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FARMACI SFUSI. GRAZIE A STRISCIA LA NOTIZIA ABBIAMO APPRESO LE INFONDATE MOTIVAZIONI DELLA MAGGIORANZA CONTRO LA VENDITA DI FARMACI SFUSI E CONTRO IL RISPARMIO DI 400 MILIONI DI EURO DA PARTE DELLO STATO
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Comunicato 
25 ottobre 2006 0:00
 

Firenze, 25 Ottobre 2006. Ieri sera, 24 ottobre, e' andato in onda un servizio di "Striscia la Notizia" nel quale abbiamo finalmente appreso le motivazioni per cui l'on. Leopoldo Di Girolamo, relatore di maggioranza nella commissione Affari Sociali della Camera, ha dato parere negativo (senza motivarlo) ad un emendamento per la vendita dei farmaci sfusi e per far risparmiare 400 milioni di euro allo Stato; emendamento presentato, in accordo con noi, dall'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno (clicca qui), gruppo politico che, siccome fa parte della medesima maggioranza dell'on. Di Girolamo (Ulivo/Unione), si presuppone non l'abbia fatto con intento ostruzionistico, tant'e' che era anche sottoscritto da Verdi, Pdci e Prc, tutti gruppi della medesima maggioranza.
Non possiamo non rimanere affranti dalle spiegazioni fornite dal nostro onorevole relatore: contrario perche' non ci sarebbero garanzie sanitarie nella distribuzione e i consumatori non riceverebbero le necessarie informazioni sulle controindicazioni e sui componenti farmacologici. Affranti perche' abbiamo constatato ancora una volta la completa assenza di competenze da parte di coloro che legiferano in materia di salute. Se prima di dare parere negativo si fosse informato anche solo superficialmente, Di Girolamo avrebbe scoperto che le motivazioni da lui addotte per bocciare l'emendamento non stavano in piedi: negli Stati Uniti, portato come Paese ad esempio in cui avviene questa distribuzione di farmaci sfusi, il farmacista non infila le mani nude nel barattolo di pillole per consegnarle una ad una al paziente, ma, quando non vengono contate da un macchinario sterile (molto diffuso), i farmacisti seguono regole severissime di igiene per inscatolare queste pillole (supposte, fiale o altro) sfuse; farmaci che poi vengono inseriti in un contenitore di plastica sterile sigillato, su cui viene stampata un'etichetta con data di scadenza, nome del farmaco, posologia, ecc. In piu' viene stampato e consegnato il foglietto con tutte le controindicazioni (il tutto obbligatorio per legge).
Pertanto le obiezioni dell'on. Di Girolamo, che le fornisce solo per via televisiva e non attraverso i canali istituzionali dovuti, sono del tutto infondate.
Ci auguriamo che con il senno di poi, l'on. Di Girolamo ed i suoi colleghi ripensino al macroscopico errore commesso, facendo si' che i cittadini risparmino 400 milioni di euro che, al momento, sono solo regalati alle industrie farmaceutiche.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
 
 
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