A Emilio.
Ti spiego: forse non hai mai sentito la frase, ma
"...lapidale..." significa che dovrebbe essere scritto sulla
pietra poiché sono d'accordo.
Ora t'è più chiaro?
;)
10 febbraio 2006 0:00 - Francesca
Prima di tutto vorrei ringraziare il Sig. Parisi per darci
l’opportunità, con i suoi scritti, di riflettere prima ed
esprimerci poi. Successivamente propongo d’allargare
un po’ il soggetto prendendo in considerazione non
soltanto la sofferenza “delle menti migliori” costrette
a “volare in altri paesi per poter guadagnare uno
stipendio decente” ma anche quella delle menti più
semplici che sin dalla notte dei tempi si sono viste
costrette ad allontanarsi dal proprio paese per guadagnarsi
da vivere. È difficile non trovare “il nostro
posto” là dove siamo nati e ne rendiamo responsabili
questo o quel governo, questa o quella persona, ma………,
per esperienza personale, vivo in Belgio da circa
vent’anni, credo che l’allontanarsi dal proprio paese
oltre ad avere tutti i lati negativi che ben si possono
immaginare, ne ha anche di positivi: s’imparano nuove
lingue, nuove tradizioni, nuovi credo e, così facendo,
s’impara ad allargare i nostri orizzonti ed i nostri
limiti e si ha meno paura del “diverso”. Si capisce che
è vero che “tutto il mondo è paese” e, riprendendo una
frase dello stesso signor Parisi si capisce che “il sole
non ha confini geografici” è l’uomo che li crea per
meglio possedere!
7 febbraio 2006 0:00 - EMILIO A.
da: massimiliano bertol Data: 3 Febbraio 2006
Lapidale! ... nulla più! ... come non poter essere
d'accordo quanto rattristati?
Auguri sinceri
di buona continuazione. M. Bertol
Per favore
, BERTOL, o qualcuno mi spiega che intende dire col suo
intervento? Bohhh! Non l'ho capito..Lapidale...nulla
più..!
3 febbraio 2006 0:00 - massimiliano bertol
Lapidale! ... nulla più! ... come non poter essere
d'accordo quanto rattristati?
Auguri sinceri
di buona continuazione. M. Bertol
2 febbraio 2006 0:00 - EMILIO A.
Pienamente d'accordo con Paolo.Ha detto bene. E'
l'Italia delle raccomandazioni e dei ladri in ogni
settore. Sono da vent'anni dipendente di un ente
pubblico locale dove, come credo in tutti gli enti pubblici,
non conta quello che sai fare, ma se sai strisciare, se sai
leccare bene il culo ai dirigenti. Questi ultimi non se ne
fanno nulla di elementi validi e volenterosi, ma il primo
requisito che loro apprezzano, è se sai fare bene il
ruffiano. Loro hanno bisogno di "persone di
fiducia" che li tengano informati su ogni cosa. Queste
persone di fiducia sono i protetti. Il protetto può anche
fare un lavoro pessimo, fare errori, combinare guai, ma é
protetto.Al protetto é concesso tutto. Il pc nuovo,
l'arredamento nuovo, magari la macchina dell'ente
per fare casa-ufficio ufficio-casa ed altro.., ah!
dimenticavo per i signori dirigenti, i loro protetti sono i
più bravi nel lavoro, i migliori.
2 febbraio 2006 0:00 - mara nerbano
Sono una "giovane ricercatrice" di 43 anni, una
"giovane" docente precaria di una pubblica
università che ha avuto l'anno passato un compenso
netto ANNUO di 3020 euro per due incarichi di docenza (1520
per ognuno degli incarichi, il conto non è difficile).
Senza diritti, senza rimborsi per missioni, senza nemmeno
uno straccio di fondo di ricerca per pagarsi le fotocopie e
i libri che è costretta ad acquistare per tenersi
aggiornata (per tacere del discorso biblioteche, e del
discorso trasporti tali da consentire il raggiungimento del
luogo di lavoro senza dover affrontare una vera odissea).
Sono una "giovane" che ringrazia certamente il
contribuente italiano che le ha consentito di laurearsi col
massimo dei voti, di addottorarsi, di avere una borsa
post-doc. E ora? Che alternative e possibilità di vita ha
in Italia? e chi deve ringraziare di questo?
1 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Si, signor Parisi
Sopratutto le sue conclusioni,
i quattro periodi finali, dovrebbero farci MOLTO riflettere,
perché sono VERE!
Tre miei affini (parenti di
generi, quindi nessuna boria personale), ragazzi in verità
veramente geniali, hanno fatto proprio così. Studio fino
alla laurea "magnum cum laude" e spwcializzazione
qui in Italia, e poi... Master ed occupazione in America
dove si sono arricchiti (e continuano).
Questo,
fra il 1996 ed 2002
1 febbraio 2006 0:00 - Paolo
Purtroppo è l'Italia delle raccomandazioni, dei tanti
discorsi, di nulla di concreto, dell'inefficienza e chi
ne ha più ne metta!Non andate più a votare, di destra o di
sinistra che siano, i politici pensano solo alle loro
tasche.