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28 marzo 2006 0:00 - Tukatà
Nel leggere in questo articolo questi vivaci stralci di vita offertici da Giuseppe in ricordo dei suoi tanti viaggi mi è apparso chiaro il legame che esiste tra le decisioni degli “uomini di potere” con la vita della “gente comune” e, ancora più interessante, nel leggere le ultime righe del discorso di Berlusconi allegato all’articolo “…… Quel padre era mio padre e quel ragazzo ero io. Quel sacrificio e quel giuramento non li ho mai dimenticati e non li dimenticherò mai……”, mi è parso altrettanto chiaro il legame che esiste tra l’influenza della “gente comune” (il padre) nelle decisioni degli “uomini di potere”.

Se si osserva attentamente ci rendiamo conto che siamo tutti legati insieme da un invisibile filo che ci attraversa e ci unisce senza distinzione per ciò che è giudicato “comune” o “di potere”. Siamo tutti pezzetti di un puzzle che forma un’unità. Tutti altrettanto dotati di “potere” personale per prendere le decisioni giuste al momento giusto.
19 marzo 2006 0:00 - alfredo
concordo pienamente con l'analisi di Parisi.
L'unica speranza che questa banda di malfattori se ne vada a casa.
La repubblica italiana,fondata sui valori dell'antifascismo, ha sopporttato abbastanza in questi cinque anni.
Sono riusciti i nostri ineffabili ministri a farci ridicolizzare da tutto il mondo.
Per favore, mandiamoli a casa!
Alfredo
19 marzo 2006 0:00 - gianni
x affezzionato
veramente chi sta lottando x la propia soppravvivenza politica è Prodi e Berlusconi si è lamentato per le rogole imposte ai due contendenti solo perchè sono regole stupide fatte ad hoc per gente incapace come Prodi.
Avrei voluto vedere un incontro libero con dibattito aperto ...Prodi non avrebbe retto manco 10 minuti.
Il fatto che fosse un pò nervoso era dovuto al bavaglio che, con queste stupide "regole", gli è stato messo.
Prodi non ha nessuna capacità tecnica è solo l'uomo (si fa x dire) di paglia di Dalema te lo dice uno che ha avuto la sfortuna di averlo avuto come capo all'IRI.
18 marzo 2006 0:00 - affezzionato
Dottor Parisi,

Lei e’ un mago? Oppure un veggente?

Ecco cosa e’ uscito oggi giorno 17 marzo su un giornale estero:

È davvero ironico che gran parte degli attuali detentori di

titoli pubblici italiani siano gli stessi che in passato si

erano gettati sui bond argentini. E mentre il nuovo

governatore di Bankitalia Mario Draghi avverte che

l'economia italiana sta toccando il fondo e il premier

Silvio Berlusconi se la prende con l'euro, viene da

chiedersi: quanto ci vorrà ancora prima che gli

obbligazionisti italiani si rendano conto di vivere un

grande déjà-vu? I punti in comune sono troppi per non

dedurne che l'Italia rischia di fare la stessa fine

dell'Argentina.



Financial Times, Gran Bretagna [in inglese] [iscrizione

obbligatoria]



http://news.ft.com/cms/s/64bf31a0-b55a-11da-aa90-0000779e234 0.html



e caro dottor Parisi, a proposito di Emirati Arabi… ecco quanto sotto, sempre oggi 17 marzo 2006-03-17Le prossime elezioni italiane serviranno a verificare

l'indice di gradimento attualmente riscosso dal magnate

Silvio Berlusconi. Il premier sta lottando per la propria

sopravvivenza politica e per questo motivo ha dovuto

accettare un confronto all'americana con il suo rivale

Romano Prodi. L'evento ha tenuto incollato il paese alla

televisione mostrando un Berlusconi piuttosto nervoso e in

difficoltà. Al termine del confronto il premier si è

lamentato per le severe regole imposte ai due contendenti.

Ma la verità è che non è riuscito a difendere in modo

convincente il suo operato dagli attacchi di Prodi.



Khaleej Timesm, Emirati Arabi Uniti [in inglese]



http://www.khaleejtimes.com/Displayarticle.asp?xfile=data/ed itorial/2006/March/editorial_March39.xml§ion=editorial&subs ection=editorial

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