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Elezioni 2018. Vaccinazioni, morbillo e le falsità dannose di Salvini e Di Maio
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Comunicato di Primo Mastrantoni
19 gennaio 2018 14:03
 
 I casi di morbillo nel 2017, in Italia, sono stati 4.985; la copertura è dell'84%, insufficiente a garantire l'immunità di gregge che dovrebbe raggiungere il valore del 95%.

Questi i dati di pochi giorni fa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’agenzia della Ue che si occupa della sorveglianza delle malattie infettive in Europa.
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus, è molto contagiosa, causa principalmente un’eruzione cutanea, ma può dare luogo a complicazioni quali l'otite, la laringite, la diarrea, la cecità, la polmonite, l'encefalite e la morte.

Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega), che si candidano a governare l'Italia, non sono informati (o fanno finta di non saperlo), della pericolosità della malattia e ignorano (o fanno finta di ignorare) che la percentuale dei vaccinati, nel nostro Paese, è pericolosamente bassa e non basta la "raccomandazione" a farla, occorre l'obbligo.

Sulle vaccinazioni leggiamo le ultime dichiarazioni del candidato Di Maio, il quale ne propone l'obbligatorietà come nel resto d'Europa. Dove prenda queste notizie false non è dato di sapere perché in Europa il numero di vaccinazioni obbligatorie varia da Paese a Paese. Il candidato Di Maio suggerisce 4 vaccinazioni obbligatorie, da aumentare in caso di epidemia. Purtroppo, in caso di epidemia le vaccinazioni non servono, perché sono preventive e non curative.

Insomma, questi candidati giocano, per motivi elettorali, sulla salute e sulla pelle delle persone.
Evitiamoli. 
 
 
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