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EURO:TREMONTI SPARA. IL CASO ENEL
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Comunicato 
7 novembre 2003 0:00
 

Roma, 7 novembre 2003. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e' tornato ieri nel corso di una trasmissione radiofonica ad accusare la moneta europea, che ha avuto "un impatto bestiale sull'inflazione" e a riproporre la banconota da 1 euro. Della tardivita' della proposta di stampare banconote invece che coniare monete abbiamo gia' detto, vorremmo solo ricordare che quando fu introdotta la valuta europea il ministro era gia'.... ministro da qualche mese e avrebbe potuto fare qualcosa prima, ora e' un po' tardi. Quanto all'impatto sull'inflazione dell'euro, vogliamo, di nuovo, ricordare al ministro che l'Ocse la pensa diversamente cosi' come la pensa in maniera opposta il Cnel, che in un recente convegno ha sostenuto che dare la colpa all'euro degli aumenti e' "una tesi giornalistica" e si parla di euro di carta invece "il Governo dovrebbe accelerare la liberalizzazione dei mercati, sia quelli a rete (elettricita', gas, acqua, comunicazioni, trasporti) che quelli privati".
A proposito di liberalizzazione, anomala appare la vendita del 6.59% di Enel ai privati senza passare attraverso il mercato, cioe' la borsa. Insomma si e' privatizzato "privatamente" un pacchetto di azioni pubbliche. Mah!!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
 
 
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