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Aduc – Osservatorio Firenze. Citta’ intasata? Manca un piano? Non ammazziamoci, please
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Comunicato di Vincenzo Donvito
21 settembre 2017 13:05
 
 Ripartite le scuole pubbliche, tornato il clima autunnale, piu’ persone usano automobili e mezzi pubblici… e la citta’ esplode. Fra qualche giorno esplodera’ di piu’ perche’ ulteriori cantieri di lungo termine, oltre a quelli della tramvia, saranno aperti. Leggiamo che il Sindaco Dario Nardella paventa provvedimenti tampone tipo ztl anche domenicale in zona stazione SMN, con una filosofia che chiameremo “vedremo, vedremo”. Vedremo? Poveri noi cittadini urbani, ciclisti, pedoni, studenti, utenti dei servizi pubblici, lavoratori, pendolari, turisti, etc. Poveri noi sudditi di una politica che viene fatta a singhiozzo, senza organicita’, rincorrendo le urgenze e non prevedendole ed evitandole con apposite alternative.
Non ce ne voglia Dario Nardella. Siccome siamo conviti che il nostro Sindaco sia intelligente, ravveduto, posato, tendenzialmente capace.. che cosa gli e’ successo? Perche’ non vede che e’ in corso un disastro e che se insiste a non vederlo e a rincorrere le urgenze solo paventando provvedimenti tampone, fara’ piu’ male a tutti coloro che usano Firenze e la sua citta’ metropolitana? Non capiamo. Apparteniamo a quel filone di urbani e utenti che si fanno opinioni e osservano in base alla piu’ banale delle operazioni matematiche: 2+2=4. Ma quello che sta accadendo nella NOSTRA citta’, invece, ci sta facendo sballare tutto.
E’ il momento di mettere un punto fermo. Probabilmente impopolare per alcune categorie di utenti e amministrati che -purtroppo- spesso ragionano come se le proprie tasche e le proprie esigenze fossero quelle della citta’. Ogni decisione ha le sue ricadute impopolari. Altrimenti succede che 2+2 non faccia piu’ 4 ma 3. Il punto fermo, visti i danni gia’ in corso da tempo per -a nostro avviso- scelte sbagliate *, e’ quello di una riduzione del danno, cioe’ farsi meno male in attesa che le scelte sbagliate siano assorbite. Quindi, quello che c’e’ rimane, ma fermiamoci sul mettere in cantiere altre cose. E intanto, siccome l’esistente ci sta facendo molto male, dire “vedremo, vedremo” serve solo a peggiorare il tutto. Quindi: chiudere tutto il possibile e anche di piu’. SUBITO! Dare fiato e spazio ai mezzi pubblici. Fare orecchie da mercante a quelli che sembra muoiano se non arrivano con l’auto privata sotto casa o davanti al negozio. Decuplicare le licenze di taxi e calmierare i prezzi delle corse al basso. Deregolamentare tutto cio’ che possa essere considerato -in genere solo dai taxisti- mezzo di pubblica mobilita’ (NCC, riscio’, etc).
Idee pazze e impossibili? Siamo in guerra. Chiediamo solo provvedimenti urgenti da riconsiderare quando i primi nuovi tam si muoveranno sui binari. Ma non ammazziamoci, please **

* era proprio necessario avviare la rimodellazione della mobilita’ urbana (tramvia e non solo) tutta nello stesso momento? Non era meglio una gradualita’? Lo scriviamo da persone favorevoli alla tramvia.
** in onore della internazionalita’ della NOSTRA citta’.
 
 
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