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Aeroporto Firenze. Illusioni e novelle degli stenti. Futuro al buio?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
12 settembre 2017 13:53
 
 “La commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale del ministero, gia’ lo scorso dicembre, nella valutazione del masterplan di Peretola (sviluppo 2014-2029) ha previsto 142 prescrizioni: l’elenco dei vincoli comincia con la costituzione dell’Osservatorio ambientale che sara’ composto dai ministeri dell’Ambiente, dei Beni Culturali, delle Infrastrutture, poi Regione, Arpat, Comuni di Firenze, Sesto e Campi, Enac e Toscana Aeroporti. Tra le prescrizioni, al capitolo di rischio incidente aereo, la commissione ha reso indispensabile la redazione di uno studio da parte di un soggetto pubblico, terzo, che abbia esperienza in materia”.
Cosi’ l’occhiello di un articolo di un quotidiano fiorentino (1) che, con molta enfasi, ci informa che la VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dell’aeroporto di Firenze, arrivera’ entro fine anno, sara’ adeguata all’attuale normativa e inattaccabile. E viene prospettato un avvio dei lavori della nuova pista per l’estate 2018.
Ce lo auguriamo perche’, anche se auspichiamo altre soluzioni (2), questa sarebbe comunque una soluzione che, a fronte dello stagnamento della situazione da anni ed anni, porterebbe comunque un vantaggio -nel rispetto, pare, dei criteri di salvaguardia ambientale- al cronico problema di un adeguata mobilita’ aerea da e per Firenze.
Ma abbiamo dei dubbi su tanto ottimismo. “142 prescrizioni”!!! A partire dall’Osservatorio ambientale, composto da amministrazioni comunali (Sesto F.no) che hanno gia’ deciso di piantare alberi proprio li’ dove dovrebbe sorgere la nuova pista… Non siamo qui per fare un discorso tecnicamente preciso, ma per esternare, da associazione di utenti e consumatori, i nostri dubbi sulla realizzazione in se’ e sui tempi prospettati. Non abbiamo nessuna voglia di fare l’uccello del malaugurio, ma non possiamo far finta di non vivere in questo Paese, in questa Regione, in questa area metropolitana e in questa citta’. Non solo, ma l’elenco di tutti coloro che dovrebbero contribuire a delineare tutto quello che andrebbe fatto per la realizzazione, ci fa “accapponare la pelle” e, per l’ennesima volta, sognare una semplificazione amministrativa dove, per esempio, la citta’ metropolitana sia vera e non finta come oggi, e possa decidere senza rimandi a tizio o caio. Si’, lo sappiamo, la democrazia non puo’ che essere faticosa, ma allo stato dei fatti crediamo che parlare di democrazia sia azzardato, perche’ siamo piu’ che altro di fronte a burocrazia immobilizzante. Soprattutto perche’ -e qui rispunta la nostra opzione per un aeroporto all’altezza della citta’- si sta pedissequamente andando incontro ad una soluzione che non potra’ non suscitare le forti contestazioni (ampiamente preannunciate) da parte di alcuni che fanno parte del gruppo di coloro che dovranno decidere.
Siamo protagonisti e reduci -freschi, freschi (Livorno e non solo)- dalle conseguenze delle dissennate politiche ambientali, infrastrutturali e non-decisioniste di tutte le nostre amministrazioni (a livello mondiale). Sappiamo che le infrastrutture non sono all’altezza delle mutate e -allo stato- incontrollabili mutazioni climatiche. E perseveriamo in un’impresa del genere? Gli aggiornamenti di cui si parla in questa nuova VIA, sono tali al 12 settembre? Ne dubitiamo fortemente e, per questo, non ci stupiremmo se l’entusiasmo mostrato per i lavori della pista che dovrebbero partire l’estate del 2018, sara’ solo un plof.
Cosa vogliamo dire? Che “la gatta frettolosa fece i gattini ciechi”, soprattutto perche’ la fretta cattiva consigliera si basa solo un’ipotesi, la pista parallela all’autostrada. Sulla cui tenuta infrastrutturale ed ambientale, proprio per gli sconvolgimenti in corso, temiamo non sia stata proprio pensata alla bisogna…. E allora, perche’ Pisa e’ lontana?

1 – La Nazione, ma anche altri quotidiani locali ne hanno dato notizia.
2 – declassamento Firenze ad “aeroclub”, potenziamento Pisa e collegamento ferroviario da Firenze in max 20-30 minuti, molto meno di un qualunque grande aeroporto di una qualunque citta’ del mondo.
 
 
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