Roma, 14 Ottobre 2005. Occorre dire basta all'allarmismo che sta imperando nei media. Per l'influenza aviaria sono morte 60 persone su 1,8 miliardi di popolazione nei Paesi interessati (Cambogia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Indonesia, Laos, Pakistan, Thailandia, Vietnam) dal 2003, cioe' in due anni, il che significa che in un anno sono morte 30 persone. In percentuale, sulla popolazione interessata, fa lo 0,000002% all'anno !!! In Italia i morti per la tradizionale influenza (non aviaria) sono circa 1.000 all'anno (molte di piu' delle 30 dovute all'aviaria in Asia), che interessano per il 91% una popolazione al disopra dei 65 anni. Se le condizioni igienico-sanitarie dei Paesi asiatici sono precarie vuol dire che l'influenza aviaria ha maggiori possibilita' di trasmissione ma questo non e' vero per i Paesi occidentali. E' vero che l'influenza aviaria puo' arrivare in Europa (1) ma questo non vuol dire che siamo a rischio pandemia ne' che i morti saranno milioni. Tutto questo allarmismo sollecita una domanda: a quanto ammonta il giro di affari del vaccino? La popolazione europea e' di 453 milioni di abitanti che a 9 euro circa a vaccino fa circa 4 miliardi di euro (7,7 mila miliardi delle vecchie lire). Gli antivirali costano di piu', circa 31 euro, che moltiplicato per la popolazione europea fa qualcosa come 14 miliardi circa di euro (28 mila miliardi circa di lire).
Bell'affare!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
(1) Si veda scheda di approfondimento:
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