Leggevo l’altro giorno un articolo sulla scrittura che
diceva: “ la scrittura è molto di più di un semplice
esercizio di stile o di ricerca di parole, la scrittura è
un atto d’amore! Tra le linee di un testo si può trovare
“il filo” dell’Essere che scrive…..”.
Leggendo questo articolo con le sue frasi esclamative, i
suoi riferimenti al passato nello sforzo di meglio
descrivere e spiegare, i suoi colorati e costanti
riferimenti alla sua amata terra……… capisco la
veridicità di quell’affermazione.
In questo
articolo Giuseppe ci parla di schiavitù (antica e moderna)
e di Libertà ed io, con tutto il dovuto rispetto per coloro
che hanno vissuto e che vivono tuttora questa tremenda
condizione di schiavitù fisica, mi chiedo se è sempre
obbligatorio che la schiavitù fisica vada di pari passo con
quella mentale. Mi chiedo se è possibile e fattibile
per l’uomo d’affrancarsi da questo tandem e riuscire a
rimanere libero nella mente in un corpo schiavo. Mi
piace poter credere che alla fine dei conti resta sempre
nelle mani dell’uomo la “LIBERTÀ” di percepire gli
eventi fisici che lo circondano o come castighi divini o
semplicemente come insegnamenti a cui dare il suo giusto
valore ed in questa percezione trovare comunque PACE e
SERENITÀ.
8 marzo 2006 0:00 - PAOLA
Interessante lettura
5 marzo 2006 0:00 - gennaro casciello
condivido e sottoscrivo la libertà di ricerca. non
condivido l'ondeggiamento dei radicali che pronti a
lottare PER, si ritrovano poi a lottare CONTRO. e
sicuramente essere andati sottobraccio a berlusconi per un
lungo periodo, ha annullato le simpatie che si erano
conquistate nel corso di anni di lotte PER. ormai non sono
più credibili, ovvero si sa che cercano di appoggiarsi a
chi li porterà in parlamento.