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Aduc-Osservatorio Lecce. Apertura festiva dei negozi: piu' liberta' e meno corporazioni
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Comunicato di Alessandro Gallucci
1 aprile 2010 13:45
 
 L’incredibile scambio di opinioni che si e’ scatenato, negli ultimi giorni, attorno all’apertura dei negozi nel giorno di Pasquetta da’, purtroppo, l’idea della confusione che regna sovrana nella maggior parte degli ambienti istituzionali.
Leggi regionali scritte male e applicate peggio, arroccamento su posizioni corporative e appelli alle coscienze: non manca nulla!
Lo abbiamo detto piu’ volte: la legge Bersani (n. 114/98) nell’ottica di un incremento dei consumi e di una maggiore liberalizzazione delle attivita’ economiche, incentiva la deregolamentazione nell’orario di apertura dei negozi. La Regione Puglia (legge n. 11/03), cosi' come altre Regioni -ce lo dice l’Antitrust- viola la legge! (1). Lo stato di diritto, ossia la liberta’ di iniziativa del singolo, viene subordinato ad interessi collettivi dei quali si fatica a capire titolare e logica.
La conseguenza, come al solito, e’ che a rimetterci e’ sempre il consumatore, continuamente schiacciato dalle logiche schizofreniche – corporative della varie asso/conf/sind ecc.
In questo caso, pero’, la situazione e’ chiara. Il lunedi’ di Pasqua non v’e’ nessun divieto. Non si capisce il perche’, quindi, di questa levata di scudi! Nel rispetto delle regole, chi decide di lavorare deve sentirsi libero di farlo e non essere oppresso dalle ingerenze delle varie corporazioni di turno: sia rispettata la legalita'.

(1) Paragrafo 384 dell'Indagine conoscitiva sulla distribuzione agroalimentare IC28: "hanno adottato indirizzi per l'insediamento delle attivita' commerciali e criteri di programmazione urbanistica che hanno di fatto prodotto una cristallizzazione degli assetti concorrenziali esistenti, non coerente con lo spirito della riforma".
 
 
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