Nel leggere in questo articolo questi vivaci stralci di vita
offertici da Giuseppe in ricordo dei suoi tanti viaggi mi è
apparso chiaro il legame che esiste tra le decisioni degli
“uomini di potere” con la vita della “gente comune”
e, ancora più interessante, nel leggere le ultime righe del
discorso di Berlusconi allegato all’articolo “……
Quel padre era mio padre e quel ragazzo ero io. Quel
sacrificio e quel giuramento non li ho mai dimenticati e non
li dimenticherò mai……”, mi è parso altrettanto
chiaro il legame che esiste tra l’influenza della “gente
comune” (il padre) nelle decisioni degli “uomini di
potere”.
Se si osserva attentamente ci rendiamo
conto che siamo tutti legati insieme da un invisibile filo
che ci attraversa e ci unisce senza distinzione per ciò che
è giudicato “comune” o “di potere”. Siamo tutti
pezzetti di un puzzle che forma un’unità. Tutti
altrettanto dotati di “potere” personale per prendere le
decisioni giuste al momento giusto.
19 marzo 2006 0:00 - alfredo
concordo pienamente con l'analisi di Parisi.
L'unica speranza che questa banda di malfattori se ne
vada a casa. La repubblica italiana,fondata sui valori
dell'antifascismo, ha sopporttato abbastanza in questi
cinque anni. Sono riusciti i nostri ineffabili ministri
a farci ridicolizzare da tutto il mondo. Per favore,
mandiamoli a casa! Alfredo
19 marzo 2006 0:00 - gianni
x affezzionato veramente chi sta lottando x la propia
soppravvivenza politica è Prodi e Berlusconi si è
lamentato per le rogole imposte ai due contendenti solo
perchè sono regole stupide fatte ad hoc per gente incapace
come Prodi. Avrei voluto vedere un incontro libero con
dibattito aperto ...Prodi non avrebbe retto manco 10
minuti. Il fatto che fosse un pò nervoso era dovuto al
bavaglio che, con queste stupide "regole", gli è
stato messo. Prodi non ha nessuna capacità tecnica è
solo l'uomo (si fa x dire) di paglia di Dalema te lo
dice uno che ha avuto la sfortuna di averlo avuto come capo
all'IRI.
18 marzo 2006 0:00 - affezzionato
Dottor Parisi,
Lei e’ un mago? Oppure un
veggente?
Ecco cosa e’ uscito oggi giorno 17
marzo su un giornale estero:
È davvero ironico
che gran parte degli attuali detentori di
titoli
pubblici italiani siano gli stessi che in passato si
erano gettati sui bond argentini. E mentre il
nuovo
governatore di Bankitalia Mario Draghi
avverte che
l'economia italiana sta toccando
il fondo e il premier
Silvio Berlusconi se la
prende con l'euro, viene da
chiedersi: quanto
ci vorrà ancora prima che gli
obbligazionisti
italiani si rendano conto di vivere un
grande
déjà-vu? I punti in comune sono troppi per non
dedurne che l'Italia rischia di fare la stessa fine
dell'Argentina.
Financial
Times, Gran Bretagna [in inglese] [iscrizione
e caro dottor Parisi, a
proposito di Emirati Arabi… ecco quanto sotto, sempre oggi
17 marzo 2006-03-17Le prossime elezioni italiane serviranno
a verificare
l'indice di gradimento
attualmente riscosso dal magnate
Silvio
Berlusconi. Il premier sta lottando per la propria
sopravvivenza politica e per questo motivo ha dovuto
accettare un confronto all'americana con il suo
rivale
Romano Prodi. L'evento ha tenuto
incollato il paese alla
televisione mostrando un
Berlusconi piuttosto nervoso e in
difficoltà. Al
termine del confronto il premier si è
lamentato
per le severe regole imposte ai due contendenti.
Ma la verità è che non è riuscito a difendere in modo
convincente il suo operato dagli attacchi di
Prodi.