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CODICE DELLA STRADA. LE CONFERME DELLE ASSURDITA' VESSATORIE CHE SPINGONO ALLA VIOLAZIONE DELLE LEGGI
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Comunicato 
19 agosto 2003 0:00
 

Firenze, 19 Agosto 2003. Sulle auto aziendali avevamo gia' fatto rilevare una norma assurda tra quelle nuove del codice della strada. Cioe' quella che, nel caso di infrazione commessa da un'automobile intestata ad un'azienda o simile che non fosse stata notificata al momento ma successivamente per posta, in caso ci fossero dei punti da levare alla patente, la norma prevede che in mancanza di dichiarazione dell'amministratore dell'azienda su chi fosse stato alla guida, i punti fossero levati allo stesso amministratore. E avevamo rilevato come, nel caso di un amministratore non patentato, che i punti non sarebbero stati levati ad alcuno. Il caso portato ad esempio era proprio quello dell'Aduc, che ha un'automobile intestata all'associazione, ma il suo rappresentante legale -lo scrivente- non e' dotato di patente di guida per sua scelta.
La questione era rimasta li', in attesa di una qualche interpretazione da parte del ministero degli Interni. Che e' arrivata lo scorso 12 agosto, da parte del dipartimento della pubblica sicurezza, con la circolare n.00/A1/44248/109/16/1: si prevede l'obbligo della comunicazione dei dati del trasgressore e, in caso contrario, i punti che dovrebbero essere levati raddoppiano.
Il concetto e' chiaro: c'e' l'obbligo di denuncia (qualcuno l'ha chiamata "delazione obbligatoria"), ma di cosa se uno non ne e' al corrente? E' un delitto non sapere qualcosa, oppure l'ignorare in generale e' stato trasformato come l'ignoranza di fronte alla legge?
Inoltre -come nel caso dell'Aduc- se il legale rappresentante non e' patentato la circolare ha previsto la possibilita' che questi nomini un delegato. La possibilita' e non l'obbligo. Quindi se da una parte si autorizza la nomina di uomini di paglia su cui scaricare i punti da levare alla patente (anziani che hanno la patente e non guidano piu' hanno trovato una buona fonte di introito economico), dall'altra, se questa possibilita' non viene esercitata, cosa succede? Ovviamente aspettiamo, nella piu' sana tradizione della burocrazia del Belpaese, la circolare interpretativa della stessa circolare interpretativa (..e chissa' se non ce ne sara' bisogno di un'altra). Nel frattempo possiamo ipotizzare che verra' istituita una piu' generica patente di cittadino, da cui verranno levati questi benedetti punti (chissa' se per recuperare i punti si dovra' rifare l'esame di terza media ..), comunque per un'infrazione .. che non si e' commessa, avendo invece commesso il reato di essere il rappresentate legale di un'azienda che ha osato acquistare un'automobile.
La questione, anche se l'abbiamo messa un po' sull'assurdo, e' tutt'altro che assurda, ma e' la realta' con cui i nostri governanti ci fanno cimentare. E' questo un buon metodo perche' il rispetto della legge e delle norme sia un atto spontaneo da parte dell'amministrato? Chissa' se chi ci governa si e' posto mai questa domanda. A noi sembra di no.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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