Congratulazione
perché in un forum così prevalentemente escrementifero,
popolato più che altro da coprologi, sporcaccioni e
sessuofili assatanati, lei ha il coraggio di proporre un
argomento di discussione serio, anche se a mio avviso (mi
perdoni la presunzione) alquanto fragile.
Il
perché delle corporazioni, il perché della loro pervicace
vitalità. Questa la materia su cui lei ci invita a
discorrere: non è cosa da poco! Particolarmente
sbilanciata mi sembra la sua analisi sul significato stesso
di corporazione, pesantemente inquinato dallo sgradevole
ricordo delle corporazioni del ventennio fascista o meglio,
dal degrado in cui la storia, naturalmente scritta dai
vincitori, ci racconta che fossero cadute le corporazioni
negli ultimi anni del deprecato “ventennio”.
Il “Ferdinando Palazzi”, solo di qualche anno più
vecchio del “De Mauro”, ed altrettanto prestigioso,
definisce la “Corporazione” più o meno come dice lei,
solo che nell’ultima accezione se ne discosta affermando:
“Organo statale centrale che riunisce, per ogni ramo della
produzione, i datori di lavoro ed i lavoratori, al fine di
ottenere il giusto e disciplinato regolamento degli opposti
interessi”
Il “Rigutini e Fanfani” (la mia
edizione è del 1893) invece recita testualmente:
“Compagnia di più persone le quali vivono sotto una
regola e con statuti comuni per quanto riguarda il loro
istituto di vita e la loro professione”.
L’attualissimo sia pur scolare “Zingarelli 2006”, ne
dà invece una doppia accezione. La principale, quella
attuale, dice essere la corporazione una “Associazione
professionale o di mestiere rivolta alla tutela degli
interessi degli associati ed alla regolamentazione della
professione in tutti i suoi aspetti”.
Il
bizzarro “Devoto Oli” invece non ne prevede affatto un
significato attuale, ma si riferisce sia a quella
medioevale, sia a quella fascista, come a fenomeni confinati
in una storia lontana.
Infine, cercando su
internet (ed ormai nessuno di noi osa defilarsi da questa
fonte), si scopre come al solito di tutto e di più, ma (mi
pare) non cose molto differenti da quelle dette nei nostri
dizionari. Sostanzialmente cioè: o si parla di
corporazioni in senso stretto, e ci riferisce a quelle
storiche, romane, medioevali, fasciste, che ormai non
esistono più, o se ne parla in senso lato e simbolico,
usando per traslato il termine a voler indicare le
associazioni di categorie gli albi professionali i club
privati, false cooperative edilizie o squadre di calcio tipo
la nazionale cantanti o quella dei netturbini.
Una volta di più quindi, per parlar chiaro occorre mettersi
d’accordo sul significato da attribuire ai termini che
intendiamo usare. Ma non mi basterebbe ancora, per
approfondire. Il suo “Editoriale avvertenze” è
un tema che lei propone per parlarne o uno scritto di quelli
titolati con nomi diversi da alcuni “onorevoli” e
“funzionari”, quindi posti sul forum ed abbandonati,
senza dibattito, senza precisazioni e spiegazioni, senza la
soddisfazione di una risposta, ancorché sollecitata?
Perché in questo caso, non mi sforzerò a scrivere una riga
di commento al suo esploit.
Distintamente
Lucio Musto 5 luglio 2006 parole 481
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4 luglio 2006 0:00 - blaster
parlando di corporazioni, la più protetta è quella dei
politici! di qualunque partito siano hanno stipendi
allucinanti, pensioni faraoniche, privilegi invidiabili,
fanno leggi atte a favorire sè stessi e i loro amici
parassiti, guardano solo i loro interessi e poi vengono
anche a fare i moralisti... pfff che schifo
4 luglio 2006 0:00 - Zeno
I provvedimenti di Bersani sono una buona partenza. Speriamo
che il Governo regga alle pressioni.
19 aprile 2006 0:00 - Corrado Lemme
E' ora di liberarsi di tutte le angherìe e di tutti i
balzelli medioevali: a)-l'autenticazione delle
scritture private la possono fare gli uffici comunali o i
Giudici di pace, più o meno GRATIS; b)-eliminando
l'obbligo dell'avvocato, le cause sarebbero molto
più veloci (è vero che gli avvocati chiedono continui
rinvii perchè guadagnano bene anche .... con questi?) ed
avrebbero un costo quasi pari a zero! c)-eliminando i
farmacisti e facendo scrivere le ricette ai medici con il
computer, le medicine costerebbero il 30-40% in meno allo
Stato e, quindi, a noi! d)-riducendo del 70% il numero
dei deputati, dei senatori e dei consiglieri di Comuni,
provincie e Regioni, il cuneo fiscale si potrebbe ridurre di
3-4 punti!!! e)-vietando l'ingresso nel mare
territoriale nazionale alle navi senza bandiera (o
respingendo al mittente quelle con bandiera, ma cariche di
persone senza documenti) e, quindi, evitando di spendere
molti miliardi di Euro per "l'accoglienza",
l'assistenza ed il rimpatrio in aereo, il cuneo fiscale
potrebbe essere ridotto di 1-2 punti!!! f)-riducendo il
cuneo fiscale di 9-10 punti anche i nostri prodotti
sarebbero più competitivi in europa e nel Mondo!!
g)-riducendo la durata della giornata lavorativa, si
creerebbe tanto lavoro per i giovani che ora sono solo
fannulloni, drogati o sfruttatori di anziani genitori!!!
Mi fermo qui, ma quanto ci sarebbe ancora di "buon
senso" da somministrare ai palloni gonfiati a caccia di
lucrose poltrone e poltroncine!!! Ho detto la mia,
dite la vostra!!! Konrad
18 aprile 2006 0:00 - silvia
commerciante, ho cambiato domicilio, attenzione! non del
negozio ma di casa. Mi è arrivato conto da pagare alla
camera di commercio della mia città di euro 23 più marca
da bollo e fotocopie varie; il tutto x registrare il cambio
di residenza; ovviamente, alle mie proteste mi è stato
detto: è così, è la legge, che ci vuoi fare? Sono
indignata. Ho pagato. E quindi sono indignata pure
con me stessa x non avere avuto le "palle" di
ribellarmi saluti silvia
16 aprile 2006 0:00 - giuliano viola
eccoli i veri programmi di governo. Quello al quale Voi
fate riferimento,cioè la soppressione delle
corporazioni, è solo un esempio. Una cosa mi
preoccupa, l'esiguo numero di persone a conoscenza di
questo o peggio non si rendono conto che sono proprio quelle
persone alle quali molti dinoi, specie le persone di una
certa età fanno ancora i "salamelecchi". Primi
fra tutti i notai. per non parlare poi dei Marescialli dei
vari Corpi, Vigili, porta borse. sono pienamente daccordo
con voi. Giuliano
15 aprile 2006 0:00 - Livio Cesare Cantamesse
Perché, parlando di corporazioni, non si cita mai quella
più pericolosa per il cittadino e cioé la corporazione dei
magistrati. Grazie.
15 aprile 2006 0:00 - Corrado Lemme
E' mostruoso che ancora nel terzo millennio esista e
sia "legale" un obbligo di servirsi di un
"tecnico" e tale tecnico abbia la facoltà di
imporre una sua tariffa minima inderogabile, insomma, una
specie di tassa obbligatoria. a)-L'autenticazione
delle firme alle scritture private potrebbe farla qualsiasi
ufficio Comunale o Giudiziario (es. Giudice di Pace), mentre
un notaio pretende milioni di vecchie lirette; b)-molti
cittadini (specialmente davanti al Giudice di Pace,
potrebbero difendersi ed agire da soli e meglio
dell'avvocato imposto dalla legge, risparmiando milioni
e velocizzando i procedimenti! Non è vero che Voi
(Associazioni) fate gli interessi dei consumatori, infatti
nessuno si batte (con chiarezza e veemenza) per queste cose
e nessuno promuove una legge ABROGATIVA! Vox clamans
in deserto!