Più che l'anticlericalismo, direi che è il
clericalismo che offusca i cervelli...cervelli in preda ad
"allucinazioni da oppio".. Detto questo, a
mio avviso la questione è molto semplice; nessuno vieta al
cardinal Ruini di esprimere la propria leggittima opinione,
è però vero, che nel momento in cui esprime le proprie
opinioni da presidente della CEI ci si aspetta più una
guida spirituale che una guida politica. Per cui mi pare
palese il conflitto con l'art. 7 dei PRINCIPI
FONDAMENTALI della nostra Costituzione che sancisce
l'indipendenza e la sovranità dello Stato e della
Chiesa nelle loro sfere di competenza.
30 maggio 2005 0:00 - roberto
Siamo alle solite....il tam tam della Cei non si chiama
"ingerenza".... Ma perchè si ostinano tanto
sul referendum quando la chiesa cattolica non battezza i
bambini nati morti??????
18 maggio 2005 0:00 - gianni
'E LIBERTA' DI OPINIONE ?? Ieri, è comparso
sul sito *http://www.flashgames.it/embrioni.in.fuga.html*,
un portale di giochi, frequentato in buona parte da minori,
bambini, ragazzini, teenager, un gioco orrido, presentato
dando da subito un giudizio tutto fuorché equidistante ad
una legge dello Stato in vigore attualmente (n 40, 2004). Vi
si esorta per di più tutti ad andare a votare
"SI" al referendum venturo, e pazienza se sono
minori: introietteranno e filtreranno un messaggio distorto,
anche solo col giocare a quel gioco. Senza dimenticare che
non v'è nulla di ludico, invero il tema è
particolarmente delicato, eppure compare in un portale di
giochi per ragazzini, con un intento solo apparentemente di
“sensibilizzazione” sociale.
Cliccando sui
link – sparsi qua e là e non difficili da trovare - del
realizzatore del "gioco", si giunge alla homepage
http://www.molleindustria.it, e qui troviamo
"giochi" altrettanto se non più aberranti di
quello degli embrioni massacrati, e comunque tutti link pro
SI che rimandano a tale "Luca Coscioni", che non
so chi sia, ma dallo stile riconosco mettendo mano sul fuoco
che sia dell'ala radicale. Escludo qualunque intento
satirico, non riderebbe nemmeno chi riesce a ridere davanti
a Zelig. 'E invece ben evidente l'impegno civile
retrostante nonché di basso profilo, di chi, esaurite le
idee, diffonde nella rete giochi che vanno dalla
denigrazione del defunto Wojtyla, alla celebrazione degli
atti sessuali più impensabili, non propriamente dei più
nobili, e comunque non tali da poter assurgere a modello
edificante di società. ‘E impegno civile agghiacciante
quello di chi, un'indentità sessuale precisa e almeno
unidirezionale, pur essendo già in età adulta, non
s'è mai preoccupato di riconoscerla, di chi, fa
politica contro i minori e contro le generazioni a venire,
utilizzando parrebbe di proposito come bacino d’utenza la
fascia di persone più suscettibile al recepimento dei loro
messaggi inenarrabili, che oltrepassano ogni confine della
pedo-pornografia più spinta. Qual è l'autorità
indicata cui segnalare questo tipo di abusi, per un rapido
intervento di censura?Ringraziando tutti voi, spero di
ricevere indicazioni consolatorie al più presto, non vorrei
avere un figlio e nemmeno un nipote che finisse già a 7,10,
13,17 anni vittima di tale e tanto squallore.
Gianni
18 maggio 2005 0:00 - antonio lucenti
Ma come, persino Pecoraro Scanio può dire la sua, e il
cardinal Ruini no?
16 maggio 2005 0:00 - NESSUNO
No, caro Francesco, nessun anticlericalismo, ma solo il
richiamo a quella divisione degli ambiti che è riconosciuta
solennemente dalla stessa Chiesa cattolica nell'art. 1
del Concordato. Il cardinal Ruini, quando parla come
presidente della CEI non parla in quanto cittadino italiano
e basta, ma come portavoce della Conferenza episcopale
italiana, che è un organo preciso della Santa Sede, che è,
a sua volta, uno Stato sovrano, quindi straniero rispetto
alla Repubblica italiana. Del resto non ho negato al
cardinale Ruini il diritto di parlare, ma sono convinto che
il Governo italiano debba fargli notare che, avendolo fatto
come lo ha fatto, ha oltrepassato i limiti di un corretto
rapporto tra due entità statali. Molto diverso sarebbe
stato e sarebbe se ad invitare a non andare alle urne fosse
un movimento cattolico, come l'azione cattolica, o anche
un partito orientato in tal senso, perché questo
rientrerebbe nella normale dinamica politica interna alla
Repubblica.
16 maggio 2005 0:00 - Francesco
come al solito l'anticlericalismo offusca i cervelli
... "Si e' riusciti a far capire all'uomo
che se vive e' solo per grazia dei potenti. Pensi
dunque a bere il caffe' e a dare la caccia alle
farfalle. Chi ama la res publica avra' la mano
mozzata." Ma come difenderete la libertà di
Camillo Ruini (anche lui, già anche lui, cittadino
italiano) di esprimersi liberamente??
14 maggio 2005 0:00 - NESSUNO
C'è un altro problema a monte. Dato che la CEI ha dato
indicazione di non andare proprio alle urne, la
disobbedienza alla Chiesa si situa già nel fatto di
andarci, anche se è per dire "NO". E qui
siamo di fronte a un tentativo molto grave di coartare le
coscienze, perché così il "voto" diventa
pubblico e siamo di fronte davvero a una ingerenza nella
vita dello Stato molto più pesante di quella che può
sembrare a prima vista. Mi chiedo anche come potrà
essere salvaguardata la libertà civile di preti, suore e
frati, che sono cittadini italiani con pienezza di diritti
e doveri verso lo Stato, di fronte a un'interpretazione
rigida da parte dei superiori dell'invito di Ruini.
No, siamo proprio di fronte a un maledetto imbroglio, e
bisogna chiedere al Governo italiano di prendere una
posizione decisa contro questo autentico sconfinamento della
Chiesa, che si sta dimenticando quello che ha firmato nel
Concordato del 1984: "art 1. LA REPUBBLICA
ITALIANA E LA SANTA SEDE RIAFFERMANO CHE LO STATO E LA
CHIESA CATTOLICA SONO, CIASCUNO NEL PROPRIO ORDINE,
INDIPENDENTI E SOVRANI, impegnandosi al pieno rispetto di
tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca
collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del
Paese".