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6 ottobre 2008 0:00 - lucia ricciardelli
gradirei gentilmente, con urgenza, conoscere un avvocato di roma esperto in questo argomento - nuovi aumenti rette giornaliere rsa lazio - perchè quelli che ho contattato non ne son al corrente.
Devo continuare a pagare l'intera retta mensile richiesta con la nuova modulazione o mi devo detrarre la quota sociale spettante? Vi ringrazio e attendo una risposta.
Sig.ra Ricciardelli lucia
24 maggio 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
Ma ragazzi, cosa andate cercando, l'assistenza di stato per anziani, matti e handicappati?!
Ma qui siamo nel liberal-capitalismo, qui si lavora per il "padrone", mica per "lo stato"!
E se devo arricchire il privato, come posso finanziare il sociale?...
Suvvia, lavorate, lavorate tutti, e lavorate fino a 80 anni (così vuole anche il buon ministro dell'economia): se poi schiattate prima, buon per voi e per tutti, altrimenti, ci penserà senz'altro qualcuno a fornirvi la "pillola del suicidio"...
Mica vorrete davvero rovinare l'Economia con le vostre pensioni da pezzenti?!...
Fatevi subito tutti la "tessera", quella del PARTITO DEI COGLIONI!...
24 maggio 2007 0:00 - rita de rossi
giustissimo! Questo mese la fattura della RSA è stata di euro 915,76 + mettiamoci oltre 100 euro di pannoloni aggiuntivi+ 200 di benzina+ 6o-70 di medicinali extra + tutine e pigiami per integrare +. prodotti per l'igiene...come si fa? e l'ISEE di mia madre 5.322,00.Invalida 100/oo con la 104 inv.grave, dovrebbe essere la sanità a sostenere gli oneri!!!
13 ottobre 2006 0:00 - mario cutuli
salve ke belle parole dice l associazione e la legge.io ho mio padre malato di alzhaimer ,vivo a casa con lui e mia madre.sto sempre in malattia x aiutare mia madre ,di notte non si dorme ,dagli urli che tira mio padre,insomma una vita del caz...-le strutture ti chiedono se va bene dalle 60-100 euro al giorno.io dovrei lavorare e pagare la differenza ke mio padre non arriva pagare,per qui io dovrei versarte tutto il mio stipendio.ke faccio? mi licenzio.oppure sto casa malattia ? l assistente sociale? kosa serve? mi hanno fatto le pulci e quando dimostri ke hia qulke risparmio sudato ,sai ke dicono? usi i soldi ke ha x curare suo padre,io dovrei rinunciare al mio futuro ? io figlio ke ho una casa mia con un mutuo e un po di risparmi.ma sapete ke viene voglia di fare ?o dare una pastiglia dicianuro a mio padre . oppure licenziarmi e andare a rubare.questo ti obbligano fare.ho portato x 15 gg mio padre in una struttura,ho pagato 2000euro dopo ke l ho trovato abbandonato a se stesso inbottito di farmaci,che vagava in un corridoio piangendo.questo e' lo stato italiano,quele tutele x i deboli? quale futuro x un figlio ke deve farsi carico di questo problema?qualquno mi puo' dare dei consigli? non mi voglio iscrivere ad associazioni ke ti kiedono la tessera.grazie
17 novembre 2006 0:00 - Cristina Chiusoli
G.ma Aduc,sono un'assistente sociale che lavora in un Ente Locale, e in merito alle richieste per ingresso in R.S.A. nel nostro Municipio, noi ci atteniamo esclusivamente al reddito del paziente e non dei familiari; ma non trovo giusto che poi lo Stato debba farsi sempre comunque carico del pagamento della retta, nei casi in cui questi pazienti dichiarando un reddito minimo , omettano di dichiarare beni immobili, e altri redditi, di cui poi godranno gli eredi..allora che vengano messi a disposizione degli enti locali mezzi tali da poter verificare effettivamente tutte le disponibilità finanziarie dell'assistito e nel caso in cui sia accertato che effettivamente gode solo dei redditi dichiarati, garantire una completa assistenza . Io sono d'accordo che si debbano considerare solo i mezzi del paziente , noi infatti ci facciamo carico dell'intera retta anche per quelli che hanno un coniuge a carico, ma non sono d'accordo per tutti quei casi, e sono moltissimi, in cui i parenti , nel momento in cui il paziente si trasferisce ( e spesso definitivamente ) in R.S.A , mettano magari la sua casa in affitto e non dichiarino gli introiti del canone di locazione, o addirittura la mettano in vendita, mentre il comune continua a pagare la parte di retta che il paziente, in base al reddito dichiarato ,non è in grado di coprire. Inoltre, se si spendesse meno per le r.s.a. ( e si spendono un'infinità di soldi!)si potrebbero investire maggiori risorse economiche nell'assistenza a domicilio e dare un effettivo sostegno ai familiari di coloro che intendono continuare ad assistere i propri cari a casa. Ringrazio per la cortese attenzione. Forse sono scelte impopolari, o forse scelte per cui si intende favorire l'ospedalizzazione piuttosto che la cura a domicilio.
22 settembre 2005 0:00 - micheli aldebrano
se ai comuni o alle provincie o alle regioni mancano i soldi per assistere i connazionali in difficoltà facessero a meno di dare ad ogni capofamiglia ROM o extracomunitario 50 euro al giorno più 25 euro per ogni figlio minore per non parlare della scuola gratis, dell'assistenza sanitaria gratis, dell'acqua ed elettricità gratis and so on!!!!
11 maggio 2005 0:00 - margie
Sono particolarmente contenta che abbiate evidenziato il problema : il settore dell'handicap grave, di ogni tipo, è una vera selva inesplorata. I parenti e gli stessi malati sono soggetti a ricatti psicologici e non sono tutelati da nessuno. Il vero silenzio degli innocenti. Grazie.
10 maggio 2005 0:00 - Antonino Abbate
Ottimo documento, vi informo che anche il comune di Pavia pretende il pagamento delle rette per la frequenza del CSE basando il calcolo sull'ISEE del nucleo familiare.
Vi prego di informarmi se la lettera in questione è stata inviata anche al prefetto di Pavia .
Cordiali Saluti
Antonino Abbate
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