x Lucio. P.S. mio papà, che io adoro (adoravo) era
nato il 18 aprile.... anche tu sei del segno
dell'ariete!!!
6 luglio 2005 0:00 - Silvana Latini
x Lucio, buongiorno, tutto ok??!! allora, credo
che tu mi faccia un pochino più giovane di quanto io sia
effettivamente, ma l'età non è una cosa importante,
l'importante è fare le cose!!!!! mi piace questo
nostro comunicare, anzi ti do la mia emai: [email protected]
così ci possiamo scrivere....e commentare i libri che
leggiamo o abbiamo letto, i film che vediamo o abbiamo
visto, tutto quanto ciò che ci entusiasma e ci da piacere
fare!!!
ciao a dopo Silvana
5 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
X Silvana
Giovane come te? ma vuoi
scherzare! probabilmente, potresti amarmi
immensamente come nonno da sognare noioso un poco,
ma tenero e paziente!
Scusa, mi lascio
andare, il fatto è chechissà perché: " talvolta
mi viene un certo gusto " per questi versi sciatti
e decadenti.
Scherzo. Sono nato il 17/4/1939
d.C.
E mi piace tutto quello che non ho avuto, mi
intriga (quasi) tutto quello che non so, amo tutti quelli
che (ancora) non ho amato abbastanza. Cioè tutti!
Grazie a te di esistere!
5 luglio 2005 0:00 - Silvana Latini
per Lucio Musto, ciao, anche tu sei giovane come me?! Guido
Gozano.... bè, sono sempre contenta di trovare persone come
me.. cos'altro ti piace???
saluti a tutti
4 luglio 2005 0:00 - Chiara
Bella anche la versione messa in musica da Fabrizio De
Andrè.
4 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
X Silvana ami anche Fabrizio di André?... e
magari pure Guido Gozzano?... Allora sei io
giovane!!!!
X Angelo ci inventiamo un
"rispolverino" di perle dimenticate?... in questi
tempi aspri non guasterebbe certo un pò di poesia
comprensibile!
4 luglio 2005 0:00 - Silvana Latini
proprio in questi giorni ripensavo a questo testo di Cecco
Angioliweri, che tra l'altro è stato musicato dal
grrande Fabrizio De Andrè, e io lo ascoltavo ancora
adolescente, nonostante venissi vista come una
extraterrestre dalle mie compagne di scuola e dai miei
(pochi devo dire) amici... infatti mi chiedo, perchè
quando si ama molto la cultura, si vive sempre un pò
isolati, un pò da "diversi"! bèh, ragazzi,
sapete cosa vi dico..? Viva la diversità!!!!!
saluti a tutti
Silvana
3 luglio 2005 0:00 - angelo piscitelli
un sonetto sempre valido nel tempo ! personalmente ne
sono affezionato e lo cito sempre a memoria
Bravi ! ad averlo rispolverato e reso al pubblico ,
la cultura vera è la cosa piu bella !
saluti Angelo
3 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
Buone vacanze! e, ricordi: Magi, lo siamo tutti!
3 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Non credo che stia approfittando dello spazio, perché avrà
visto che esso è totalmente libero e aperto a qualunque
intervento, e le cose che dice sono oggettivamente
interessanti e piacevoli da leggere (e non solo perché dice
bene di me!). La ringrazio dell'apprezzamento
della ricerca sull'otto per mille. E' nata per un
interesse personale, di cittadina e contribuente che ci
voleva vedere chiaro, e poi ho continuato per mettere a
disposizione di chiunque il frutto della ricerca che ho
capito essere, per ora, unico in Italia. E adesso, non
so bene perché, l'ADUC e anch'io siamo ricercati da
giornalisti che hanno scoperto all'improvviso questa
commedia all'italiana che esiste sulla carta da 20 anni
e si pratico da quindici. Come dice Obelix, dando la sua
interpretazione di "SPQR" : Sono (proprio) Pazzi
Questi Romani! Mi sono scritta il Suo indirizzo
elettronico, ma da oggi andò per qualche giorno in un posto
libero da queste magie della postmodernità (ma che vuol
dire "postmodernità"?)ad assaporare altre magie,
quelle che hanno assaporato anche i nostri antenati, forse
senza rendersi pienamente conto della loro bellezza. Un
caro saluto.
2 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
Si, ha ragione. La trasmissione del Palio in TV è
stucchevole, e non paragonabile all'emozione cui si è
partecipi, anche da estranei, in piazza del Campo. Ma
non sta a me giudicare. Io ho vissuto qualche anno a Siena,
da bambino, quando gioie e timori si adsorbono facilmente
all'anima e ne rimangono indelebili. Per questo corro
alla TV a risentire le stesse cose per l'ennesima
volta. Quando alla vita... ne riparleremo
certamente! Cordialità [email protected]
PS Non conosco bene le regole di questo sito: sto
approfittando troppo? dovrei trattare argomenti di unteresse
più generale?
Congratulazioni per le sue
ricerche sull'8 per mille
2 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Non ho il televisore... per legittima difesa. E il palio,
che in gioventù ho seguito una volta stando quasi davanti
alla curva di San Martino, e che mi ha per lungo tempo
comunque entusiasmato per i colori, i gonfaloni, i
tamburini, gli armigeri e i cavalli, e anche la corsa in
sé, adesso, sinceramente, mi dà un po' di nausea. Ma
forse è l'effetto-ripetizone che dopo qualche decennio
di vita si fa sentire (anch'io ho una certa età).
Sono una "entusiasta della vita"? Non saprei.
Riconosco che, come ho detto, la vita è sorprendente, il
che non significa che tutte le sorprese siano positive; ci
sono anche quelle di cui si farebbe volentieri a meno.
Però, nel complesso.... sì: gracias a la vida, e non solo
per il sorriso, ma anche per il pianto. Ma d'altra parte
Lei stesso mi conferma in questo, perché, là dove uno è
in grado di comprendere l’intrinseca armonia di strani
poliedri o di qualunque altra cosa, a me viene da pensare
che la possibilità di cogliere e godere di
quell'armonia scaturisca da tutto il nostro andare
precedente, anche il più affannoso e doloroso. E ora mi
viene da chiedere: non potrebbe essere, la vita stessa,
proprio un "poliedro", forse il più strano di
tutti, con tante facce e troppe punte.... finché non se
ne coglie l'intrinseca armonia? Non mi tolga il
piacere di ringraziarLa degli spunti che mi offre; semmai
ringraziamoci a vicenda.
2 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
PS
Stasera a Siena si corre il palio. A
seguirlo per TV si può intuire qualcosa dello spirito
senese (non molto cambiato dai tempi di padre Dante)
2 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
La vita:
Per carità, non mi ringrazi!. Come
usa dire oggi, il respirare delle Sue parole era per me
“Atto dovuto”, ma ottengo egualmente una ricompensa
nello scoprire in Lei una “entusiasta” della vita.
Per me è qualcosa di un po’ diverso. Non sono
più un crepuscolare sempre sull’orlo del suicidio (alla
mia età non posso permettermelo senz’essere ridicolo!),
ma non riesco ancora a vedere l’esistenza come il dono di
un frutto succoso.
Se Lei vuole, ne possiamo
discorrere ancora.
Comunque ha tutta la mia
simpatia. “ad maiora!”
Lucio
Musto
1 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Non posso che dirLe grazie; grazie a Lei e alla vita, che è
sempre molto sorprendente. Non trova?
1 luglio 2005 0:00 - Lucio Musto
S’i’ fossi foco…
Con la vecchiaia che
ormai mi invade dentro, sono diventato un po’ grafomane,
ed allora, gentile Signora Annapaola, il trovare un articolo
come il Suo del 1 luglio, mi fa davvero da pulce
nell’orecchio ed a quell’esplicito invito finale: “dì
la tua”, non riesco assolutamente a sottrarmi.
Ho da tempo risolto i miei problemi di zanzare (con
appostite retine alle finestre) del caldo (con quattro
robusti condizionatori) e dell’invadenza del Sindaco
irrispettoso e delle saghe paesane andandomene a vivere
alquanto fuori città ma ahimè il disagio che Lei avverte,
lo avverto anch’io, tutt’intero.
Trovo il suo
scritto per caso, m’intrigo, mi chiedo il perché. Il
perché della disinvoltura di G., il suo amico sedicenne, il
perché del suo encomio alla cultura, il perché del
nostalgico velato rimpianto dell’irrequieto senese e di
quei celeberrimi versi. Naturalmente non le ho, le
risposte a questi perché, ma il Suo articolo, come dicevo,
mi è di pungolo efficace, e la mia mi va di dirla lo
stesso. Passiamola pure come un’ipotesi fra tante,
immaginiamo che giustifichi la mia realtà personale,
diciamo soprattutto: “Grazie, Signora Annapaola, di avermi
spinto un pochino a ragionare!”.
La cultura
come mezzo, la cultura come fine, la cultura sempre e
soprattutto come viatico di vita. E’ così, che ci
piaccia o meno. “Annapaola, si vive anche senza!”
dice il Suo giovane amico, “Interessante, ma a che
serve?” chiede il mio genero nuovo al quale sto mostrando
l’intrinseca armonia di certi (per lui) strani poliedri
che sto studiando adesso, “con tante facce e troppe
punte…” commenta dubbioso. Ebbene, non so
rispondere, non so dire a cosa serva sapere delle strane
cose sui poliedri, e non mi sforzo nemmeno di spiegargli che
cerco in quelle forme nuove risposte, nuove bellezze, nuove
leggi universali, nuovi volti di Dio. Mi chiederebbe,
temo: “e poi?...”. Di nuovo m’imbarazzerei.
Questione di età o, se vogliamo essere
misericordiosi, di mentalità. S’i’ fossi foco arderei
‘l mondo, s’i’ fossi vento lo tempesterei, s’i’
fossi acqua l’annegherei… C’è un momento della vita,
ed è già superato per me, in cui ti rendi conto che tutto
il potere del mondo non ti servirebbe comunque di averlo,
perché non sapresti usarlo, non vorresti usarlo, sarebbe
inutile per te usarlo.
“S’i’ fossi Cecco,
come sono e fui, torrèi le donne giovani e leggiadre e
vecchie e laide lasserei autrui!”… Hai ancora dentro il
profumo della conquista di mille cuori appassionati, ma già
senti che in fondo preferisci tua moglie, che laida non è,
ma vecchia sì. Ecco, la cultura per la cultura, il
sapere per il gusto di sapere, la speculazione astratta è
per le menti disincantate, per le menti adulte. Scoprire
che è meglio riempire le ore con i versi e le vicende di
un birbaccione di tant’anni fa, piuttosto che coi calci ad
una palla e le urla di tanti birbaccioni di oggi è una
conquista notevole, che però va fatta, non si può
apprendere semplicemente ascoltando le parole di un’amica
affettuosa.
Ho un libro con la copertina nera.
E’ lì da sempre, credo fosse di mio padre morto
cinquant’anni fa. Ho cominciato a leggerlo solo ieri
sera, e già smanio di continuare. “Vita di Chopin”,
elencazione tragica dei moti di un’anima nata già grande,
mi sentirei di sottotitolarlo. Sento che mi sarà di
grande diletto, continuarne la lettura, anche se so che
stasera c’è festa grande, nella piazza del paese, ballo
liscio e bancarelle, salsicce e porchetta e cento ragazze
frizzanti e spensierate… Meglio, molto meglio
così!... o no?...