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9 marzo 2006 0:00 - Atlantina
Leggevo l’altro giorno un articolo sulla scrittura che diceva: “ la scrittura è molto di più di un semplice esercizio di stile o di ricerca di parole, la scrittura è un atto d’amore! Tra le linee di un testo si può trovare “il filo” dell’Essere che scrive…..”.
Leggendo questo articolo con le sue frasi esclamative, i suoi riferimenti al passato nello sforzo di meglio descrivere e spiegare, i suoi colorati e costanti riferimenti alla sua amata terra……… capisco la veridicità di quell’affermazione.

In questo articolo Giuseppe ci parla di schiavitù (antica e moderna) e di Libertà ed io, con tutto il dovuto rispetto per coloro che hanno vissuto e che vivono tuttora questa tremenda condizione di schiavitù fisica, mi chiedo se è sempre obbligatorio che la schiavitù fisica vada di pari passo con quella mentale.
Mi chiedo se è possibile e fattibile per l’uomo d’affrancarsi da questo tandem e riuscire a rimanere libero nella mente in un corpo schiavo.
Mi piace poter credere che alla fine dei conti resta sempre nelle mani dell’uomo la “LIBERTÀ” di percepire gli eventi fisici che lo circondano o come castighi divini o semplicemente come insegnamenti a cui dare il suo giusto valore ed in questa percezione trovare comunque PACE e SERENITÀ.
8 marzo 2006 0:00 - PAOLA
Interessante lettura
5 marzo 2006 0:00 - gennaro casciello
condivido e sottoscrivo la libertà di ricerca. non condivido l'ondeggiamento dei radicali che pronti a lottare PER, si ritrovano poi a lottare CONTRO. e sicuramente essere andati sottobraccio a berlusconi per un lungo periodo, ha annullato le simpatie che si erano conquistate nel corso di anni di lotte PER. ormai non sono più credibili, ovvero si sa che cercano di appoggiarsi a chi li porterà in parlamento.
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