Siamo abituati a sentire parlare di “operazione bis” rispetto alle promozioni effettuate da una nota catena di supermercati. Lo Stato con il suo braccio esattoriale pare l’abbia presa ad esempio per vessare, ulteriormente, i cittadini. Il fatto che ha portato a questa valutazione potrebbe apparire normale ma non lo è; eccolo qui. L'agenzia delle entrate di Lecce invia un avviso di liquidazione del tributo (imposta di registro) riguardante un decreto ingiuntivo per il pagamento di oneri condominiali. Fin qui nulla di strano. Il problema sta nel fatto che la liquidazione non è di € 168,00 (misura del tributo dovuta all’epoca del deposito del decreto d’ingiunzione) ma il doppio. La cosa non quadra ed il contribuente chiede spiegazioni ai funzionari dell’ufficio locale. L’ente risponde che è tutto nella norma perché non va tassato solamente il decreto ma anche il verbale di assemblea sul quale si fonda; dicono dall’agenzia che è una “registrazione per enunciazione di atto non registrato”. Si tratta del primo caso in cui ci troviamo di fronte ad una motivazione del genere e, soprattutto, carte alla mano ed a legge invariata ci sembra una netta inversione di tendenza dell’agenzia delle entrate di Lecce rispetto al passato. Noi riteniamo che l’agenzia, nel migliore dei casi, stia sbagliando perché “la registrazione per enunciazione di atto non registrato” (che dovrebbe riguardare questo caso) non riguarda questo caso; vista la pervicacia dell’ente nel sostenere la sua posizione azioneremo tutti gli strumenti utili a tutela dei diritti degli utenti. Invitiamo gli utenti che dovessero trovarsi nella stessa situazione a fare altrettanto ed a non cedere alla pretesa vessatoria.