - erica
Nella mia città il 1 Maggio qualche alimentare ha tenuto aperto, ma solo quelli che potevano avere molto personale in modo da poter fare a turno, con la protesta oltre che dei sindacati, anche da parte di alcuni commercianti che sarebbero costretti a lavorare tutti i giorni senza uno di riposo, per fare concorrenza alle grandi catene. Questo è stato fatto anche il 25 aprile, festa della liberazione. Non so se questa assurdità continuerà ancora, ma cosa significa quado una città viene definita turistica (anche se non lo è affatto) solo per alcuni interessi, ma poi i bar restano chiusi? So che le organizzazioni dei sindacati si appostavano davanti ai supermercati per invogliare la gente a fare la spesa in altri giorni. Ditemi che non avete tempo durante la settimana di fare la spesa... un'assurdità! Non credo alla gente che non ha il tempo di farlo oltre all'orario di lavoro. Faccio un esempio banalissimo: io lavoro in un posto dove ho praticamente gli stessi orari che ha una parrucchiera, ma ci vado lo stesso, mi adeguo: ci sono molte che fanno un giorno l'orario continuato.
2 maggio 2005 0:00 - IO
ma questo DONVITO ci è o ci fa?????
2 maggio 2005 0:00 - Gino
Per Monica

certo... tu lavori le tue otto ore al giorno, e pretendi che qualcun'altro lavori il sabato la domenica, e perchè no di notte, per garantire la tua liberta' 24H24.

Perchè non proponi al tuo datore di lavoro di farti lavorare proprio in quei giorni? cosi' al lunedi e al martedi puoi andare in banca... in comune...

visto che l'italia di oggi non è un paese libero tornatene tra gli idioti americani!!!
2 maggio 2005 0:00 - Vincenzo l'altro
grazie di cuore del tuo contributo, Monica.
2 maggio 2005 0:00 - Monica
Trovo interessanti queste prese di posizione sulla idea di libertà e credo che tutti abbiano un pò di ragione. Io rifletto spesso sul significato di libertà e credo che il risultato derivi solo da un'esperienza personale, sentimenti, luogo in cui si vive e ideali che si hanno. Ciò che è libertà per me non lo è per un'altro individuo.
Ho vissuto alcuni mesi a New York ed ho capito che libertà significa gestire il proprio tempo e le cose da fare al di fuori del lavoro, in qualsiasi ora della notte e/o del giorno. Sentirsi padrona di se stessa nel bene e nel male. In una città come quella si deve star bene attenti perchè essere troppo liberi può davvero rivelarsi pericoloso. Libertà é sentirsi responsabile, nel bene e nel male delle proprie scelte e vivere ogni giorno e creasi quindi un futuro per quello che siamo stati in grado di fare, consci delle proprie risorse. Si può gioire o rimpiangere la poca libertà ma tutto dipende da te stesso.
Tornando in Italia, mi sono sentita in gabbia. La ns. società non ci permettere di sentirci liberi.
Non abbiamo la possibilità di sviluppare e realizzare le ns. ambizioni, pur semplici e umanitarie che siano.
Sono stata costretta a prendere di nuovo la macchina, ad utilizare i miei giorni di ferie non per le vacanze ma bensì per recarmi in Banca, o in Comune o in altri posti dove gli orari di lavoro sono esattamente o migliori dei miei.
Ti senti solo dire: potevi essere più furba e fare un lavoro che ti prendeva solo 6 ore in orario continuato ed avere più tempo libero e probabilmente avresti guadagnato anche di più. Scusate ma la mia personalità dove sarebbe finità?!?...... saremmo tutti dipendenti comunali!!!
La libertà non ci manca fino a che non la conosciamo o ne siamo privati.
Non dimentico certo la sofferenza di chi ha subìto la guerra ed è vissuto nel terrore anche di fiatare e, anzi, è sempre bene ricordarlo per vivere sereni: tutti i giorni ricordiamocelo!!..ma non possiamo fare a meno di renderci conto che la società è cambiata ed i ns. predecessori non ci hanno forse insegnato a combattere per la libertà?!?
2 maggio 2005 0:00 - corrado
sono d'accordo che uffici pubblici banche mezzi pubblici debbano funzionare per dare servizi e la città debba vivere 24 ore su 24 ma non sono d'accordo se mi si impone a me cattolico e quindi convinto che la domenica è giorno dedicato al riposo e alla preghiera quindi diamo libera scelta a tutti di riposare il giorno che uno ritiene piu' giusto Mussulmani il Venerdì, Ebrei al Sabato, Cristiani la Domenica, atei quando gli pare a loro, ma nn imporre a nessuno di lavorare il giorno del loro culto religioso.
2 maggio 2005 0:00 - FABRIZIO
.......L’imposizione dogmatica (sindacati –in questo caso- del trasporto urbano) e religiosa (essenzialmente la Chiesa romana) e’ una caratteristica del nostro assetto politico, sociale e amministrativo....

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Quando negli anni 50 ero bambino, mi ricordo che i pullman (allora li chiamavamo così) della mia città viaggiano anche il primo maggio e mettevano le bandierine d'Italia davanti sulla capotte per festeggiare.

Negli anni a seguire, qualcuno ha fatto notare che se festa era, la era x tutti, sopratutto per gli autisti che guidavano bus che viaggiavano vuoti come conseguenza della motorizzazione di massa che aveva dato almeno la 500 a tutti quelli che già avevano la lambretta o la vespa !

Motorizzazione a seguito della quale ormai prendiamo il bus solo per andare al lavoro solo se proprio non ci permettono di andarci in macchina, sennò, useremmo quella, anche per fare 100 mt. !

Cosa c'entri poi la chiesa romana con la festa dei lavoratori sinceramente non lo capisco.

O meglio, capisco che da un pò di tempo a questa parte, tutto deve essere condito con un pò di chiesa, un pizzico di politica, due cucchiai di retorica, e tanta voglia di dare aria alla bocca !!!

(L'importante che si parli di chiesa !!??)

La libertà di religione deve essere una cosa personale.

E libertà non significa affatto che io debba obbligare qualcuno a fare qualcosa affinché io possa considerarmi libero di servirmene (o no) !!!!

Se devo andare a messa e non c'é il bus, ci vado a piedi (siamo il paese delle chiese in ogni contrada e rione.

E se non posso farlo, o non mi ci porta nessuno, pregherò a casa e sono certo che Dio (se ci credo) mi ascolterà ed apprezzerà.

E non significa neppure che se qualcuno esercita una sua libertà (come quella di festeggiare una festa nazionale) e ciò non mi consenta di esercitare un diritto, io mi debba considerare schiavo.

Da un pò di tempo si stanno mescolando carte di mazzi diversi e con regole diverse:

Non si puù giocare a briscola con le carte da ramino e le regole dello scopone !!

La libertà mia FINISCE (e sottolineo finisce) dove inizia quella di un'altro ! Ma anche viceversa.

E nessun diritto può essere compresso al servizio di altri diritti.

Forse avremmo bisogno di attraversare un periodo come quello che hanno attraversato i nostri padri (la guerra !) per riuscire a gustare quella libertà che giornalmente sprechiamo con assurde prestese ....... di presunto liberismo !

Dovremmo provare cosa realmente significa NON ESSERE LIBERI, neppure di bisbigliare, col rischio di vedersi piombare in casa la gestapo o le milizie fasciste ed essere portati in un campo di concentramento solo per aver osato dimostrare verbamente il proprio disappunto sul regime !

O magari finire al muro davanti al plotone di esecuzione !

E' proprio vero:
L'uomo, più sta bene, e più mostra il lato peggiore di sè !!

Sarebbe meglio che concentrassimo i nostri sforzi in direzioni diverse piuttosto che in futili discorsi demagogici da bar. Ma per piacere, smettiamo di dire che l'Italia non é un paese libero!
Prima fatevi un giretto in qualche altro paese !
Un saluto
1 maggio 2005 0:00 - Sara da Torino
Concordo pienamente. Un esempio? Vivo a Torino e per scelta non possiedo l'auto. La scelta, oltre ad essere ecologica, è anche obbligata, perché vivendo da sola con lo stipendio da operaio generico non potrei permettermi l'auto nemmeno se lo volessi. Ciclista convinta, ma sprovvista attualmente del mezzo in quanto in riparazione mi affido, oggi, ai mezzi pubblici per andare a studiare da un'amica che abita dal lato opposto della città. Mi reco alla fermata e... sorpresa! Oggi i mezzi pubblici circolavano solo dalle 14.45 alle 19.30. Alternative? Taxi (quasi inavvicinabili) oppure rompere le scatole all'amico di turno provvisto d'auto. Ovviamente, lo stesso problema si ripresenta tutte le volte che voglio uscire la sera. I bus dopo una certa ora non passano. E' scandaloso che si debba assoggettati a questa limitazione o obbligati ad avere l'auto propria. Nella maggior parte delle capitali europee i mezzi pubblici ci sono 24 ore su 24. Non sarebbe un modo anche per creare nuovi posti di lavoro?
1 maggio 2005 0:00 - Paolo
Liberi e ricchi............io libero mi sento, perchè amministro senza interferenza alcuna il mio piccolo spazio quotidiano, opero cioè in quel limitato raggio d'azione che ci lascia questa società opprimente e al quale moltissimi rinunciano, anche senza rendersene conto.
La libertà comincia da dentro noi stessi, sì perchè chi detiene il potere sarà pure lestofante e manipolatore, ma ci mette del suo anche chi manipolare si fa, non sviluppando idee proprie.
Mi viene una gran tristezza vedendo la stragrande maggioranza delle persone girare come zombie, nei centri commerciali o nei borghi e sono quelli che vanno al cine una o due volte l'anno, che non leggono mai (neppure l'elenco del telefono), che se va bene comprano un CD musicale una volta ogni due anni con la scusa che: "sono troppo cari".......vero, ma allora come la mettiamo con le rate della macchina nuova da 20.000 euro in su che rimane in garage 350 giorni l'anno e gli altri 15 in coda per il parcheggio che manca o sulle autostrade ad agosto?
Parafrasando Peter Pan riguardo alla ricchezza non ci tengo affatto perchè i ricchi sono tutti ignoranti e cafoni, sono quelli cresciuti, belli maturi, mentre io rimango ragazzino e vado al cinema 40 o 50 volte a stagione, leggo, compro CD e DVD penso con la mia testa e, ovviamente, sono solo come un cane, un cane immaturo e stupidotto che abbaia alla luna, solo in un mondo di uomini maturi.
Un saluto a tutti.
Paolo
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