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Coronavirus e rimborso viaggi. Ecco i risultati dei disonesti operatori turistici, che fregano anche chi aiuta a salvare vite
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Comunicato di Redazione
19 aprile 2020 16:16
 
  Per la conversione in legge del decreto “Cura Italia”, il Senato ha già deciso, in disprezzo delle leggi nazionali e comunitarie, di fregare i viaggiatori che devono essere rimborsati per non aver fruito di un servizio annullato dagli organizzatori: chi ha già acquistato o acquista entro il 30 settembre 2020 potrà avere rimborsi solo con voucher. Che nella maggior parte dei casi sarà un finanziamento (“patrimonialina selettiva”) agli operatori del settore, visto che buona parte delle persone più che pensare a vacanze in questo e nei prossimi periodi, dovrà pensare a risparmiare per mangiare e pagare le utenze per non restare senza luce, acqua, gas e tlc.
In attesa che la conversione in legge venga approvata anche dalla Camera (difficile che non lo sarà visto che nessun deputato ha mostrato interesse a non violare la legge e visto che le approvazioni vanno avanti con la fiducia al governo)… in attesa, comunque le norme emergenziali in vigore stabiliscono che se ad annullare è l’organizzatore del viaggio, è il viaggiatore che decide se riavere soldi o voucher. Ma come sta accadendo da settimane, tutti gli operatori turisti disonesti (e sono tanti) anche quando annullano loro, citando a sproposito la legge, impongono solo il voucher.

Noi crediamo che il legislatore e il governo non si rendano conto di qualche danno economico, giuridico ed istituzionale stanno avallando. E quando se ne rendono conto non sono altro che complici di questi operatori turistici disonesti, a partire dalle loro associazioni di categoria che invitano i loro aderenti a violare la legge.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, tra le centinaia di lettere che riceviamo, oggi ne abbiamo estrapolata una significativa perché riguarda il furto di soldi operato nei confronti di un giovane infermiere che dal sud era andato in Lombardia per aiutare nell’emergenza sanitaria e, tornando a casa, si è visto mettere le mani in tasca fraudolentemente

Questo il testo della lettera
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Buongiorno, volevo esporvi questo quesito che mi ha lasciato alquanto allibito visto che:
-mio figlio prenota da Cremona una corsa per scendere in Puglia circa quattro gg. fa visto che finiva il mese di lavoro presso Ospedale di Cremona, in aiuto per emergenza covid visto che è infermiere.
-all'atto della prenotazione veniva rassicurato che in caso di cancellazione sarebbe stato avvisato tempestivamente.
-stamani, mentre vi scrivo, ha chiamato mio figlio per sincerarsi che la corsa non fosse stata soppressa e con suo stupore gli veniva comunicato che il bus non partiva più.
-come rimborso gli hanno generato un voucher (che non sarà mai utilizzato) di 34 euro.
Ora voglio capire se ci sono gli estremi per richiedere danni aggiuntivi oltre al rimborso in denaro del biglietto, perchè mio figlio adesso per scendere deve andare da Cremona a Pisa con tre cambi treno e poi domani prendere il Pisa-Roma_Lecce per giungere a casa. Tragitto che si impone per prendere le coincidenze in questo periodo di caos trasporti e che impone anche pernottamento fuori sede, ecc.ecc..
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie di esistere.

Risposta di Aduc
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Flixbus ha sospeso tutto il suo servizio anche nazionale, quindi o suo figlio è stato raggirato da chi gli ha venduto il servizio o lo ha comprato prima della sospensione e non ci sono state sufficienti informazioni fra le parti. Nel primo caso è più probabile che la pretesa dei danni abbia un qualche risultato, mentre nel secondo va verificato cosa è accaduto.
Rispetto al voucher, Flixbus sta violando la stessa legge a cui dice di riferirsi. Almeno stante l'attuale normativa che, non si può escludere che, nella fase di conversione in legge possa essere modificata, in bene o in male nei confronti dei viaggiatori (noi temiamo in male...).
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
 
 
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