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19 febbraio 2011 16:24 - massimiliano2538
A Emilio.
Ti spiego: forse non hai mai sentito la frase, ma "...lapidale..." significa che dovrebbe essere scritto sulla pietra poiché sono d'accordo.
Ora t'è più chiaro?
;)
10 febbraio 2006 0:00 - Francesca
Prima di tutto vorrei ringraziare il Sig. Parisi per darci l’opportunità, con i suoi scritti, di riflettere prima ed esprimerci poi.
Successivamente propongo d’allargare un po’ il soggetto prendendo in considerazione non soltanto la sofferenza “delle menti migliori” costrette a “volare in altri paesi per poter guadagnare uno stipendio decente” ma anche quella delle menti più semplici che sin dalla notte dei tempi si sono viste costrette ad allontanarsi dal proprio paese per guadagnarsi da vivere.
È difficile non trovare “il nostro posto” là dove siamo nati e ne rendiamo responsabili questo o quel governo, questa o quella persona, ma………, per esperienza personale, vivo in Belgio da circa vent’anni, credo che l’allontanarsi dal proprio paese oltre ad avere tutti i lati negativi che ben si possono immaginare, ne ha anche di positivi: s’imparano nuove lingue, nuove tradizioni, nuovi credo e, così facendo, s’impara ad allargare i nostri orizzonti ed i nostri limiti e si ha meno paura del “diverso”. Si capisce che è vero che “tutto il mondo è paese” e, riprendendo una frase dello stesso signor Parisi si capisce che “il sole non ha confini geografici” è l’uomo che li crea per meglio possedere!
7 febbraio 2006 0:00 - EMILIO A.
da: massimiliano bertol
Data: 3 Febbraio 2006

Lapidale! ... nulla più! ... come non poter essere d'accordo quanto rattristati?

Auguri sinceri di buona continuazione.
M. Bertol

Per favore , BERTOL, o qualcuno mi spiega che intende dire col suo intervento? Bohhh! Non l'ho capito..Lapidale...nulla più..!
3 febbraio 2006 0:00 - massimiliano bertol
Lapidale! ... nulla più! ... come non poter essere d'accordo quanto rattristati?

Auguri sinceri di buona continuazione.
M. Bertol
2 febbraio 2006 0:00 - EMILIO A.
Pienamente d'accordo con Paolo.Ha detto bene. E' l'Italia delle raccomandazioni e dei ladri in ogni settore. Sono da vent'anni dipendente di un ente pubblico locale dove, come credo in tutti gli enti pubblici, non conta quello che sai fare, ma se sai strisciare, se sai leccare bene il culo ai dirigenti. Questi ultimi non se ne fanno nulla di elementi validi e volenterosi, ma il primo requisito che loro apprezzano, è se sai fare bene il ruffiano. Loro hanno bisogno di "persone di fiducia" che li tengano informati su ogni cosa. Queste persone di fiducia sono i protetti. Il protetto può anche fare un lavoro pessimo, fare errori, combinare guai, ma é protetto.Al protetto é concesso tutto. Il pc nuovo, l'arredamento nuovo, magari la macchina dell'ente per fare casa-ufficio ufficio-casa ed altro.., ah! dimenticavo per i signori dirigenti, i loro protetti sono i più bravi nel lavoro, i migliori.
2 febbraio 2006 0:00 - mara nerbano
Sono una "giovane ricercatrice" di 43 anni, una "giovane" docente precaria di una pubblica università che ha avuto l'anno passato un compenso netto ANNUO di 3020 euro per due incarichi di docenza (1520 per ognuno degli incarichi, il conto non è difficile). Senza diritti, senza rimborsi per missioni, senza nemmeno uno straccio di fondo di ricerca per pagarsi le fotocopie e i libri che è costretta ad acquistare per tenersi aggiornata (per tacere del discorso biblioteche, e del discorso trasporti tali da consentire il raggiungimento del luogo di lavoro senza dover affrontare una vera odissea). Sono una "giovane" che ringrazia certamente il contribuente italiano che le ha consentito di laurearsi col massimo dei voti, di addottorarsi, di avere una borsa post-doc. E ora? Che alternative e possibilità di vita ha in Italia? e chi deve ringraziare di questo?
1 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Si, signor Parisi

Sopratutto le sue conclusioni, i quattro periodi finali, dovrebbero farci MOLTO riflettere, perché sono VERE!

Tre miei affini (parenti di generi, quindi nessuna boria personale), ragazzi in verità veramente geniali, hanno fatto proprio così. Studio fino alla laurea "magnum cum laude" e spwcializzazione qui in Italia, e poi... Master ed occupazione in America dove si sono arricchiti (e continuano).

Questo, fra il 1996 ed 2002
1 febbraio 2006 0:00 - Paolo
Purtroppo è l'Italia delle raccomandazioni, dei tanti discorsi, di nulla di concreto, dell'inefficienza e chi ne ha più ne metta!Non andate più a votare, di destra o di sinistra che siano, i politici pensano solo alle loro tasche.
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