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Contro il Parlamento dei nominati dal potere. Non mollare!
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Comunicato di Vincenzo Donvito
26 maggio 2012 13:27
 
 E' ormai evidente che la tanto decantata riforma del sistema elettorale non si fara' e il rinnovo del Parlamento -anticipato od ordinario che sia- si fara' con l'attuale legge, quella che uno dei suoi stessi proponenti (l'ex-ministro leghista Roberto Calderoli) ha chiamato il porcellum: i capi dei partiti (quelli che si sono confermati l'altro giorno il finanziamento pubblico a se stessi) decidono chi deve essere messo in lista (talvolta con primarie in cui vince chi riesce a meglio organizzare e comprare i voti) e fanno elenchi in cui gli eletti risultano dalla gerarchia numerica in cui sono collocati (il primo e' sicuro, l'ultimo impossibile); ovviamente questa gerarchia non risponde agli elettori ma a chi li ha fatti eleggere; avremo quindi un Parlamento come quello attuale, con mediamente deputati di qualita' pessima, rappresentativo dei capi di partito e non degli elettori, a cui e' stato consentito solo di scegliere il partito (e quindi sempre meno votano).
Noi, che siamo dei sognatori, vorremmo un sistema elettorale uninominale come in Usa (ogni piccolo collegio ha il suo rappresentante che vince sugli sfidanti, e quindi rappresenta gli elettori di quel collegio all'interno delle istituzioni, gli sfidanti a casa e basta). Ma siamo per l'appunto dei sognatori perche', quand'anche qualche influsso stellare facesse modificare l'attuale legge elettorale, garantito che sara' solo per favorire gli attuali partiti e l'attuale sistema di potere, non certo per portare in Parlamento i rappresentanti scelti dagli elettori in forma diretta.
Perche' Aduc si occupa di questo? Perche' se in Parlamento continueranno a sedere i padroni dei partiti, delle banche e dell'economia, l'imposta/canone della Rai, per esempio, non verra' mai abolita, cosi' come tutti i gestori di telefonia continueranno a rubare i nostri soldi, mentre Trenitalia continuera' a consentire la concorrenza sui binari solo a chi fa il gioco del proprio monopolio (con conseguenti prezzi e servizi pendolari da incubo), e l'Enel e l'Eni faranno finta di fare concorrenza, ed Equitalia continuera' a comportarsi come un bandito, i Sindaci continueranno impunemente a mettere autovelox illegali fottendosene della sicurezza stradale, sempre i Comuni continueranno a rubare i soldi ai ricoverati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, la Giustizia continuera' ad essere ridicola per tempi e modi e le carceri saranno sempre piu' stracolme di disgraziati, etc etc.
Nell'attuale contesto e assetto parlamentare manca proprio una minima possibilita' di riforme radicali, che possano risolvere le anomalie ataviche del nostro sistema corrotto e corruttore. Ci vorrebbe una rivoluzione a 360 gradi che mandi a casa tutti i responsabili. E questo e' impossibile allo stato. La situazione della riforma della legge elettorale e' solo una delle tante alla base del marcio.

Certamente saremo in prima linea quando e se verranno lanciate iniziative sul nostro sogno di riforma elettorale e sugli altri sogni di un Paese che rispetti gli amministrati e funzioni senza rubare. Ma non ci facciamo grandi illusioni. Tanti sono stati i tentativi in passato e abbiamo visto, anche direttamente, stuoli di persone che da oneste si sono adeguate e sono diventate disoneste e ladre (soprattutto di verita'), confermando e legittimando gli attuali padroni dei partiti e del Parlamento perche' continuino a fare cio' che credono. L'importante e' non-mollare, sopravvivere alle vessazioni e ai furti, costruire con chi e' disponibile, a partire dalle teste di coloro che domani potrebbero amministrarci non come quelli di oggi.
 
 
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