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5 luglio 2006 0:00 - Lucio Musto
Congratulazioni, dott. Murrone

Congratulazione perché in un forum così prevalentemente escrementifero, popolato più che altro da coprologi, sporcaccioni e sessuofili assatanati, lei ha il coraggio di proporre un argomento di discussione serio, anche se a mio avviso (mi perdoni la presunzione) alquanto fragile.

Il perché delle corporazioni, il perché della loro pervicace vitalità. Questa la materia su cui lei ci invita a discorrere: non è cosa da poco!
Particolarmente sbilanciata mi sembra la sua analisi sul significato stesso di corporazione, pesantemente inquinato dallo sgradevole ricordo delle corporazioni del ventennio fascista o meglio, dal degrado in cui la storia, naturalmente scritta dai vincitori, ci racconta che fossero cadute le corporazioni negli ultimi anni del deprecato “ventennio”.

Il “Ferdinando Palazzi”, solo di qualche anno più vecchio del “De Mauro”, ed altrettanto prestigioso, definisce la “Corporazione” più o meno come dice lei, solo che nell’ultima accezione se ne discosta affermando: “Organo statale centrale che riunisce, per ogni ramo della produzione, i datori di lavoro ed i lavoratori, al fine di ottenere il giusto e disciplinato regolamento degli opposti interessi”

Il “Rigutini e Fanfani” (la mia edizione è del 1893) invece recita testualmente: “Compagnia di più persone le quali vivono sotto una regola e con statuti comuni per quanto riguarda il loro istituto di vita e la loro professione”.

L’attualissimo sia pur scolare “Zingarelli 2006”, ne dà invece una doppia accezione. La principale, quella attuale, dice essere la corporazione una “Associazione professionale o di mestiere rivolta alla tutela degli interessi degli associati ed alla regolamentazione della professione in tutti i suoi aspetti”.

Il bizzarro “Devoto Oli” invece non ne prevede affatto un significato attuale, ma si riferisce sia a quella medioevale, sia a quella fascista, come a fenomeni confinati in una storia lontana.

Infine, cercando su internet (ed ormai nessuno di noi osa defilarsi da questa fonte), si scopre come al solito di tutto e di più, ma (mi pare) non cose molto differenti da quelle dette nei nostri dizionari. Sostanzialmente cioè: o si parla di corporazioni in senso stretto, e ci riferisce a quelle storiche, romane, medioevali, fasciste, che ormai non esistono più, o se ne parla in senso lato e simbolico, usando per traslato il termine a voler indicare le associazioni di categorie gli albi professionali i club privati, false cooperative edilizie o squadre di calcio tipo la nazionale cantanti o quella dei netturbini.

Una volta di più quindi, per parlar chiaro occorre mettersi d’accordo sul significato da attribuire ai termini che intendiamo usare.
Ma non mi basterebbe ancora, per approfondire.
Il suo “Editoriale avvertenze” è un tema che lei propone per parlarne o uno scritto di quelli titolati con nomi diversi da alcuni “onorevoli” e “funzionari”, quindi posti sul forum ed abbandonati, senza dibattito, senza precisazioni e spiegazioni, senza la soddisfazione di una risposta, ancorché sollecitata?
Perché in questo caso, non mi sforzerò a scrivere una riga di commento al suo esploit.

Distintamente

Lucio Musto 5 luglio 2006 parole 481
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4 luglio 2006 0:00 - blaster
parlando di corporazioni, la più protetta è quella dei politici! di qualunque partito siano hanno stipendi allucinanti, pensioni faraoniche, privilegi invidiabili, fanno leggi atte a favorire sè stessi e i loro amici parassiti, guardano solo i loro interessi e poi vengono anche a fare i moralisti... pfff che schifo
4 luglio 2006 0:00 - Zeno
I provvedimenti di Bersani sono una buona partenza. Speriamo che il Governo regga alle pressioni.
19 aprile 2006 0:00 - Corrado Lemme
E' ora di liberarsi di tutte le angherìe e di tutti i balzelli medioevali:
a)-l'autenticazione delle scritture private la possono fare gli uffici comunali o i Giudici di pace, più o meno GRATIS;
b)-eliminando l'obbligo dell'avvocato, le cause sarebbero molto più veloci (è vero che gli avvocati chiedono continui rinvii perchè guadagnano bene anche .... con questi?) ed avrebbero un costo quasi pari a zero!
c)-eliminando i farmacisti e facendo scrivere le ricette ai medici con il computer, le medicine costerebbero il 30-40% in meno allo Stato e, quindi, a noi!
d)-riducendo del 70% il numero dei deputati, dei senatori e dei consiglieri di Comuni, provincie e Regioni, il cuneo fiscale si potrebbe ridurre di 3-4 punti!!!
e)-vietando l'ingresso nel mare territoriale nazionale alle navi senza bandiera (o respingendo al mittente quelle con bandiera, ma cariche di persone senza documenti) e, quindi, evitando di spendere molti miliardi di Euro per "l'accoglienza", l'assistenza ed il rimpatrio in aereo, il cuneo fiscale potrebbe essere ridotto di 1-2 punti!!!
f)-riducendo il cuneo fiscale di 9-10 punti anche i nostri prodotti sarebbero più competitivi in europa e nel Mondo!!
g)-riducendo la durata della giornata lavorativa, si creerebbe tanto lavoro per i giovani che ora sono solo fannulloni, drogati o sfruttatori di anziani genitori!!!
Mi fermo qui, ma quanto ci sarebbe ancora di "buon senso" da somministrare ai palloni gonfiati a caccia di lucrose poltrone e poltroncine!!!
Ho detto la mia, dite la vostra!!!
Konrad
18 aprile 2006 0:00 - silvia
commerciante, ho cambiato domicilio, attenzione! non del negozio ma di casa.
Mi è arrivato conto da pagare alla camera di commercio della mia città di euro 23 più marca da bollo e fotocopie varie; il tutto x registrare il cambio di residenza; ovviamente, alle mie proteste mi è stato detto: è così, è la legge, che ci vuoi fare?
Sono indignata.
Ho pagato.
E quindi sono indignata pure con me stessa x non avere avuto le "palle" di ribellarmi
saluti
silvia
16 aprile 2006 0:00 - giuliano viola
eccoli i veri programmi di governo.
Quello al quale Voi fate riferimento,cioè
la soppressione delle corporazioni, è solo un esempio.
Una cosa mi preoccupa, l'esiguo numero di persone a conoscenza di questo o peggio non si rendono conto che sono proprio quelle persone alle quali molti dinoi, specie le persone di una certa età fanno ancora i "salamelecchi". Primi fra tutti i notai. per non parlare poi dei Marescialli dei vari Corpi, Vigili, porta borse. sono pienamente daccordo con voi. Giuliano
15 aprile 2006 0:00 - Livio Cesare Cantamesse
Perché, parlando di corporazioni, non si cita mai quella più pericolosa per il cittadino e cioé la corporazione dei magistrati.
Grazie.
15 aprile 2006 0:00 - Corrado Lemme
E' mostruoso che ancora nel terzo millennio esista e sia "legale" un obbligo di servirsi di un "tecnico" e tale tecnico abbia la facoltà di imporre una sua tariffa minima inderogabile, insomma, una specie di tassa obbligatoria.
a)-L'autenticazione delle firme alle scritture private potrebbe farla qualsiasi ufficio Comunale o Giudiziario (es. Giudice di Pace), mentre un notaio pretende milioni di vecchie lirette;
b)-molti cittadini (specialmente davanti al Giudice di Pace, potrebbero difendersi ed agire da soli e meglio dell'avvocato imposto dalla legge, risparmiando milioni e velocizzando i procedimenti!
Non è vero che Voi (Associazioni) fate gli interessi dei consumatori, infatti nessuno si batte (con chiarezza e veemenza) per queste cose e nessuno promuove una legge ABROGATIVA!
Vox clamans in deserto!
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