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Alitalia e offerte. Come la compagnia di bandiera specula sulle tragedie e non rispetta i propri impegni
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Comunicato di Vincenzo Donvito
3 luglio 2010 12:51
 
 Nelle discussioni al bar si dice, in lessico gentile, “faccia di tolla”. E' quella dell'offerta di Alitalia lanciata in questi giorni per catturare piu' clienti al proprio servizio. Dice la nostra compagnia di bandiera: sei hai avuto dei disservizi durante il blocco e i ritardi dei voli a causa del vulcano islandese, anche se non hai volato con noi, presentando copia del biglietto aereo o della carta d'imbarco dell'epoca, oggi ti offriamo uno sconto di 10 euro per i voli nazionali e di 20 euro per quelli internazionali. Che bravi questi di Alitalia? Diciamo che sono “marpioni” che speculano sulle tragedie di quei giorni.
E fin qui ognuno si fa l'opinione che crede, perche' il “marpionismo” e' una delle componenti del business economico anche se Alitalia lo fa coi soldi dei contribuenti italiani e sotto l'egida di compagnia di bandiera... bella bandiera per il nostro Paese, il vettore “marpione”.
Ma la vicenda diventa antipatica e preoccupante se prendiamo in considerazione che ci risulta che non pochi di coloro che hanno avuto problemi con Alitalia nei giorni del vulcano, stanno ancora aspettando i rimborsi... e di tempo ne e' passato.
Non solo, ma crediamo che sia tipico della politica di corto respiro del nostro vettore di bandiera, politica che in sostanza conduce a perdite economiche che puntualmente vengono ripianate dai governi di turno. Alitalia crede che i soldi “regalati” con questa promozione siano investiti per fruttare ben oltre il costo vivo: si acquisiscono nuovi clienti (l'offerta e' rivolta anche ai danneggiati da altri vettori) e si lancia l'immagine buonista della compagnia. Ma siamo sicuri che le nuove acquisizioni e il buonismo di immagine abbiano un valore economico maggiore rispetto a tutti coloro che, lasciati a terra da Alitalia, stanno ancora aspettando il rimborso o se lo sono visti negare con pretesti? Noi crediamo che soddisfazione e fidelizzazione dei propri clienti siano la base di un'azienda, a maggior ragione quando la stessa e' a capitale pubblico... ma siamo degli illusi perche' Alitalia si muove su un filone diverso da quello del business di mercato o del business di Stato: il loro credo e' “nella privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite” come Fiat e non solo ha insegnato nei secoli. Questa volta, oltre alla abituale sfrontatezza, c'e' anche la palese arroganza che, pur nella evidenza del loro “marpionismo”, non li fa riflettere neanche un secondino. E noi paghiamo...
 
 
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